Novità nelle minivolture: dal 15 aprile 2024 arriva il nuovo certificato contro il fenomeno delle intestazioni fittizie. Ecco come funziona
Con il decreto dirigenziale n. 89 del MIT datato 14 marzo 2024 viene introdotto il certificato di minivoltura allo scopo di contrastare il fenomeno delle intestazioni fittizie dei veicoli. Il certificato, che sostituisce l’attuale Documento Unico, non è valido ai fini della circolazione su strada (per cui serve la targa prova), è contraddistinto da un numero identificativo e dalla relativa data di emissione e contiene sia i dati identificativi del veicolo che le generalità del soggetto intestatario, nonché il numero progressivo di iscrizione o trascrizione dell’atto nel PRA. Scopriamo più dettagli sul nuovo certificato delle minivolture.
CHE COS’È LA MINIVOLTURA DI UN VEICOLO
La minivoltura consiste nella vendita di un veicolo a un concessionario o rivenditore di veicoli usati, che ne diventa a tutti gli effetti il proprietario. Si differenzia dal conto vendita (o procura a vendere) perché in questo secondo caso il concessionario/rivenditore non diventa il proprietario del veicolo ma ha semplicemente una delega per venderlo. La minivoltura si considera regolarmente effettuata solo se l’atto di vendita viene registrato nell’archivio del PRA e della Motorizzazione, altrimenti il venditore resta intestatario del veicolo per mancata registrazione del passaggio di proprietà e può essere chiamato a rispondere di tutte le conseguenze connesse al presunto possesso e uso del veicolo.
Per le minivolture la richiesta di registrazione del passaggio di proprietà va presentata a uno STA con la stessa documentazione prevista per un normale PdP, mentre il costo è inferiore: la minivoltura usufruisce infatti dell’esenzione dal pagamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) e il pagamento ridotto degli emolumenti ACI (13,50 euro anziché euro 27,00).
MINIVOLTURE: IL PROBLEMA DELLE INTESTAZIONI FITTIZIE
Fin qui tutto bene se non fosse che la disciplina delle minivolture, di per sé assolutamente lecita, è spesso sfruttata da malintenzionati per intestare una o più di vetture a sedicenti operatori (cosiddetti ‘prestanome’), che magari hanno aperto la partita Iva solo per questo, allo scopo di schermare l’effettivo utilizzatore del mezzo. E nella stragrande maggioranza dei casi chi si rende irrintracciabile è perché ha qualcosa da nascondere. L’intestazione fittizia della proprietà di un’auto non permette infatti di risalire all’identità del vero proprietario/utilizzatore, che può dunque usare il veicolo anche per fini criminosi rimanendo praticamente ‘invisibile’. Il fenomeno delle intestazioni fittizie è molto vasto se si pensa che una recente operazione di polizia ha fatto emergere che quasi 100.000 veicoli controllati risultavano a nome di appena 500 persone. Anche perché le norme per arginarlo si sono dimostrate scarsamente efficaci.
CERTIFICATO DI MINIVOLTURA: COME FUNZIONA
Meglio dovrebbe andare con l’introduzione del nuovo certificato di minivoltura, in vigore dal 15 aprile 2024. Come riporta l’ASAPS, grazie alle attività di polizia giudiziaria dell’Ufficio Intestazioni Fittizie Autoveicoli istituito presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Milano e alle continue analisi e approfondimenti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha introdotto nuove disposizioni in base alle quali, per le richieste di intestazione di veicoli a nome degli operatori che svolgono attività commerciale di rivendita (minivolture), dev’essere rilasciato un certificato di minivoltura, in sostituzione dell’attuale Documento unico di circolazione e di proprietà.
Il certificato, non valido ai fini della circolazione su strada e stampato su carta bianca formato A4, è contraddistinto da un numero identificativo e dalla relativa data di emissione e contiene, in particolare, sia i dati identificativi del veicolo sia le generalità del soggetto intestatario, nonché il numero progressivo di iscrizione o trascrizione dell’atto nel Pubblico Registro Automobilistico.
Ai fini della circolazione su strada motivata da ragione di vendita questo certificato dev’essere esibito insieme all’autorizzazione alla circolazione di prova.
Ulteriori istruzioni operative di dettaglio, necessarie ai fini dell’introduzione del certificato di minivoltura, saranno diramate prossimamente tramite apposita circolare del MIT di concerto con l’ACI, sentite le associazioni di categoria rappresentative delle imprese di settore.