Scopri le normative sui tempi di guida e riposo nel settore dell'autotrasporto, con i limiti e le regole che titolari e conducenti devono rispettare
Nell’Unione Europea, e di conseguenza in Italia, le normative che regolano l’impiego di lavoratori nel settore dei trasporti su strada prevedono regole certe sui tempi di lavoro e di riposo dei conducenti autotrasportatori. In particolare, chi assume personale destinato ad attività di trasporto su strada è tenuto a rispettare le norme UE riguardanti l’orario di lavoro settimanale medio di 48 ore, come stabiliscono la Direttiva 2002/15/CE sull’orario di lavoro per le operazioni mobili di autotrasporto e il Regolamento (CE) n. 561/2006 relativo all’armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada.
- Orario di lavoro settimanale
- Pause nella giornata di lavoro
- Lavoro notturno
- Periodi di riposo
- Ritorno del conducente
- Tachigrafo
AUTOTRASPORTO: ORARIO DI LAVORO SETTIMANALE
Prima di approfondire le norme sui tempi di guida e riposo nell’autotrasporto, ricordiamo che un dipendente è considerato un lavoratore nel settore del trasporto se:
- svolge attività di trasporto su strada (guida, carico e scarico, assistenza ai passeggeri per salire e scendere dal veicolo, pulizia e manutenzione tecnica, sorveglianza delle operazioni di carico e scarico, formalità amministrative);
- non ha tempo libero ed è tenuto a rimanere presso la postazione di lavoro/veicolo, ad esempio durante i periodi di carico o di scarico.
Un autotrasportatore autonomo può invece considerare come orario di lavoro le attività durante le quali deve trovarsi nella postazione di lavoro o nel veicolo, a disposizione del cliente o dell’impresa che svolge attività di trasporto.
Il datore di lavoro deve ricordare che il personale può guidare al massimo 9 ore al giorno. Tuttavia, è possibile estendere il periodo di guida giornaliero a un massimo di 10 ore e non più di due volte alla settimana. I conducenti non possono guidare più di 56 ore a settimana e il loro tempo di guida totale su un periodo di due settimane non può eccedere le 90 ore. Se necessario, è tuttavia possibile prolungare l’orario di lavoro fino a un massimo di 60 ore in una settimana. Tale proroga è permessa solo se i dipendenti lavorano in media 48 ore settimanali su un periodo di 4 mesi.
Importante: le norme UE in materia di tempi di guida e periodi di riposo si applicano a tutti i veicoli che trasportano merci e hanno una massa massima ammissibile superiore a 3,5 tonnellate, oppure che trasportano passeggeri e hanno una capacità minima di 10 posti, compreso il conducente.
TEMPI DI GUIDA E RIPOSO: PAUSE NEL CORSO DELLA GIORNATA DI LAVORO
In base alle norme vigenti, il personale non può lavorare più di 6 ore consecutive senza pausa. Se i dipendenti lavorano tra le 6 e le 9 ore hanno diritto a una pausa di almeno 30 minuti. Se lavorano più di 9 ore, hanno diritto a una pausa di almeno 45 minuti.
Dopo un periodo di guida di 4,5 ore, bisogna assicurarsi che i conducenti prendano una pausa ininterrotta di almeno 45 minuti, salvo nel caso in cui prendano un periodo di riposo. In alternativa, questa pausa può essere suddivisa in due parti: la prima pausa della durata di almeno 15 minuti, seguita da una seconda pausa di almeno 30 minuti.
CHE COS’È IL LAVORO NOTTURNO NELL’AUTOTRASPORTO
Nell’autotrasporto, per ‘lavoro notturno‘ si intende ogni prestazione espletata durante la notte. Secondo le norme de UE, il lavoro notturno si riferisce a un periodo di almeno 4 ore tra le 00:00 e le 7:00. Tuttavia, questo periodo varia da un Paese all’altro dell’Unione.
Se i dipendenti lavorano in una finestra specifica di almeno 4 ore tra le 0:00 e le 07:00, sono considerati lavoratori notturni. Se svolgono un lavoro notturno, i dipendenti non possono effettuare più di 10 ore di lavoro in ogni periodo di 24 ore.
AUTOTRASPORTO: PERIODI DI RIPOSO
Periodi di riposo giornalieri
Il titolare di una ditta di autotrasporto deve garantire ai dipendenti un periodo di riposo giornaliero regolare di almeno 11 ore consecutive. È possibile ridurre il periodo di riposo a 9 ore per un massimo di 3 volte tra due periodi di riposo settimanale. Il conducente può dividere il periodo di riposo giornaliero regolare in due parti: la prima parte deve essere di almeno 3 ore, la seconda di almeno 9 ore, in modo che la somma delle due parti sia di almeno 12 ore.
