
Daimler e Bmw hanno annunciato la fusione tra le proprie aziende di servizi. Obiettivo diventare i leader nel mercato dei servizi di mobilità
Il car sharing tedesco unisce le forze e va alla conquista di nuovi mercati, quello cinese in particolare su cui si vocifera da circa un anno. Così come la joint venture tra BMW e Daimler ufficializzata da poche ore è solo l'atto finale di una manovra che entrambi i Produttori di auto hanno avviato mesi fa. Ora che entrambi si sono liberati dei rispettivi soci e detengono la quota maggiore di entrambi i servizi di Car Sharing DriveNow (BMW) e Car2Go, leggi qui la nostra prova (Daimler) l'accordo è fatto . Ma cosa cambierà da domani per gli utenti che fino ad oggi hanno aderito al carsharing DriveNow o Car2Go? Vediamolo insieme.
CHI C'ERA DIETRO CAR2GO E DRIVE NOW Dopo essersi liberati dei rispettivi partner Daimler e BMW possono procedere nei piani di fusione dei servizi di car sharing creando un unico grande colosso che fornirà servizi di mobilità in 31 città nel mondo con 20 mila auto in forze. La novità più recente deriva infatti dalla vendita di Europcar a Daimler della quota del 25% dopo che a inizio anno la stessa mossa aveva segnato la cessione del 50% di Sixty – altro operatore del noleggio auto – a BMW. Sul nuovo gigante della mobilità tedesco però non si può ancora sapere molto a parte cosa non cambierà.
COSA CAMBIERA' E QUANDO In realtà anche se l'accordo tra BMW e Daimler ha visto la sua ufficialità mediatica, non ha ancora maturato quella formale, poiché alla vendita di Europcar a Daimler manca ancora l'ok dell'antitrust europeo, accordo che potrebbe arrivare entro il mese di giugno 2018. Solo una volta approvata la joint venture da parte delle autorità di regolamentazione, le due società potranno iniziare a sviluppare un nuovo servizio congiunto. E anche questo passaggio richiederà del tempo. Intanto Daimler e BMW fanno sapere che non ci saranno variazioni nell'erogazione dei servizi e quando il tutto sarà ufficializzato si potrà avere a disposizione una copertura più capillare (leggi qui dei problemi saccheggi di Car2Go proprio nelle zone più periferiche delle città) e una più vasta scelta di auto. Una soluzione che aiuterà anche a far fronte alle spese del car sharing nelle diverse città, leggi qui.
50/50 TRA BMW E DAIMLER La nuova società tra i produttori di auto sarà ripartita in quote uguali tra BMW e Daimler e avrà un valore stimato in 1 miliardo di euro. “Sommando le nostre forze creeremo un unico ecosistema digitale, – spiega Harald Krueger, AD BMW – l'alleanza renderà più facile la vita ai consumatori. Restiamo competitor per le auto ma lanciamo un segnale ai nostri nuovi rivali”. Alle parole del capo BMW si aggiungono quelle di Dieter Zetsche, presidente di Daimler, che dice: “Come pionieri nell'ingegneria automobilistica, non intendiamo lasciare ad altri la progettazione dei futuri modelli di mobilità urbana”.