Una circolare Federispettori spiega come comportarsi con la prova freni per evitare anomalie su alcuni veicoli N1, N2 e M1
Una recente circolare emanata da Federispettori fornisce importanti chiarimenti operativi agli Ispettori Modulo C per quanto riguarda la corretta esecuzione della prova freni su veicoli delle categorie N1, N2 e M1 dotati di doppio assale posteriore ravvicinato. L’informativa, che riportiamo nei prossimi paragrafi, risponde alle numerose segnalazioni di difficoltà riscontrate durante i test, dovute alla particolare conformazione di questi veicoli in attesa di chiarimenti specifici da parte del Ministero.
PROBLEMATICHE RILEVATE ALLA REVISIONE VEICOLI CON DOPPIO ASSALE
Le segnalazioni pervenute alla federazione hanno evidenziato una frequente inefficienza frenante al secondo asse dei veicoli in oggetto, nonostante un ripristino integrale dell’impianto frenante, riporta la Federazione. Tale inefficienza non è imputabile a carenze tecniche del veicolo stesso, bensì alla configurazione con doppio assale posteriore ravvicinato e ruote con cerchio ridotto, tipiche dei veicoli commerciali leggeri e delle caravan alla revisione veicoli periodica.
Durante la prova freni del secondo asse, infatti, il sistema di sospensione e le ruote del terzo asse interferiscono con la misurazione indipendente, influenzando il peso rilevato e sollevando l’assale rispetto ai rulli. “Questo porta inevitabilmente all’interruzione del test non appena il pedale del freno viene premuto.”, riporta la circolare postata su Linkedin.
PROVA FRENI VEICOLI N1, N2 e M1 CON DOPPIO ASSALE
Per superare tali problematiche durante l’esecuzione della prova con frenometro a rulli, la circolare raccomanda di effettuare la prova seguendo specifiche istruzioni operative, sfruttando il fatto che la direzione del veicolo rispetto al banco frenometro è ininfluente a ruote libere. Ecco le linee guida suggerite:
- Test del 1° asse: può essere eseguito sia in senso di marcia che in senso opposto, senza differenze significative.
- Test del 2° asse: deve essere eseguito con il veicolo posizionato in senso opposto a quello di marcia.
- Test del 3° asse: deve essere eseguito in senso di marcia.
Questa metodologia è supportata da evidenze visive che mostrano come il posizionamento del veicolo in senso opposto al senso di marcia (Test del 2° asse) riduce significativamente l’interferenza del terzo assale sul secondo, permettendo una misurazione più accurata del peso e una prova freni più efficace.
CONSIDERAZIONI TECNICHE PER GLI ISPETTORI
Un ulteriore punto di attenzione riguarda i software dei frenometri, molti dei quali non consentono la configurazione di uno schema del freno di soccorso compatibile con questi veicoli. È fondamentale verificare visivamente ogni veicolo, poiché molti sono dotati di freno di soccorso con un circuito specifico:
- il circuito 1 comprende il freno del 1° asse sinistro, il 2° asse destro e il 3° asse destro,
- mentre il circuito 2 comprende il freno del 1° asse destro, il 2° asse sinistro e il 3° asse sinistro.
“Le decisioni arbitrarie generano un clima confusionario che non incentiva sicuramente la cultura della sicurezza stradale, ma al contrario, favoriscono un abbassamento generale dell’autorevolezza dell’ispettore autorizzato. Le unità operative devono agire in modo compatto, senza sfumature dovute alla territorialità o ad altri fattori esogeni”, dichiara Diego Brambilla, segretario di Federispettori.