Città senza auto e stress: l'idea Bosch per risparmiare 208 miliardi di euro

Città senza auto e stress: l'idea Bosch per risparmiare 208 miliardi di euro Infrastrutture e veicoli intelligenti contro stress

Infrastrutture e veicoli intelligenti contro stress, incidenti e sprechi: Bosch disegna le nuove città e pensa a come risparmiare miliardi

5 Luglio 2017 - 03:07

La grande città ha sempre esercitato fascino sulla razza umana: Babilonia, Atene, Sparta, la Roma classica sono soltanto alcuni dei nomi che dalla cronaca sono passati alla storia e poi al mito. Da quando sono nate, in un momento imprecisato della nostra evoluzione, le città si sono sempre sviluppate fino ad arrivare a quelle di oggi, che contano a volte più di 10 milioni di abitanti. La tendenza alla concentrazione delle persone nei centri abitati continuerà ma non sarà l'unica: Bosch ce le racconta insieme alle sue contromisure contro stress (leggi la classifica delle città più congestionate), incidenti e inquinamento.

LIBERARSI DALL'INGORGO Bosch elenca una grande quantità di dati e stime prodotti da fonti autorevoli, come le Nazioni Unite, il Department of Transportation e altre istituzioni, ma non mancano quelle aziendali come gli studi di Xerox e della stessa Bosch. Alcuni dati sono molto “forti”, come quello che stima che, entro il 2050, almeno il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città mentre, entro quell'anno, la popolazione rurale si ridurrà a 2,8 miliardi di persone; già nel 2030 ci saranno 41 megalopoli, ossia città con più di 10 milioni di abitanti, con Tokyo che potrebbe arrivare a 37 milioni tallonata da Delhi con 36.

Non occorre però arrivare così avanti per rimanere intrappolati nel traffico: già nel 2025 gli ingorghi nelle grandi città europee costeranno circa 208 miliardi di euro l'anno, con tendenza all'aumento dato che entro il 2050 l'82% degli europei vivrà in città.

KEI CAR, FUNIVIE E DIVIETI La stessa croce tocca ai cittadini statunitensi: dato che negli USA già nel 2003 i veicoli immatricolati superava le persone con la patente, i guidatori delle 10 città più trafficate sprecano 42 ore l'anno negli ingorghi, per una perdita valutata in 121 miliardi di dollari. Questo spreco alluvionale avviene anche in presenza di una sviluppata rete di carpooling: le corsie riservate alle auto con almeno 2 occupanti negli USA sono nate già nel 1961 e oggi assommano a 5 mila km. C'è poco da stare allegri anche nel Far East: in Giappone, per esempio, nelle grandi città un privato può acquistare automobili solo se può provare di avere un parcheggio e questo vale anche per le miniauto kei Car, con lunghezza e cilindrata mssime pari 3,4 metri e 660 cc (leggi di Toyota che compra Daihatsu proprio per competere in questo settore). Anche in Cina la situazione è critica: l'inquinamento atmosferico all'ennesima potenza ha spinto la città di Shanghai a concedere soltanto 9.000 immatricolazioni/mese, ognuna delle quali può costare anche 10 mila euro, quando non sono messe all'asta (è per questo che in Cina c'è il boom delle piccole elettriche anche se a scarsa autonomia). Spostarsi in città non equivale però (fortunatamente) sempre all'uso di ingombranti veicoli a motore: Bosch evidenzia che ad Amsterdam i cittadini percorrono ogni giorno 2 milioni di km chilometri in bicicletta, il 60% di tutti i viaggi compiuto nel centro e la quota della popolazione di Copenaghen che usa la bici quotidianamente arriva al 45%.

Nel Sud America si assiste invece al crescente ricorso alle funivie, con quella che collega La Paz a El Alto che con i suoi 10 km ha il record del mondo per la lunghezza.

ABS ANCHE NELLE BICI E ALTRE PRIMIZIE Il fatto che una funivia urbana occupa poco spazio e costa 10 volte meno di una metropolitana o di un'autostrada ha convinto i governi di Colombia, Bolivia, Brasile e Venezuela. Molte soluzioni, quindi, per chi vuole combattere la congestione e l'inquinamento ma Bosch aggiunge anche una buona dose di sicurezza. L'Azienda propone per esempio l'E-bike ABS, il dispositivo antibloccaggio disponibile per le biciclette a pedalata assistita che interviene sulla ruota anteriore. Disponibili anche l'ABS e il Motorcycle Stability Control per le moto, insieme all'eCall per le 2 ruote e molto interessante è poi lo “Scudo Digitale”, una nuova tecnologia Bosch che, grazie al collegamento Vehicle to Vehicle (V2V) che consente il dialogo fra auto e moto, potrebbe evitare quasi un terzo degli incidenti che coinvolgono i motocicli. Esso ha un raggio di varie centinaia di metri entro il quale i veicoli si scambiano informazioni riguardo il tipo di mezzo a motore, velocità, posizione e direzione di marcia; il flusso informativo può iniziare ben prima che i guidatori vedano una moto (leggi delle Ford che sapranno da dove arrivano i mezzi di soccorso), permettendo una guida più difensiva verso le 2 ruote. Fra le soluzioni anti-traffico citiamo il noleggio degli scooter elettrici Coup e l'Automotive Cloud Suite (disponibile dal 2018), una piattaforma software nata per sostenere la mobilità connessa e che permette di accedere ai parcheggi (Bosch è in prima linea con il suo Connected Parking che vuole tagliare il tempo occorrente per parcheggiare) e alla smart home dall'auto. Iniziata da poco è invece la sperimentazione della app Multimodale che non soltanto permette agli utenti di trovare in tempo reale il modo migliore di muoversi in città ma è utile anche ai gestori dei servizi di trasporto perché controlla la densità del traffico e ottimizza l'utilizzo della capacità dei servizi di mobilità.

Nella riduzione delle emissioni Bosch schiera filtri antiparticolato sempre più efficaci anche per i motori a benzina, sistemi di elettrificazione a 48 volt, sia per le ibride sia per le elettriche, il sistema di trazione elettrico Eaxle, facilmente integrabile in architetture esistenti, ed i furgoni elettrici Streetscooter per le consegne di “ultimo miglio”.

Commenta con la tua opinione

X