In caso di incidente per apertura sportello che colpisce una moto, di chi è la colpa? La Cassazione specifica quando la responsabilità cade sul motociclista
È una delle situazioni più dibattute nell’ambito della circolazione stradale (se n’è parlato a suo tempo anche nel forum di SicurAUTO.it): l’incidente per apertura dello sportello che colpisce inavvertitamente un altro veicolo come una bici o una moto, causando dei danni. In casi del genere la colpa è dell’occupante dell’auto, del guidatore del mezzo colpito o c’è concorso di colpa? Di recente la Corte di Cassazione ha fissato un paletto importante sostenendo che a certe condizioni se la portiera destra colpisce una moto la responsabilità è del motociclista, vediamo perché.
APERTURA PORTIERE E SORPASSO: COSA PREVEDE IL CODICE DELLA STRADA
L’articolo 157 comma 7 del Codice della Strada precisa che “è fatto divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada”.
Allo stesso tempo l’articolo 148 comma 7 ricorda che “il sorpasso deve essere effettuato a destra quando il conducente del veicolo che si vuole sorpassare abbia segnalato che intende svoltare a sinistra ovvero, in una carreggiata a senso unico, che intende arrestarsi a sinistra, e abbia iniziato dette manovre”.
Di conseguenza il ciclista o il motociclista ha sempre ragione se effettua il sorpasso dell’auto da sinistra, come prescrive il Codice della Strada (art. 148 comma 3), in quanto compete al conducente dell’auto (o al passeggero posizionato sulla parte sinistra del sedile posteriore) verificare che non stia passando accanto qualcuno prima di aprire la portiera.
SPORTELLO DESTRO CONTRO MOTO O BICI: CHE SUCCEDE?
Il discorso cambia se la collisione deriva dall’apertura della portiera destra. Infatti se è vero che l’occupante dell’auto debba sempre assicurarsi che non stia sopraggiungendo qualcuno prima di aprire lo sportello, allo stesso tempo le bici e le moto non possono mai sorpassare un veicolo a destra, anche se in fermata, se non nei casi previsti dall’art. 148 comma 7.
Di solito questi casi si risolvono con un concorso di colpa e definizione delle percentuali di responsabilità in base alle dinamiche di ciascun sinistro. Tuttavia la Cassazione, con la sentenza n. 33536 dell’11 novembre 2022, ha decisamente spostato il grosso delle responsabilità sul mezzo (una moto nel caso specifico) in fase di sorpasso sulla destra.
INCIDENTE APERTURA SPORTELLO: QUANDO È COLPA DEL MOTOCICLISTA?
Nell’esprimersi infatti su una disputa che vedeva di fronte, per una richiesta di risarcimento danni, il passeggero di un’auto che nello scendere aveva urtato con la portiera una moto in sorpasso vicino al marciapiede, e il conducente della moto stessa, gli Ermellini hanno ribadito che il sorpasso non solo non va mai effettuato con irregolare sopravanzamento sulla destra, ma neanche a distanza ravvicinata dal veicolo che procede davanti.
“Il sorpasso”, si legge nella sentenza, “costituisce una manovra pericolosa e complessa, stante i rischi che comporta in relazione alla possibilità di scontri stradali, sicché esso deve essere effettuato solamente con estrema cautela e in presenza di condizioni di assoluta sicurezza. E soprattutto mai a distanza ravvicinata dal veicolo che procede innanzi, ovvero con irregolare sopravanzamento sulla destra, essendosi pure precisato che anche l’apertura dello sportello effettuato senza essersi preventivamente accertati della possibilità di farlo liberamente costituisce evento da prevedersi dal conducente diligente che intraprenda una manovra di sorpasso di autovettura in sosta o fermata”.
In altri termini il motociclista diligente (ma è lo stesso se fosse stato un ciclista) che sta sorpassando un’auto in sosta o in fermata deve prevedere che gli occupanti di quest’ultima possano aprire lo sportello, a destra come a sinistra, ed è pertanto tenuto a eseguire il sorpasso con estrema prudenza mantenendo un’adeguata distanza laterale di sicurezza.