
Il preavviso fermo amministrativo auto è un obbligo di legge? Cosa deve fare il proprietario per non rischiare di guidare un’auto inibita a circolare?
Il provvedimento del fermo amministrativo auto è solo l’ultimo step di un articolato iter che inizia dal mancato pagamento di un debito da parte del contribuente e termina con l’applicazione delle cosiddette ganasce fiscali. Basta che salti un solo anello di questa catena per rendere inapplicabile tale sanzione. Il fermo amministrativo auto consegue infatti da un debito di natura tributaria o di sanzioni amministrative, di cui il contribuente deve essere tenuto costantemente al corrente. Il rischio di confusione procedurale è però dietro l’angolo. Tra comunicazioni, notifiche e preavviso, cosa è davvero richiesto e cosa non è indispensabile. La posta in gioco è alta in quanto il mancato rispetto del fermo amministrativo auto comporta l’applicazione di una serie di sanzioni. Una dopo l’altra sono la multa da 1.984 a 7.937 euro, la revoca della patente e la confisca del veicolo. Approfondiamo allora l’aspetto relativo al preavviso fermo amministrativo auto: è un obbligo di legge? Cosa fare in caso di mancata ricezione con il rischio di guidare un’auto legalmente inibita alla circolazione su strada?
FERMO AMMINISTRATIVO AUTO: QUALI SONO LE CONSEGUENZE
Come lascia immaginare lo stesso nome, la principale conseguenza che comporta il fermo amministrativo auto è il divieto di circolazione con quella stessa vettura. Intendiamoci, il contribuente può mettersi al volante di altri veicoli in quanto tale provvedimento è ben distinto dalla sanzione di sospensione della patente di guida, sia essa a tempo determinato o indefinito. Dal fermo amministrativo auto derivano anche altre conseguenze. In particolare:
– la vettura non può essere radiata dal Pra né con la rottamazione e né con l’esportazione;
– il fermo amministrativo auto non può scattare prima che l’ente titolare del credito abbia affidato la pratica di riscossione all’Agenzia delle entrate. E che questi abbia notificato la cartella di pagamento.
QUANDO SCATTANO IL FERMO AMMINISTRATIVO AUTO E IL PREAVVISO
Prima di entrare nel dettaglio delle azioni da compiere nel caso di mancato arrivo del preavviso del fermo amministrativo auto è indispensabile comprendere le tempistiche che accompagnano questo iter. In buona sostanza, entro quanto tempo il contribuente deve mettere in conto la ricezione del provvedimento? Qual è la procedura che conduce l’automobilista a trovarsi impossibilitato a utilizzare la propria vettura? Dal punto di vista tecnico, l’Agenzia delle entrate rispetta un protocollo ben preciso. In particolare invia il preavviso del fermo amministrativo auto solo in seguito all’iscrizione dell’auto del contribuente che non ha pagato la cartella esattoriale. L’iscrizione può quindi avvenire solo entro i 30 giorni dalla notifica del provvedimento. Nel caso in cui gli uomini del fisco non rispettano questi tempi, l’automobilista che presenta un eventuale ricorso conserva buone possibilità di ottenere ragione da un giudice.
ASSENZA DI PREAVVISO DEL FERMO AMMINISTRATIVO AUTO: COSA FARE
In sintesi, il contribuente deve ricevere prima la notifica della cartella di pagamento e poi il preavviso di fermo amministrativo auto. Ma non deve attendere la comunicazione dell’avvenuta iscrizione del fermo. Non si tratta di un obbligo che il legislatore assegna all’Agenzia delle entrate. Al contrario, se subisce le ganasce fiscali senza aver mai ricevuto il preavviso o la cartella esattoriale, il contribuente può presentare un ricorso con la richiesta di cancellazione del provvedimento. Più precisamente, può rivolgersi:
– al giudice di Pace se il fermo amministrativo auto è legato a multe stradali;
– al tribunale se si riferisce a contributi previdenziali o assistenziali;
– alla Commissione tributaria provinciale se è legato a tasse o imposte.
L’automobilista conserva la facoltà di verificare se il proprio veicolo è stato raggiunto dal fermo amministrativo auto chiedendo una visura al Pra o attraverso un’agenzia di pratiche auto.
COME EVITARE IL FERMO AMMINISTRATIVO AUTO
In questo contesto, il proprietario del veicolo può evitare il fermo amministrativo auto se al ricevimento del preavviso paga il debito oppure ne chiede la rateazione. Ma anche se dimostra che l’auto è strumentale all’esercizio della professione o della propria attività. Dal punto di vista fiscale, il veicolo deve essere iscritto nel libro dei beni ammortizzabili e funzionale all’esercizio del lavoro.