Colpi di sonno: le vibrazioni in auto causano sonnolenza in 15 minuti
Studi in Australia rivelano che in appena 15 minuti le vibrazioni auto possono portare sonnolenza, considerata la causa di 1 incidente su 5
Piccoli spostamenti o viaggi lunghi che siano, la guida richiede il massimo dell'attenzione ma sappiamo bene che, per un motivo o per l'altro, il colpo di sonno è sempre dietro l'angolo. Tra i fattori determinanti troviamo anche le stesse auto, o meglio le vibrazioni generate dalla vettura quando si è in marcia, che secondo recenti studi australiani hanno effetto in soli 15 minuti. Proprio in Australia si calcola che il 20% degli incidenti sia provocato dalla sonnolenza: più attenzione verso questo aspetto e sedili progettati per essere maggiormente “stabili” potrebbero ridurre le percentuali e migliorare la sicurezza sulle strade.
LA FASE DI TEST Per definire l'effetto delle vibrazioni sulla nostra concentrazione alla guida la RMIT University di Melbourne ha sottoposto 15 volontari a due tipi di test di simulazione di guida in autostrada: con e senza vibrazioni. Per riprodurre situazioni di guida reale è stato creato uno specifico simulatore che sfrutta un sistema idraulico servocomandato e riproduce fedelmente le vibrazioni multi assiali che si verificano normalmente su auto o camion in autostrada (scopre come riconoscere le vibrazioni anomale della tua auto). La piattaforma può essere regolata su frequenze differenti, dopo una prima ora di guida a simulatore spento ne è seguita una seconda con vibrazioni impostate a 4-7 HZ per verificare la risposta del nostro corpo.
PRIMI RISULTATI Le basse frequenze del simulatore hanno avuto effetto sulle frequenze del battito cardiaco innestando il sistema nervoso automatico che gestisce stress e sonnolenza. Da quanto riportato dalla ricerca australiana, dopo appena 15 minuti il sistema si è attivato per rispondere allo stress delle vibrazioni generando un leggero assopimento, che è aumentato gradualmente fino a raggiungere l'apice della sonnolenza in un'ora di guida. Bisogna però sottolineare che è stata solo una prima sperimentazione, i test proseguiranno per avere dati più precisi e differenziare le reazioni calcolando altri fattori influenzanti, come ad esempio l'età del soggetto. Inoltre va ricordato che, sì, il 20% degli incidenti è associato al colpo di sonno, ma quest'ultimo può essere condizionato da altre variabili, come disturbi del sonno (Non sai se soffri di apnee notturne? Ecco come puoi capirlo). In altre parole non è tutta colpa delle vibrazioni delle auto, ma lavorarci sopra può sempre aiutare.
SEDILI PIÙ STABILI? Fatto sta che secondo i ricercatori australiani l'attenzione tende a diminuire già dopo 15 minuti, il loro suggerimento per migliorare la sicurezza stradale è creare modelli di sedili auto più stabili, in modo che si contrasti quell'effetto cullante. È di certo una piccola soluzione, ci sono però altri metodi per intervenire, qui ad esempio potete trovare consigli utili per evitare le vibrazioni delle ruote, molto pericolose oltre che “conciliatrici”. Un altro importante aiuto potrebbe arrivare dalla tecnologia, e parliamo dei sistemi di assistenza come l'Attention Assist (qui puoi capirne il funzionamento), disponibile ormai su molti modelli ma purtroppo spesso come optional.