Corsia di emergenza: regole per l’utilizzo e sanzioni Come funziona la corsia di emergenza: le regole per l'utilizzo e le sanzioni previste dal Codice della Strada in caso di violazioni

Corsia di emergenza: regole per l’utilizzo e sanzioni

Come funziona la corsia di emergenza: le regole per l'utilizzo e le sanzioni previste dal Codice della Strada in caso di violazioni

25 Agosto 2021 - 08:08

Quali sono le regole per il corretto utilizzo della corsia di emergenza e le sanzioni per i trasgressori? Presenti prevalentemente in autostrada e nelle superstrade, le corsie di emergenza sono destinate alla fermata dei veicoli in avaria o in difficoltà. E alla circolazione dei veicoli di controllo, assistenza e soccorso. Più precisamente l’articolo 3 comma 1 numero 15) del Codice della Strada definisce le corsie d’emergenza “corsie, adiacenti alla carreggiata, destinate alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso ed, eccezionalmente, al movimento dei pedoni, nei casi in cui sia ammessa la circolazione degli stessi”. Cerchiamo di scoprirne di più.

REGOLE DELLA CORSIA DI EMERGENZA

In Italia le corsie di emergenza sono generalmente progettate e realizzate con dimensioni, in larghezza, che consentono la sosta momentanea di veicoli senza interferire con il normale flusso di traffico. Vanno utilizzate esclusivamente per lo scopo a cui sono destinate, e comunque non oltre le 3 ore (margine sufficiente per chiamare eventualmente un carro attrezzi e spostare l’auto in avaria). Il Codice della Strada vieta espressamente il transito sulla corsia di emergenza ai veicoli che non siano preposti al controllo e al soccorso (nell’atto delle loro funzioni, ossia con la sirena accesa). Inoltre gli automobilisti che utilizzano la corsia di emergenza per superare ingorghi o code, commettono una violazione molto grave. C’è però un’eccezione: nel caso di ingorghi autostradali, si può utilizzare la corsia di emergenza ma solo per raggiungere la più vicina uscita autostradale se questa dista meno di 500 metri.

CORSIE DI EMERGENZA E CODICE DELLA STRADA

Ricapitoliamo, a beneficio dei nostri lettori, le disposizioni del Codice della Strada relative all’uso della corsia di emergenza in autostrada e nelle strade extraurbane principali:

– Lungo le corsie di emergenza è consentito il transito dei pedoni solo per raggiungere i punti per le richieste di soccorso (colonnine SOS) (art. 175 comma 6 CdS);

– Lungo le corsie di emergenza è vietato effettuare la retromarcia (art. 176 comma 1 lettera b) e anche circolare se non per arrestarsi o riprendere la marcia (art. 176 comma 1 lettera c);

– In caso di ingorgo è consentito transitare sulla corsia di emergenza al solo fine di uscire dall’autostrada a partire dal cartello di preavviso di uscita posto a 500 metri dallo svincolo (art. 176 comma 4);

– in situazioni d’emergenza dovute a malessere degli occupanti del veicolo o a inefficienza del veicolo medesimo, il mezzo deve essere portato nel più breve tempo possibile sulla corsia di emergenza. O, mancando questa, sulla prima piazzola nel senso di marcia, evitando comunque qualsiasi ingombro delle corsie di scorrimento (art. 176 comma 5);

– La sosta d’emergenza non deve eccedere il tempo strettamente necessario per superare l’emergenza stessa e non deve, comunque, protrarsi oltre le 3 ore. Decorso tale termine il veicolo può essere rimosso coattivamente (art. 176 comma 6);

– durante la sosta sulla corsia di emergenza di notte o in ogni altro caso di limitata visibilità, o qualora siano inefficienti le luci di posizione, dev’essere collocato, posteriormente al veicolo e alla distanza di almeno 100 m dallo stesso, l’apposito segnale mobile (triangolo) (art. 176 comma 8);

– i conducenti dei veicoli adibiti ai servizi dell’autostrada, purché muniti di specifica autorizzazione dell’ente proprietario, sono esentati, quando sussistano effettive esigenze di servizio, dall’osservanza del divieto di effettuare la marcia, la retromarcia e la sosta in corsia di emergenza (art. 176 comma 12 lettera b).

Aggiungiamo noi che il veicolo fermo sulla corsia di emergenza deve essere sempre segnalato con le quattro frecce e le luci di posizione. Inoltre in caso di sosta forzata è vietato scendere dal veicolo senza aver prima indossato i prescritti giubbini rifrangenti.

Corsia di emergenza

CORSIA D’EMERGENZA: SANZIONI PER LE PRINCIPALI VIOLAZIONI

Chi circola sulle corsie di emergenza (se non per arrestarsi o riprendere la marcia) o chi effettua la retromarcia sulle stesse è punito con una multa da 430 a 1.731 euro e la decurtazione di 10 punti patente. Stessa sanzione pecuniaria, senza decurtazione dei punti ma con rimozione coatta, per chi sosta sulle corsie d’emergenza oltre le 3 ore consentite. I pedoni che scendono dal veicolo per altri fini se non quello di raggiungere i punti per le richieste di soccorso, rischiano una multa da 26 a 102 euro (che aumenta se si è senza giubbino). Chi non posiziona il triangolo nelle situazioni richieste è soggetto a una sanzione da 87 a 344 euro;  medesima sorte per chi imbocca la corsia di emergenza allo scopo di uscire dallo svincolo (in caso di ingorgo) prima dei 500 metri permessi.

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