Richiamo BMW per airbag difettosi: migliaia di modelli Serie 3 a rischio, soprattutto quelli con il volante “M” aftermarket
Sono trascorsi circa 10 anni dall’inizio del mega richiamo degli airbag difettosi Takata, che ha portato l’azienda al fallimento. Da allora molte Case auto sono ancora alle prese con la sostituzione degli airbag. Questa volta, a essere colpita è la BMW, che ha annunciato un nuovo richiamo, stavolta per circa 394.000 modelli della Serie 3, in aggiunta ai veicoli già richiamati nel 2023 per lo stesso problema. Tuttavia, questa nuova ondata di richiami riguarda vetture che inizialmente non erano state coinvolte nel richiamo originale.
I MODELLI COINVOLTI NEL RICHIAMO AIRBAG BMW
Come riporta in una lettera l’NHTSA – l’agenzia USA per la sicurezza dei trasporti – in cui pubblica i dettagli del richiamo BMW per gli airbag difettosi Takata. I veicoli interessati sono:
- BMW 323I 2006-2011
- BMW 325I 2006-2011
- BMW 325XI 2006-2012
- BMW 328I 2006-2012
- BMW 328XI 2006-2012
- BMW 330I 2006-2011
- BMW 330XI 2006-2011
- BMW 335D 2009-2011
- BMW 335I 2006-2011
- BMW 335XI 2006-2011
Il richiamo è stato necessario poiché i volanti originali di questi veicoli potrebbero essere stati sostituiti con volanti sportivi M equipaggiati con un gonfiatore potenzialmente difettoso. In caso di attivazione dell’airbag, il gonfiatore potrebbe esplodere, proiettando frammenti metallici affilati all’interno dell’abitacolo e aumentando il rischio di gravi lesioni o morte.
L’IMPATTO DEGLI AIRBAG DIFETTOSI TAKATA
L’ultima Casa auto in ordine cronologico è Stellantis che ha dovuto richiamare tutte le Citroën C3 e DS3 più recenti. Finora, BMW non ha ricevuto segnalazioni di lesioni o decessi negli Stati Uniti relative a questi modelli specifici. Tuttavia, gli airbag difettosi della Takata hanno già causato 27 decessi e più di 400 feriti solo negli Stati Uniti, secondo le stime dell’NHTSA.
PERICOLO AIRBAG TAKATA DIFETTOSI E MISURE PREVENTIVE
Il richiamo degli airbag Takata è uno dei più grandi e complessi richiami nella storia dell’industria automobilistica. La causa principale del difetto risiede nel propellente a base di nitrato di ammonio utilizzato nei gonfiatori degli airbag, che nel tempo può degradarsi a causa dell’esposizione all’umidità e alle alte temperature. Questa degradazione può causare un’errata attivazione dell’airbag, con conseguenze potenzialmente letali.
I proprietari dei veicoli coinvolti sono invitati a contattare il proprio concessionario per la sostituzione gratuita dell’airbag difettoso. Inoltre, la casa automobilistica sta intensificando i contatti a tutti i proprietari per effettuare la riparazione il prima possibile, limitando al massimo l’utilizzo dell’auto.