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Come diventare agente di polizia locale

Per diventare vigile urbano e far parte della polizia municipale occorre seguire un iter preciso e possedere alcuni requisiti indispensabili

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19 Novembre 2020 - 02:11

È un errore ridurre l’attività alla gestione del traffico cittadino perché il corpo della Polizia municipale ha compiti molto più estesi. Ma come diventare vigile urbano o più comunemente definito agente di polizia locale? Qual è il percorso da seguire per indossare la divisa e dotarsi di paletta, fischietto e verbale delle multe? Il punto di riferimento sono i singoli comuni perché sono loro a bandire i concorsi per la selezione di agenti di polizia municipale e non esiste una procedura unica a livello nazionale. Di conseguenza tra un bando e l’altro possono esserci importanti differenze sia sulle modalità di svolgimento del concorso e sia sul numero di posti vacanti da coprire.

REQUISITI PER DIVENTARE AGENTE DI POLIZIA LOCALE

Per sapere quali sono i requisiti per diventare vigile urbano ed entrare nel corpo della Polizia municipale occorre leggere con attenzione il bando di concorso. Possono infatti essere presenti alcune particolarità richieste solo in alcuni comuni. Pensiamo ad esempio alla conoscenza della lingua inglese nelle grandi città ovvero quelle con maggiore afflusso turistico. In ogni caso i requisiti generalmente comuni per la partecipazione al concorso sono:

– la cittadinanza italiana;

– il diploma di maturità;

– la maggiore età ovvero almeno 18 anni;

– il godimento dei diritti civili e politici;

– l’idoneità fisica;

– il possesso dei requisiti psichici per il porto d’armi;

– l’assenza di condanne penali;

– il conseguimento della patente B.

Nel caso in cui il bando di concorso riguardi posizioni superiori nella scala gerarchica della Polizia municipale, potrebbe non bastare il diploma di maturità. Il requisito formativo richiesto diventa il diploma di laurea. Quasi sempre sono ammesse Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio e lauree equipollenti.

Concorso pubblico per vigile urbano

LA PROVA SCRITTA DEL CONCORSO PER DIVENTARE VIGILE URBANO

Solo dopo aver verificato il possesso dei requisiti richiesti e presentato domanda per la partecipazione al concorso per agente di polizia locale, secondo le istruzioni presenti nel bando, l’aspirante vigile urbano può pensare alle prove d’esame. Sono due, ovvero una prova scritta e una orale. Ma se il numero dei candidati è particolarmente elevato rispetto ai posti a concorso, ecco che può essere prevista una prova preselettiva con domande a risposta multipla di cultura generale o sulle materie oggetto di esame. Ricordando che le modalità di svolgimento possono variare, in genere la prova scritta ruota attorno alle materie giuridiche. Si tratta di diritto amministrativo, diritto civile, diritto costituzionale, diritto degli enti locali, diritto penale e diritto processuale penale. A cui aggiungere la conoscenza:

– del Codice della strada;

– della legislazione di pubblica sicurezza;

– delle disposizioni in materia di edilizia e urbanistica;

– della disciplina del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande;

– della normativa sull’infortunistica stradale;

– delle leggi ambientali.

In alcuni concorsi, il candidato è stato anche chiamato a simulare la redazione di un verbale.

LA PROVA ORALE DEL CONCORSO PER AGENTE DI POLIZIA LOCALE

La prova orale del concorso per la Polizia municipale verte sulle stesse materie con possibili domande sulla specificità comunale ovvero sulla conoscenza dello Statuto. Il punteggio minimo per superare le prove, sia quella scritta e sia quella orale, è di 21 su 30. Infine, ma altrettanto importante, tutti gli aspiranti agenti devono sottoporsi (e superare) alle visite psico-fisiche per l’accertamento dell’idoneità allo svolgimento del ruolo di vigile urbano.

Posto di blocco polizia locale

ASSUNZIONE VIGILE URBANO: CONTRATTO E MANSIONI

In caso di assunzione e quindi di vincita del concorso pubblico per agente di polizia locale, il rapporto di lavoro è regolato dal Contratto nazionale Regioni ed autonomie locali. La Polizia municipale svolge infatti la sua attività in un ambito territoriale ristretto e definito. Come premesso, le mansioni del vigile urbano non si limitano al controllo della viabilità con tanto di sanzioni amministrative per gli automobilisti indisciplinati. L’attività quotidiana riguarda anche il controllo delle attività commerciali, la pubblica sicurezza, la tutela dell’ambiente e del territorio e la sensibilizzazione all’educazione stradale, anche nelle scuole. Non solo, spetta alla Polizia municipale controllare e gestire la segnaletica stradale così come accompagnare i soggetti sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio. Tutte le volte che si verificano emergenze sul territorio, come terremoti o alluvioni, vediamo i vigili affiancarsi agli uomini della Protezione civile nella pianificazione e nella gestione del lavoro. Mentre è di certo meno impegnativo il supporto agli uffici elettorali tutte le volte che i cittadini sono chiamati al voto.

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