Il ritiro della patente sarà valido in tutta Europa: il Consiglio UE ha approvato la proposta della Commissione europea. ora manca solo il Trilogo
Il ritiro della patente sarà valido in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea e non soltanto nel Paese dove è stata commessa l’infrazione, come avviene adesso nella maggior parte dei casi. Il provvedimento ha ricevuto l’ok del Consiglio Trasporti UE assieme al pacchetto di nuove regole sulla sicurezza stradale proposto dalla Commissione europea e già approvato dall’Europarlamento. Per l’ok definitivo manca adesso il cosiddetto Trilogo poi ci sarà il via libera, e chi mette a rischio la sicurezza stradale dovrà rendere conto delle proprie azioni in tutti gli Stati membri.
RITIRO PATENTE VALIDO IN TUTTA EUROPA: PER QUALI SANZIONI SARÀ APPLICATO
Nello specifico, per evitare l’impunità dei trasgressori del codice stradale quando circolano in uno Stato estero, sarà istituito un nuovo sistema che consentirà l’applicazione dell’interdizione alla guida in tutta l’UE qualora un Paese membro decida di inibire un conducente, ritirandogli la patente, a causa di una grave infrazione commessa sul proprio territorio. Per la sicurezza stradale è ritenuto infatti fondamentale che ai trasgressori venga vietata la guida in tutti gli Stati membri. La proposta riguarda infrazioni molto gravi quali l’eccesso di velocità oltre 50 km/h il limite consentito (o 30 km/h nelle zone residenziali), la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di sostanze stupefacenti, la guida senza patente e le infrazioni stradali che causano morte o lesioni personali gravissime.
RITIRO DELLA PATENTE: COME FUNZIONA OGGI
Ricordiamo che attualmente se un conducente perde la patente per un’infrazione stradale in uno dei Paesi dell’UE diverso da quello che ha rilasciato la patente, nella maggior parte dei casi la sanzione viene applicata solo nello Stato in cui è stata commessa l’infrazione e non comporta altre restrizioni nel resto dell’Unione Europea. Un’evidente stortura che Commissione, Parlamento e Consiglio europeo hanno manifestato di voler sanare al più presto.
OBIETTIVO ZERO VITTIME DELLA STRADA NEL 2050
Ma come funziona il ritiro della patente ‘europeo’? La norma prevede un termine massimo di 10 giorni lavorativi ai Paesi membri per informarsi reciprocamente sull’applicazione nei confronti di un’automobilista della sanzione del ritiro patente, e di 15 giorni per decidere se estenderla a tutta l’Unione Europea. Il conducente, a sua volta, dovrà essere informato della decisione entro 7 giorni lavorativi. Lo Stato membro dell’infrazione avrà inoltre facoltà di imporre un periodo di divieto di riemissione della patente di guida, durante il quale potrà decidere di non riconoscere la patente che è stata riemessa nello Stato membro di rilascio. Importante: dall’ambito di applicazione della direttiva sono escluse le sospensioni della patente con una durata inferiore a tre mesi e per le quali il periodo rimanente da scontare è inferiore a un mese.
Il pacchetto sulla sicurezza stradale approvato dal Consiglio, che prevede anche l’introduzione della patente digitale a livello europeo (in Italia ci siamo arrivati prima, una volta tanto), punta ad avvicinarsi il più possibile all’obiettivo di zero vittime entro il 2050. Bisognerebbe però darsi una mossa perché se è vero che tra il 2001 e il 2010 il numero di morti sulle strade è dimezzato, scendendo di un altro 50% tra il 2011 e il 2020, nel 2022 le vittime sono tornate ad aumentare del 3% sull’anno prima, scendendo poi solo del -1% nel 2023.
Come detto, il prossimo step per l’approvazione definitiva sarà il passaggio al Trilogo. Sulle tempistiche non ci sono ancora certezze, ma il ritiro della patente a livello europeo potrebbe diventare realtà entro un anno.