Ricorso multa auto: quando non conviene fare appello

Ricorso multa auto: quando non conviene fare appello

Occorre avere a disposizione una documentazione accurata per proporre il ricorso multa auto, ma anche sapere quando non conviene procedere

12 Ottobre 2023 - 17:00

La procedura del ricorso multa auto richiede l’interazione con il giudice di pace o il prefetto competente nel luogo in cui si è verificata la presunta violazione. Affrontare personalmente questo percorso senza competenze specifiche e senza una comprensione approfondita delle disposizioni normative può portare a commettere errori. Detto in altri termini, ci si espone a una sconfitta legale. Indipendentemente dall’assistenza o meno, fino a quando la contravvenzione non viene pagata, è possibile presentare ricorso in appello in tribunale. Questo diritto è estendibile in alcuni casi fino a un terzo grado di giudizio, incluso il ricorso alla Corte di Cassazione. Ma attenzione: questa opzione è disponibile non solo per il conducente multato ma anche per la controparte. Quasi sempre il Comune. La corretta procedura di ricorso e l’uso di un linguaggio legale chiaro e accurato sono aspetti critici per affrontare con successo la procedura del ricorso multa auto. Vogliamo adesso approfondire in questo articolo quando non conviene e quando conviene fare appello contro il ricorso multa auto.

RICORSO MULTA AUTO, SERVE UN AVVOCATO?

Il ricorso multa auto in appello è una procedura che richiede la consulenza e il patrocinio di un avvocato esperto in materia legale. La collaborazione con un legale è utile per garantire una presentazione accurata e dettagliata delle ragioni per cui la multa deve essere annullata. Ma occorre essere consapevoli del rischio associato a questa procedura legale. Nel caso in cui l’appello non riesca e la multa non venga annullata, c’è il rischio di dover sostenere le spese legali non solo del proprio avvocato. Ma anche di quello rappresentante la controparte, che spesso è un ente pubblico, come un Comune. Meglio prendere in considerazione l’opzione dell’appello solo per le multe auto di entità elevata. Quelle che superano i 200 euro e che comportano la riduzione dei punti della patente o la sospensione stessa del documento di guida. In questi casi, il ricorso è un’opportunità per tutelare i propri diritti e interessi.

QUANTO COSTA FARE IL RICORSO MULTA AUTO IN PRIMO GRADO

Il ricorso multa auto segue una serie di procedure specifiche che richiedono una corretta tempistica e il pagamento di una tassa. In prima battuta, l’automobilista può presentare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica della multa. Se il ricorso non ottiene esito favorevole, può fare appello alla decisione. Le tasse variano in base all’ammontare della multa:

  • fino a 1.100 euro è prevista una tassa di 43 euro;
  • tra 1.101 e 5.200 euro l’importo della tassa è di 98 euro;
  • oltre 5.200 euro la tassa ammonta a 237 euro.

Per multe maggiori di 1.034 euro è necessario anche apporre una marca da bollo di 27 euro. L’alternativa è il ricorso al prefetto che concede 60 giorni per presentare opposizione, senza costi. Ma in caso di insuccesso, l’ammenda prevista raddoppia. Se la multa non viene pagata, l’automobilista può rivolgersi al giudice di pace entro 30 giorni dalla decisione di rigetto dell’opposizione. La possibilità di fare appello resta valida anche in questo caso.

QUANTO COSTA FARE IL RICORSO MULTA AUTO IN SECONDO GRADO

Per presentare il ricorso multa auto dopo la sentenza bisogna rivolgersi al tribunale competente, situato nella città dove il giudice di pace ha emesso la sentenza. In questa fase è obbligatorio l’affiancamento di un avvocato. L’onorario del legale viene concordato in anticipo e può variare in base a diversi fattori. In generale, per un verbale di 500 euro, comprensivo di una possibile sospensione della patente, ci si può attendere circa 700 euro. L’automobilista deve solo a fornire la sua firma poiché l’avvocato si occupa di ogni aspetto del ricorso. Il legale analizza il verbale, il ricorso, la sentenza di primo grado e, se del caso, l’ordinanza prefettizia. L’obiettivo è presentare un ricorso basato su una rigorosa interpretazione legale e sulla capacità di persuasione.

I POSSIBILE ESITI DEL RICORSO MULTA AUTO

Nel caso di vittoria in tribunale contro una multa auto, si ottiene l’annullamento della sanzione e la conservazione della patente di guida. Dal punto di vista dei costi, di solito è previsto che la controparte, ad esempio il Comune che ha emesso la multa, rimborsi l’onorario sostenuto dall’automobilista per la consulenza legale. L’ente locale restituisce la tassa pagata per opporsi al giudice di pace, anche se i tempi di rimborso non sono garantiti e sono variabili. Se invece si perde l’appello, la multa diventa obbligatoria da pagare. L’automobilista è tenuto a coprire non solo il proprio onorario legale ma anche quello dell’avvocato della controparte, che solitamente è più elevato. In termini concreti occorre mettere in conto una spesa superiore a 1.000 euro in caso di sconfitta.

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