Cadillac CT6, l'alluminio prima di tutto

A fine mese la Casa americana svelerà la sua nuova ammiraglia, che fa ampio uso di alluminio per telaio e scocca
Cadillac fa parte di quel gruppo di marchi che hanno una forte connotazione territoriale, nel caso particolare con gli Stati Uniti. È sempre stato, all'interno di General Motors, il marchio a più alto contenuto di lusso ed è uno dei quattro a essere sopravvissuti alla crisi che il gigante americano ha attraversato a partire dagli anni Settanta, quando prima i tedeschi e poi i giapponesi hanno iniziato a erodere la sua quota di mercato. Da noi, in Europa, le Cadillac sono rarissime, auto importate da appassionati, che sono note al grande pubblico solamente grazie alla loro presenza in tanti film made in USA. Tuttavia, questo scenario potrebbe cambiare nei prossimi anni.
SGUARDO SULL'EUROPA – Intanto, dal 2012 la presenza di Cadillac in Europa è ufficiale e la gamma attuale, seppure ancora con fortissime influenze “yankee”, inizia a diventare appetibile anche per gli automobilisti del Vecchio Continente. La ATS, per esempio (la descriviamo qui), è un'auto pensata anche per i gusti degli europei. Guardando al prossimo futuro, poi, Cadillac ha intenzione di proseguire il suo sviluppo fuori dal mercato domestico, puntando su prodotti tecnologici e dinamici. A fine mese, al prossimo Salone di New York, verrà presentata la nuova CT6, cioè la berlina che andrà a posizionarsi al top della gamma Cadillac e che dovrebbe entrare in produzione entro la fine dell'anno. In attesa di conoscere le sue forme e le caratteristiche tecniche, la Casa americana ha diffuso alcune informazioni salienti.
TANTO ALLUMINIO – La più interessante di tutte è quella che riguarda il telaio dell'auto, che sarà formato da un mix di acciai alto-resistenziale e d'alluminio, con il secondo che sarà utilizzato per il 64% della struttura. Anche tutti i pannelli della carrozzeria saranno in alluminio, mentre nel resto della vettura ci saranno altri tredici tipi di materiali diversi per avere più leggerezza e meno rumorosità. L'acciaio, invece, è utilizzato nel sottoscocca e in buona parte del fondo della vettura, per isolare meglio l'abitacolo dai rumori senza dover aggiungere troppo materiale fonoassorbente, che aumenterebbe la massa complessiva dell'auto. Gli acciai alto-resistenziali, infine, sono utilizzati in tutte quelle zone strategiche dove la deformazione della struttura deve essere la minore possibile, come, per esempio, il montante B.
LO SPECCHIETTO DIVENTA DIGITALE – Le altre caratteristiche che sono state diramate sulla nuova Cadillac CT6 riguardano i motori. Saranno disponibili un 2 litri quattro cilindri turbo, un 3.6 V6 biturbo e un inedito V8 biturbo. Il primo e il secondo dovrebbero erogare circa 275 e 430 CV, mentre dell'unità più grande non si sa ancora nulla. Quanto alla tecnologia a bordo, sarà di altissimo livello (qui parliamo della guida autonoma), come è lecito aspettarsi da un'ammiraglia. In particolare sarà presente uno specchietto retrovisore completamente digitale basato su un display TFT con risoluzione di 1280×240 e una densità di 171 ppp, che sostituirà completamente il classico specchio.