Spieghiamo cosa sono la casa avanzata e la corsia ciclabile: il Dl Rilancio prova a incentivare la mobilità sostenibile introducendo nuovi spazi per le bici
Nella lunga fase di convivenza con il Coronavirus, ma anche in quella post Covid-19, cambierà probabilmente il modo di spostarsi nei centri urbani. Sia per la riduzione della capacità di trasporto pubblico che per la necessità di garantire il distanziamento sociale. Ci sarà dunque un maggior ricorso ai mezzi privati, ma per impedire un massiccio impiego di vetture inquinanti il Governo ha pensato di favorire la mobilità sostenibile inserendo nel Dl Rilancio incentivi per l’acquisto di biciclette, e-bike, monopattini elettrici e altri dispositivi simili, e provvedendo pure a introdurre nel Codice della Strada la ‘casa avanzata’ e la ‘corsia ciclabile’ per agevolare l’utilizzo dei mezzi ecologici. Queste misure sono entrate in vigore il 19 maggio 2020 dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dl Rilancio.
INCENTIVI PER L’ACQUISTO DI BICI E MONOPATTINI ELETTRICI
Gli attesi incentivi per l’acquisto di bici e monopattini elettrici sono un’estensione del Bonus Mobilità introdotto già nel 2019. Che prevedeva contributi fino a 1.500 euro ai residenti nei Comuni con più smog per l’acquisto di: 1) abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale; 2) biciclette anche a pedalata assistita; 3) micromezzi elettrici; 4) servizi di car e bike sharing, in cambio della rottamazione di veicoli inquinanti. Dal 4 maggio e fino al 31 dicembre 2020, invece, tutti i residenti maggiorenni nelle città metropolitane e nei Comuni con più di 50.000 abitanti potranno acquistare bici, e-bike, monopattini elettrici, segway, hoverboard, monowheel o abbonamenti a servizi di sharing purché non di autovetture. Usufruendo di un incentivo che coprirà il 60% della spesa fino a un massimo di 500 euro. Il contributo si potrà richiedere una sola volta e solo per una delle destinazioni d’uso previste. Per la misura saranno disponibili 120 milioni di euro, quindi andrà ad esaurimento. Nel 2021 verrà poi ripristinato l’attuale Bonus Mobilità, le due agevolazioni sono comunque cumulabili.
CASA AVANZATA E CORSIA CICLABILE: MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA PER FAVORIRE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Ovviamente non basta riempire le strade di biciclette e monopattini se poi le infrastrutture e la stessa normativa che regola la circolazione, pensate e create ormai molti anni fa a uso e consumo quasi esclusivo dei veicoli a motore, non favoriscono la mobilità sostenibile. Per questo il Dl Rilancio, oltre a prevedere finanziamenti per la creazione, il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di piste ciclabili, contiene anche alcune modifiche al Codice della Strada (in particolare agli articoli 3 e 182) che contemplano l’introduzione di due nuovi spazi stradali riservati alle bici e agli altri mezzi della mobilità dolce, la ‘casa avanzata’ e la ‘corsia ciclabile’. Due definizioni che diventeranno presto familiari.
CASA AVANZATA NEL CODICE DELLA STRADA
Nella definizione del Dl Rilancio la ‘casa avanzata’ (art. 3 comma 1 numero 7-bis CdS) è una “linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli”. E il nuovo comma 9-ter dell’articolo 182 CdS specifica che “nelle intersezioni semaforizzate, […] previa valutazione delle condizioni di sicurezza, sulla soglia dell’intersezione può essere realizzata la casa avanzata, estesa a tutta la larghezza della carreggiata o della semicarreggiata. La casa avanzata può essere realizzata lungo le strade con velocità consentita inferiore o uguale a 50 km/h, anche se fornite di più corsie per senso di marcia. Ed è posta a una distanza pari almeno a tre metri rispetto alla linea di arresto stabilita per il flusso veicolare. L’area delimitata è accessibile attraverso una corsia di lunghezza pari almeno a cinque metri riservata alle biciclette, situata sul lato destro in prossimità dell’intersezione”.
CASA AVANZATA: CHE COS’È
La casa avanzata è quindi una linea d’arresto al semaforo avanzata di almeno tre metri rispetto a quella tracciata per tutti gli altri veicoli. E dedicata a bici, e-bike e monopattini elettrici, su strade con limite di velocità non superiore a 50 km/h. Permette ai ciclisti e ai conducenti dei micromezzi di aspettare il verde in una posizione più visibile agli altri veicoli, occupando tutta la prima fila. E, nel caso, di poter svoltare per primi. La sua effettiva utilità, bisogna dirlo, non incontra pareri favorevoli al 100%, anche tra gli stessi rider (riportiamo per esempio questo interessante studio). È comunque presumibile, per motivi strettamente logistici, che nella maggior parte dei casi a diventare ‘casa avanzata’ saranno le normali strisce di arresto già esistenti. Mentre per tutti gli altri mezzi verrà disegnata un’altra striscia arretrata di tre metri. La casa avanzata dovrà essere preceduta da una corsia lunga almeno 5 metri che consenta a bici e monopattini di avanzare per raggiungerla. Tuttavia si potrà posizionare anche nelle strade prive di bike-lane (ne parleremo a breve).
CORSIA CICLABILE: CHE COS’È
La corsia ciclabile entra a far parte del Codice della Strada (art. 3 comma 1 numero 12-bis), con la seguente definizione. “Parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi. Nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La bike-lane è parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi”. In altri termini è uno spazio ricavato nella parte destra della normale corsia di marcia (o della corsia destra, per le strade a più corsie per senso di marcia) per far circolare bici, e-bike e monopattini elettrici nel medesimo senso di marcia degli altri veicoli e MAI contromano. La combinazione corsia ciclabile + casa avanzata fa sì che bici, e-bike e monopattini elettrici potranno occupare la parte destra della corsia quando sono in marcia. E tutta la prima fila al momento di fermarsi al semaforo. Anche la corsia ciclabile suscita però qualche perplessità. Soprattutto perché la sola striscia bianca di delimitazione non sarà probabilmente sufficiente a proteggere biciclette e monopattini dalla possibile ‘invasione’ di auto, moto, furgoni e camion. Che, ricordiamolo, subiranno il restringimento della carreggiata.
PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO ANCHE PER AZIENDE ED ENTI PIÙ PICCOLI
Infine, per favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale e la razionalizzazione degli orari di lavoro, sarà attuato un altro provvedimento. Il Dl Rilancio estenderà infatti anche alle imprese e agli enti pubblici con più di cento dipendenti, e aventi sedi in città metropolitane o Comuni con più di 50.000 abitanti, l’obbligo di:
– predisporre il piano degli spostamenti casa-lavoro;
– nominare un responsabile della mobilità aziendale.
Attualmente tale obbligo si applica solo alle imprese e agli enti pubblici con più di 300 dipendenti, e alle imprese con più di 800 addetti ubicate in zone a rischio di inquinamento atmosferico.