Attenzione: i conducenti devono completare il periodo di riposo giornaliero entro 24 ore dall’inizio del giorno lavorativo.
Riposo settimanale
I conducenti che effettuano periodi di riposo ininterrotti di 45 ore o più devono riposare in un alloggio adeguato che tenga conto delle specificità di genere e dotato di adeguati servizi igienici e di riposo, e NON a bordo del veicolo. Tocca al datore di lavoro coprire i costi dell’alloggio.
I dipendenti devono avere un periodo di riposo ininterrotto di 45 ore alla settimana, che può essere ridotto a 24 ore a settimane alterne. Se si riduce il periodo di riposo settimanale occorre concordare con i dipendenti un periodo di riposo compensativo.
Nella gestione dell’orario di lavoro del dipendente, il titolare deve assicurarsi che costui disponga di 45 ore di riposo continuo dopo 6 giorni di guida e di almeno 24 ore ogni due settimane.
I dipendenti possono usufruire di un periodo di riposo ridotto solo ogni due settimane se il titolare compensa la riduzione con un periodo di riposo unico equivalente prima della fine della terza settimana successiva. Questa compensazione deve essere unita a un altro periodo di riposo di almeno 9 ore.
Norme speciali per i conducenti che trasportano merci
Ai conducenti che effettuano trasporti internazionali di merci si applicano norme eccezionali:
- I conducenti possono effettuare due periodi di riposo settimanale ridotti consecutivi all’estero, a condizione che in 4 settimane consecutive effettuino almeno 4 periodi di riposo settimanale. Almeno due di tali periodi di riposo devono essere periodi di riposo settimanale regolari.
- Dopo due periodi di riposo settimanale ridotti consecutivi, devi organizzare il ritorno del conducente durante la terza settimana.
- Entro la terza settimana, il periodo di riposo compensativo deve precedere ed essere preso insieme al periodo di riposo settimanale regolare.
Norme speciali per i conducenti che trasportano passeggeri
Se i conducenti di autobus trasportano passeggeri occasionalmente e guidano per almeno 24 ore consecutive in un altro paese UE o extra-UE, possono rinviare il riposo settimanale. Possono aspettare fino a 12 giorni a decorrere dalla fine dell’ultimo periodo di riposo settimanale di cui hanno usufruito. Questa regola è nota anche come ‘regola dei 12 giorni‘ e si applica solo quando il veicolo è munito di un tachigrafo digitale o intelligente.
I conducenti possono effettuare i periodi di riposo settimanale ridotti come segue:
- almeno 45 ore prima del viaggio;
- almeno un periodo di riposo settimanale regolare e un periodo di riposo settimanale ridotto (69 ore) o due periodi di riposo settimanale regolari (45 ore + 45 ore) dopo il viaggio.
I dipendenti possono usufruire di un periodo di riposo ridotto solo ogni due settimane se il titolare compensa la riduzione con un periodo di riposo unico equivalente prima della fine della terza settimana successiva. Questa compensazione deve essere unita a un altro periodo di riposo di almeno 9 ore.
Se i veicoli dispongono di un solo conducente, il conducente deve effettuare una pausa ogni 3 ore durante la guida tra le 22:00 e le 6:00.
RITORNO DEL CONDUCENTE
Il datore di lavoro deve organizzare il lavoro e le assenze dei conducenti in modo che non siano assenti per lavoro per più di 4 settimane consecutive. Secondo le norme UE, il luogo di ritorno del conducente può essere:
- la residenza ufficiale del conducente;
- il centro operativo del datore di lavoro.
Spetta al conducente scegliere il luogo di ritorno. Se il conducente non effettua una scelta, il datore di lavoro può prendere la decisione al suo posto.
NORME UE SUL TACHIGRAFO
Come è noto, il tachigrafo è un dispositivo che registra i periodi di guida, le interruzioni e i periodi di riposo, la velocità del veicolo, la distanza percorsa e altri lavori o compiti svolti dal conducente (come il carico e lo scarico di merci).
Il datore di lavoro deve garantire che i conducenti siano formati per utilizzare correttamente il tachigrafo. Le registrazioni del tachigrafo devono essere conservate per almeno 1 anno. Su richiesta, possono essere fornite delle copie al conducente o alle autorità locali.
Le autorità locali possono ispezionare il tachigrafo in qualsiasi momento durante i controlli su strada, ed eventuali irregolarità sono soggette a sanzione.
Quando i dipendenti sono ‘conducenti distaccati‘ si applicano delle norme speciali.