In arrivo un Bonus carburante di 150 euro per i redditi bassi: è questa la misura pensata dal Governo contro il caro benzina
Il caro-benzina non accenna a diminuire e il Governo, non volendo (o non potendo) diminuire le accise, sta pensando a un Bonus carburante di 150 euro per le famiglie con reddito basso. Si tratterrebbe di una misura ‘una tantum’ da introdurre con un decreto ad hoc o con la prossima Legge di bilancio.
PERCHÉ AUMENTA LA BENZINA?
Il provvedimento che dallo scorso 1° agosto ha imposto ai distributori di carburante di esporre il prezzo medio regionale (o nazionale nelle stazioni di servizio in autostrada), ha forse portato maggiore trasparenza sulle tariffe applicate ma non ha affatto risolto il problema del caro-benzina. Anzi nell’ultimo mese il prezzo alla pompa è addirittura cresciuto e le previsioni sono perfino peggio.
Nei prossimi giorni, infatti, sono previsti nuovi e continui rialzi dei listini dei carburanti. La causa è da attribuire al Brent, il greggio di riferimento per i compratori europei (salito oltre la soglia di 90 dollari al barile, +1,6%, non accadeva da novembre 2022), a seguito della decisione di Russia e Arabia Saudita di prolungare fino a fine anno i tagli alla produzione di petrolio, introdotti a giugno per sostenere il prezzo. Anche il Wti del Texas è cresciuto del +2% a 87,26 dollari al barile.
GLI ULTIMI DATI SUI PREZZI DEL CARBURANTE
L’ultima rilevazione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica sui prezzi medi settimanali dei carburanti, datata 4 settembre 2023 e riferita alla settimana dal 28 agosto al 3 settembre, ha dato in netto aumento sia il costo della benzina (1,95447 €/litro, +0,00675 sulla precedente rilevazione) che del diesel (1,85561 €/litro, +0,00826), mentre il GPL è sceso leggermente. Come si può vedere dal seguente grafico, i prezzi di benzina e gasolio per autotrazione sono in costante ascesa da maggio 2023.
BONUS CARBURANTE 150 EURO: COME FUNZIONA LA MISURA PENSATA DAL GOVERNO
Di fronte a questi numeri (e alle prospettive che, come abbiamo visto, sono pure peggiori) il Governo non può far finta di nulla, anche perché il caro-benzina si aggiunge ad altre emergenze come il caro-bollette (a fine mese scadono i sostegni) e la spinosa questione del Superbonus che rischiano di far esplodere un problema sociale.
Avendo fin dal principio esclusa la soluzione del taglio delle accise, giudicata troppo onerosa per le casse statali, l’Esecutivo Meloni starebbe pensando a un Bonus carburante per i redditi più bassi. Le prime indiscrezioni parlano di un bonus ‘una tantum’ di 150 euro da spendere per il rifornimento di carburante (tutti i tipi di carburante, immaginiamo anche le ricariche per auto elettrificate), a vantaggio delle famiglie con ISEE fino a 25 mila euro, da erogare direttamente con carta elettronica simile alla carta spesa Dedicata a Te (o caricando la somma su quest’ultima). Se la misura sarà confermata, il Governo dovrà stabilire se introdurla con un decreto urgente o aspettare la Legge di bilancio 2024.
Vedremo cosa accadrà, intanto registriamo la critica delle opposizioni, e in particolare del PD, all’ipotesi del Bonus carburante: dal centro-sinistra avrebbero infatti preferito un provvedimento più strutturale, com’era appunto il taglio delle accise tanto caro a Mario Draghi, invece di un bonus una tantum dai benefici molto limitati (150 euro sono forse 2 o 3 pieni). “È come provare a svuotare il mare con un cucchiaino”, ha dichiarato sarcasticamente la deputata dem Chiara Gribaudo.