Carburanti fossili Vs elettrico: in Europa il 60% crede nel futuro dei motori termici
Una ricerca di Ipsos Mori, commissionata da Mazda, ci offre un quadro della situazione nella "guerra? tra motori termici ed elettrici
Un argomento sulla bocca di tutti e di cui tantissimi ne parlano. Dal dieselgate in poi stiamo assistendo giorno dopo giorno a una “guerra” tra chi vede ormai obsoleti e antiquati i carburanti fossili, percependo nell'ibrido ma soprattutto nell'elettrico l'unica strada percorribile per un futuro sostenibile, e chi invece vede ancora un lungo e brillante futuro per i motori termici. In questo schieramento possiamo mettere tre soggetti particolarmente attivi: i governi, le Case auto e gli automobilisti. Se per quanto riguarda i governi e le Case è evidente come, l'elettrico, sia l'unico futuro percorribile, ma cosa ne pensa la gente? A riguardo è giunta l'indagine Mazda Driver Project insieme a Ipsos MORI che ha cercato di carpire le idee degli automobilisti europei riguardo il futuro della mobilità, ed i risultati sono tutt'altro che scontati.
INTERVISTATI IN TUTTA EUROPA Sono state interrogate circa 11.000 persone, abitanti nei principali mercati europei, e i risultati dimostrano che i cittadini europei non condividono al 100% un futuro solo elettrico. Il 60% degli automobilisti intervistati vede un futuro positivo per i motori diesel e i benzina, mentre per il 54% degli italiani, anche a parità di costo tra una vettura elettrica e una diesel acquisterebbe una vettura a gasolio – sarà forse questa la causa principale delle bassissime vendite di auto elettriche e ibride in Italia?. Una fiducia mossa dalle possibili innovazioni tecnologiche che coinvolgono i motori a combustione interna. Una fiducia evidenziata dai dati rilevati in Paesi come Polonia, Germania, Spagna e Svezia e Italia – nonostante nel nostro Paese i costi dei carburanti in media siano i più alti d'Europa.
C'È UN FUTURO PER IL TERMICO Secondo il 31% degli intervistati, c'è la speranza di vedere insieme, in strada, sia vetture diesel che elettriche, anche quando queste avranno costi minori e saranno molto più diffuse su tutte le strade. Se per quanto riguarda l'Italia, questo è un dato che non ci coglie certo alla sprovvista, più particolare è la situazione del resto d'Europa, con nazioni come la Germania che, con anche “l'aggravante” del dieselgate, continua ad avere fiducia nel diesel e nelle sue future evoluzioni – nonostante alcuni lo vedano come un business troppo caro. Quello che potremmo dire in generale, è che i consumatori non condividono le stringenti politiche adottate dalle Case e dai governi “contro” i combustibili fossili.
GUIDA AUTONOMA? ANCORA NO Una ricerca che non ha riguardato le sole auto elettriche, ma anche le auto autonome. Anche qui abbiamo una sorta di “scontro” tra presente e futuro. Solo il 33% degli intervistati ha affermato di accogliere favorevolmente l'arrivo di auto guida autonoma e che anche nelle fasce di età più basse resta il desiderio di mettersi dietro al volante e controllare al 100% la propria vettura – sarà per gli incidenti in cui incorrono le vetture test come nel caso a Pittsburgh di Uber?. Non solo le generazioni attali da automobilisti, ma anche una speranza per quelle future, con il 69% degli intervistati che spera in un futuro da automobilisti anche per le prossime generazioni. E voi cosa ne pensate? Avete fiducia nel futuro elettrico e autonomo o vi affiderete al “caro vecchio” motore termico con voi dietro il volante?