Pensate davvero di sapere come funziona il disco orario auto, quale normativa ne regola l'utilizzo e quali sanzioni sono previste in caso di inosservanza? Qui vi diciamo tutto
Nonostante l’invasione di app e dispositivi ultra tecnologici, tra gli accessori che non devono mai mancare in un’automobile ce n’è anche uno dal sapore vintage: il disco orario auto, quell’oggetto in plastica bianco e blu che da decenni serve a indicare l’orario di arrivo e di parcheggio di una vettura nelle aree di sosta a tempo. E che curiosamente non è stato ancora sostituito da un congegno più moderno ed evoluto. Tant’è vero che il Codice della Strada ne prevede ancora il regolare utilizzo con relative sanzioni in caso di inosservanza.
Aggiornamento del 23 ottobre 2024 sulla normativa che regola l’uso del disco orario auto e le relative sanzioni.
DISCO ORARIO AUTO: CHE COS’È E COME È FATTO
Il problema dei parcheggi riguarda quasi tutte le città, dalle metropoli ai centri più piccoli. Una delle soluzioni più comuni consiste nel limitare la durata della sosta in alcune zone, in modo da favorire la rotazione dei parcheggi. Il disco orario svolge quindi una funzione di controllo, perché permette di conoscere l’orario in cui un’auto è stata parcheggiata. In questo modo se la sosta in una determinata strada è limitata, per esempio, a un massimo di due ore, attraverso il disco orario si può stabilire se l’automobilista stia rispettando o no l’ordinanza. Il disco orario auto standard è di forma rettangolare, color blu, e con una ‘P’ sulla parte anteriore posta sotto la finestrella che mostra l’orario d’arrivo. Al momento del parcheggio dev’essere regolato sull’ora esatta e posizionato sul parabrezza o sul cruscotto, in modo che sia ben visibile dall’esterno.
NORMATIVA DEL DISCO ORARIO AUTO
Il comma 6 dell’articolo 157 del Codice della Strada dispone che “nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione”. Il disco orario viene prevalentemente utilizzato nelle aree dove la sosta a tempo è gratuita, generalmente delimitate da strisce bianche orizzontali accompagnate da segnali stradali verticali con il simbolo del disco e l’indicazione del tempo massimo di stazionamento. Viceversa le aree a pagamento sono delimitate dalle ben note strisce blu e gestite dai parchimetri elettronici e relativi ticket.
DISCO ORARIO AUTO: SANZIONI IN CASO DI MANCATO UTILIZZO
Il già citato articolo 157 del CdS, al comma 8, precisa che “chiunque viola le disposizioni (di porre obbligatoriamente in funzione il disco orario, ndr) è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 42 a euro 173”. Ai sensi invece del dispositivo dell’articolo 7 comma 15, chi parcheggia la vettura per un tempo superiore al consentito rischia una multa da 26 a 102 euro. Inutile ricordare che entrambe le sanzioni sono ridotte del 30% se pagate entro 5 giorni dalla notifica.
DISCO ORARIO AUTOMATICO: È LEGALE?
I più attenti sapranno che già da qualche anno sono in commercio dischi orari automatici. Dotati cioè di un congegno, simile al meccanismo di una piccola sveglia da comodino, che sposta lentamente e gradualmente in avanti l’orario d’arrivo del disco orario, in modo che a un eventuale controllo l’auto risulti sempre in regola. Si tratta di un dispositivo tanto geniale quanto truffaldino, e ovviamente al 100% illegale. La cosa buffa è che un aggeggio del genere si può tranquillamente acquistare per pochi euro sui più noti siti di e-commerce (sì, anche Amazon), non essendone vietata la vendita. Ma chi l’utilizza sottovaluta le conseguenze del suo comportamento.
Nella migliore delle ipotesi si tratta infatti di una violazione amministrativa, ma se l’utilizzo del disco orario ‘automatico’ avviene in un’area a pagamento scatta la denuncia penale! Queste le sanzioni previste:
- in un’area di sosta gratuita, infrazione dell’art. 157 del CdS, multa da 42 a 173 euro;
- in un’area di sosta a pagamento, truffa a danno dello Stato o di un altro ente pubblico (art. 640 comma 1 del Codice Penale), multa pecuniaria da 309 a 1.549 euro e reclusione da 1 a 5 anni.
Rischiare così tanto per non pagare un ticket di pochi euro ci sembra davvero folle…
marcocasciol_14926200
14:14, 7 Luglio 2020Sarebbe giusto che la polizia locale mettesse il classico foglietto sull’auto del trasgressore, a volte per sbadatezza non ci si accorge dell’obbligo, poi non si sa in che modo possa uno difendersi se multato ingiustamente, magari per un agente disattento, come faccio a dimostrare di aver messo il disco correttamente?