L’attraversamento dell’incrocio con il semaforo rosso comporta una multa salata. Tuttavia ci sono alcuni casi in cui si può fare ricorso
La norma di base è estremamente chiara: con il semaforo rosso acceso non bisogna mai attraversare l’incrocio stradale. Si tratta di una delle regole che ci insegnano prima ancora di metterci al volante di un’auto. Questa è infatti una disposizione comune per tutti gli utenti della strada, pedoni e ciclisti compresi. Detto in altri termini: tutte le volte che si passa con il semaforo rosso si mette a rischio la sicurezza di tutti coloro che attraversano l’incrocio. La multa al guidatore che commette questa grave infrazione è quindi solo l’ultima delle preoccupazioni. Eppure, come hanno sentenziato alcuni tribunali, ci sono alcune circostanze in cui l’automobilista trasgressore può proporre ricorso per valere le proprie ragioni. Da parte nostra non c’è alcuna intenzione d’incoraggiare la contestazione delle multe. E né naturalmente di suggerire di trasgredire le norme del Codice della strada. Anzi, invitiamo a rispettarle con assoluto rigore. Ci limitiamo a registrare i fatti che, come accade di frequente con le cronache stradali, finiscono davanti a un giudice con esiti spesso sorprendenti. E che rappresentano per gli automobilisti precedenti giudiziari a cui fare riferimento per imbastire la propria strategia difensiva.
PASSAGGIO CON IL SEMAFORO ROSSO: MULTA AUTO SALATA
Se gravità dell’infrazione e importo della multa da pagare con semaforo rosso vanno di pari passo, si capisce perché il passaggio con il semaforo rosso sia tra le trasgressioni più gravi. Codice della strada alla mano, l’automobilista che attraversa l’incrocio incurante della segnaletica va incontro a una sanzione amministrativa da 167 a 666 euro. Le conseguenze sono ancora peggiori nel caso in cui commetta la medesima infrazione nei due anni successivi. Oltre a dover pagare una seconda multa è infatti soggetto alla sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi.
QUANDO SI RICEVE LA MULTA PER SEMAFORO ROSSO
A completamento della normativa sull’attraversamento dell’incrocio con il semaforo rosso con successiva multa sono indispensabili due precisazioni. Innanzitutto la stessa disposizione si applica nel caso in cui a disciplinare il traffico stradale non siano i semafori bensì un agente della polizia municipale. In seconda battuta, all’accensione del semaforo rosso, l’automobilista deve fermarsi subito prima della striscia trasversale di arresto. Se non è presente sull’asfalto, non deve oltrepassare il segnale, occupare l’area dell’incrocio o, se presente, le strisce pedonali per l’attraversamento della strada.
MULTA AUTO PER SEMAFORO ROSSO: QUANDO FARE RICORSO
Comprese le norme generali e le conseguenze nel caso di passaggio con il semaforo rosso, è interessante capire se e quando l’automobilista può proporre ricorso contro la multa ricevuta. I casi ammessi sono 4:
– malfunzionamento del Photored;
– vizi formali nel verbale;
– limitata durata della luce gialla;
– stato di necessità o di legittima difesa.
1. RICORSO PER MALFUNZIONAMENTO DEL PHOTORED
Il caso del malfunzionamento del Photored tira in ballo il sistema alla base del semaforo rosso. Si tratta del rilevamento elettronico utilizzato per verificare il rispetto della segnaletica da parte degli automobilisti. Al pari di tutti gli altri dispositivi su strada, come l’autovelox, deve essere revisionato e tarato con scadenze predeterminate. Come stabilito dalla Corte di Cassazione (sentenza 11574 del 2017), nel caso di mancata periodicità dei controlli viene meno anche l’affidabilità del Photored.
2. RICORSO PER VIZI FORMALI NEL VERBALE
I vizi formali nel verbale che possono portale all’annullamento della multa per passaggio con il semaforo rosso sono gli stessi che caratterizzano tutte le contravvenzioni. Basta che sia assente uno solo degli elementi che devono essere obbligatoriamente presenti per vincere la controversia giudiziaria davanti al prefetto o al giudice di pace. Pensiamo ad esempio al numero di targa o all’esatta indicazione della data e dell’ora dell’infrazione contestata.
3. RICORSO PER LIMITATA DURATA DELLA LUCE GIALLA
Più controverso è il ricorso per limitata durata della luce gialla perché non c’è un tempo prefissato, anche se si ritiene che dovrebbe essere di almeno 3 secondi. Si tratta di una durata che tiene conto del tempo di arresto in sicurezza per un’auto che procede a 50 chilometri orari. In realtà contano le caratteristiche dell’incrocio, ma se l’automobilista riesce a dimostrare che la durata è insufficiente per attraversarlo, la multa viene annullata.
4. RICORSO PER STATO DI NECESSITÀ O LEGITTIMA DIFESA
Infine, il ricorso per multa con semaforo rosso è ammissibile e ha buone possibilità di vittoria se l’attraversamento dell’incrocio con il semaforo rosso sia dovuto a uno stato di necessità, come il trasporto di un malato all’ospedale, o di legittima difesa. Anche in questa circostanza sottolineiamo che in alcun caso è giustificata una guida spericolata che comporti rischi per la sicurezza degli utenti della strada.