Incidenti stradali 2018: – 1,6% di morti ma crescono in autostrada Gli incidenti stradali in Italia sono calati nel 2018 ma i numeri parziali del 2019 anticipano una nuova crescita delle vittime. Ecco tutti i dati in dettaglio

Incidenti stradali 2018: – 1,6% di morti ma crescono in autostrada

Gli incidenti stradali in Italia sono calati nel 2018 ma i numeri parziali del 2019 anticipano una nuova crescita delle vittime. Ecco tutti i dati in dettaglio

25 Luglio 2019 - 12:07

I dati degli incidenti stradali in Italia per l’anno 2018 diffusi da ACI raccontano una riduzione di incidenti e vittime promettente. Ma anche un aumento delle morti in autostrada e tra giovani e anziani. Un trend che tra il 2018 e il 2019 ha invertito il segno: secondo i dati anticipati dalla Polizia infatti le vittime sono in aumento del +7%. Anche se si tratta di dati parziali, quelli del 2019, mostrano chiaramente come il bilancio delle vittime e degli incidenti stradali in Italia sia fortemente fluttuante e mutevole. Vediamo nel 2018 cosa è cambiato per età delle vittime, utenti della strada e luogo dove avvengono gli incidenti.

CHI E’ STATO COINVOLTO DI PIU’ NEGLI INCIDENTI NEL 2018

Secondo il rapporto ACI-ISTAT, nel 2018 il 50% delle vittime stradali sono ancora gli utenti deboli, tra cui soprattutto gli anziani tra 70 e 74 anni (+22% rispetto al 2017. Più a rischio sulle strade però anche i giovani tra 15 e 24 anni (413 morti: 12,4% del totale). Gli uomini che hanno perso la vita in incidenti stradali sono tra 40-44 (200 morti), 20-24 (197) e 55-59anni (194). Le donne invece maggiormente coinvolte sono tra 70 e 84 anni (179). Nel 2018 sono state registrate 9 vittime in meno tra 0 e 14 anni (34 rispetto ai 43 del 2018). Tra tutti i conducenti coinvolti in incidenti nel 2018, è maggiore il numero di vittime tra i 40 e i 49 anni (21%), tra i giovani da 20 a 29 anni (19%) e gli anziani (8% con età 70 anni e più).

DOVE SONO AVVENUTI PIU’ INCIDENTI

Nel 2018 è diminuito il numero di incidenti in città (126.701; -2,9%) e sulle autostrade (9.372; -0,2%), mentre è aumentato sulle strade extraurbane (36.271; +3,4%). In città e in autostrada sono diminuiti anche i feriti (169.573 e 15.440 rispetto a 174.612 e 15.844 del 2017, pari a -2,9 e -2,5%). Ma il trend è inverso se si considerano i morti registrati: sono cresciuti (+10,5%) sulle autostrade (incluse le vittime di Genova del crollo del Ponte Morandi) e sono diminuite nei centri abitati (-4,4%) e sulle strade extraurbane (-1,2%).

LE CAUSE MAGGIORI DEGLI INCIDENTI IN CITTA’, AUTOSTRADE ED EXTRAURBANE

Cambiano i numeri rispetto agli anni passati ma non le cause che provocano incidenti e vittime in Italia. Anche nel 2018, le prime tre cause di incidente sono la distrazione, il mancato rispetto della precedenza o del semaforo e l’eccesso di velocità. Tra le altre cause più rilevanti sono numericamente maggiori la mancata distanza di sicurezza (20.443, 9,2%) e le manovre irregolari (15.192, 6,9%). Meno numerose ma non meno determinanti sono scorrettezze verso il pedone (7.243, 3,3%) o del pedone (7.021, 3,2%), buche o ostacoli accidentali (6.753, 3,1%). In città le prime cause di incidente sono il mancato rispetto della precedenza o semafori (17%) e la guida distratta (14,9%). Sulle strade extraurbane invece nel 2018 la guida distratta o indecisa (20,1%), la velocità troppo elevata (14%) e la mancata distanza di sicurezza (13,8%) sono state le cause più rilevanti di incidenti stradali registrati.

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