
Con il decreto Sicurezza 2025 aumentano le sanzioni per chi non si ferma all'alt della polizia o ignora un posto di blocco
La settimana scorsa il governo ha dato l’ok al decreto Sicurezza 2025 che contiene diverse misure riguardanti le forze di polizia, l’ordinamento delle carceri e, in generale, la pubblica sicurezza. Curiosamente il provvedimento era già stato approvato nel novembre del 2023 sotto forma di disegno di legge e come tale trasmesso al Parlamento affinché lo discutesse, ma per vari motivi è rimasto fermo per un anno e mezzo. Il governo ha deciso così di ‘riprenderselo’ per trasformarlo in un decreto-legge, che prevede un iter di approvazione molto più celere. Il contenuto del decreto Sicurezza, parzialmente modificato rispetto al Ddl originario, introduce diversi nuovi reati e misure per aumentare le pene di quelli già esistenti, contemplando pure sanzioni più severe per chi non si ferma all’alt della polizia stradale.
DECRETO SICUREZZA 2025: MISURE A TUTELA DELLE FORZE DELL’ORDINE
Tra i vari provvedimenti, il decreto Sicurezza 2025 prevede misure specifiche per proteggere le forze dell’ordine durante il loro operato. Ad esempio è stata introdotta un’aggravante per chi perpetra violenza o minaccia nei confronti di pubblici ufficiali, soprattutto nel corso di operazioni legate alla sicurezza urbana, con aumento della pena fino alla metà. Inoltre, per garantire la trasparenza e la responsabilità, le forze di polizia saranno autorizzate ad utilizzare bodycam per documentare le loro attività operative. Questo, nelle intenzioni, non solo aiuterà a preservare la loro sicurezza, ma offrirà anche una protezione legale in caso di contestazioni.
È stata anche disposta la nuova fattispecie di reato di lesioni personali a un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni. D’ora in poi gli agenti saranno anche autorizzati a portare armi private senza licenza quando non sono in servizio.
Infine per gli appartenenti alle forze di polizia, al corpo nazionale dei Vigili del fuoco e alle Forze armate indagati o imputati per fatti connessi alle attività di servizio, lo Stato potrà corrispondere fino a 10.000 euro per le spese legali in ciascuna fase del procedimento. È prevista però la rivalsa se venisse accertata la responsabilità del dipendente a titolo di dolo.
DECRETO SICUREZZA 2025: COME CAMBIANO LE SANZIONI PER CHI NON RISPETTA L’ALT DELLA POLIZIA
E passiamo adesso all’inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi non rispetta l’alt della Polizia stradale. Per introdurre queste nuove norme, il decreto Sicurezza 2025 è intervenuto, modificandoli, su alcuni articoli del Codice della Strada. In particolare:
- al momento, l’articolo 192 CdS comma 1 prevede una multa da 87 a 344 euro nei confronti di coloro che ignorano l’invito a fermarsi da parte degli agenti della Polstrada. Ebbene, con le nuove disposizioni tale sanzione passa da un minimo di 200 a un massimo di 600 euro e viene aggiunta pure la perdita di 5 punti patente. Ma non solo: in caso di recidiva nel biennio successivo alla prima infrazione, si applica la sanzione accessoria della sospensione della patente fino a 1 mese e i punti persi sulla patente diventano 10.
- Invece la multa per chi si rifiuta di esibire, a richiesta degli agenti, il libretto di circolazione e la patente di guida (art. 192 comma 2 CdS), per chi ostacola l’ispezione del veicolo o prosegue la marcia nonostante l’ordine di non proseguire, ad esempio perché privo delle catene su strada innevata (art. 192 comma 3 CdS), e per chi non osserva le segnalazioni su strada impartite per permettere il passaggio di un convoglio militare (art. 192 comma 5 CdS), oggi compresa sempre tra 87 e 344 euro + perdita di 3 punti patente, passa da 100 a 400 euro.
SANZIONI PIU SEVERE ANCHE PER CHI NON RISPETTA IL POSTO DI BLOCCO
Il decreto Sicurezza 2025 ha aumentato le sanzioni anche per chi non rispetta un posto di blocco delle forze dell’ordine (art. 192 comma 4 CdS), che è cosa assai più grave che ignorare un semplice alt.
Oggi per una violazione del genere, ove il fatto non costituisca reato (ad esempio se per forzare il blocco si colpiscono intenzionalmente uno o più agenti), scatta la sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 1.362 a 5.456 euro. Ma con le nuove disposizioni, sempre che il fatto non costituisca reato, la multa minima sarà di 1.500 euro e quella massima di 6.000 euro. All’accertamento della violazione conseguirà la sanzione accessoria della sospensione della patente da tre mesi a un anno.