Scopri come ottenere l'ISEE per gli incentivi auto. Approfitta dello sconto maggiore sull'acquisto di auto elettriche e ibride plug-in
Il nuovo schema degli incentivi auto 2024 prevede un ulteriore bonus per le persone fisiche con ISEE inferiore a 30.000 euro in caso di acquisto di auto elettriche e ibride plug-in. Il valore dell’ISEE dev’essere relativo al nucleo
familiare di cui fa parte chi richiede l’incentivo. Ma come si calcola l’ISEE e come ottenere la relativa certificazione? Continua a leggere per trovare le risposte.
INCENTIVI AUTO 2024 E SCONTO ISEE
L’articolo 3 del DPCM 20 maggio 2024 che rimodula l’Ecobonus statale per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, prevede la maggiorazione del contributo nel caso in cui l’acquirente, persona fisica, abbia un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) inferiore a 30.000 euro. Il beneficio è valido solo su auto elettriche e ibride plug-in.
Chi possiede i requisiti ISEE può dunque usufruire di uno sconto maggiore come segue:
- 13.750 euro (invece di 11.000) per l’acquisto di un’auto elettrica e contestuale rottamazione di un veicolo fino a Euro 2;
- 12.500 euro (invece di 10.000) per l’acquisto di un’auto elettrica e contestuale rottamazione di un veicolo Euro 3;
- 11.250 euro (invece di 9.000) per l’acquisto di un’auto elettrica e contestuale rottamazione di un veicolo Euro 4;
- 7.500 euro (invece di 6.000) per l’acquisto di un’auto elettrica senza rottamazione;
- 10.000 euro (invece di 8.000) per l’acquisto di un’auto ibrida plug-in e contestuale rottamazione di un veicolo fino a Euro 2;
- 7.500 euro (invece di 6.000) per l’acquisto di un’auto ibrida plug-in e contestuale rottamazione di un veicolo Euro 3;
- 6.875 euro (invece di 5.500) per l’acquisto di un’auto ibrida plug-in e contestuale rottamazione di un veicolo Euro 4;
- 5.000 euro (invece di 4.000) per l’acquisto di un’auto ibrida plug-in senza rottamazione.
Chi ha un ISEE sotto 30.000 euro può usufruire degli incentivi anche se rottama un veicolo Euro 5, ma in questo caso lo sconto è lo stesso degli altri utenti: 8.000 euro per un’auto elettrica e 5.000 euro per una plug-in.
La maggiorazione dello sconto dovuta all’ISEE viene riconosciuta a un solo soggetto per nucleo familiare, previa presentazione, al momento della prenotazione dell’incentivo, della dichiarazione sostitutiva resa dall’acquirente (clicca qui per scaricare il modulo) attestante che il valore dell’ISEE relativo al nucleo familiare di cui fa parte sia inferiore a 30.000 euro. Per avere lo sconto ISEE è inoltre necessario che i componenti dello stesso nucleo familiare non abbiano già fruito del medesimo contributo. La dichiarazione sostitutiva dev’essere accompagnata da una copia del documento d’identità e del codice fiscale dell’acquirente e degli altri componenti del nucleo familiare.
COS’È L’ISEE E COME SI CALCOLA
Stabiliti i requisiti per beneficiare dello sconto ISEE per gli incentivi auto e l’ammontare degli stessi, vediamo come si calcola l’indicatore della situazione economica equivalente.
L’ISEE è l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata (come lo sconto maggiorato sugli incentivi auto). L’accesso a queste agevolazioni è infatti legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia.
Il calcolo dell’’ISEE è basato su redditi e patrimonio di ciascun componente il nucleo familiare, calcolati in rapporto al numero dei soggetti che fanno parte de nucleo familiare stesso. Pertanto, anche una famiglia numerosa con reddito medio-alto può avere un ISEE basso e ottenere agevolazioni sociali. Il calcolo è operato direttamente dall’INPS sulla base della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che gli interessati presentano per ottenere la certificazione ISEE.
COME OTTENERE L’ISEE
Il modo più semplice e veloce per ottenere la certificazione ISEE è la procedura precompilata, introdotta recentemente. Con il servizio online ISEE precompilato è infatti possibile inviare telematicamente la DSU e ottenere la certificazione, che viene inviata via email o PEC. L’INPS, a tale scopo, ha reso disponibile una piattaforma online disponibile a questo link (si accede con SPID, CIE o CNS) che agevola e semplifica la compilazione della DSU con dati precompilati grazie alla condivisione delle informazioni fornite da Agenzia delle Entrate e INPS stessa.
Chi pensa di non essere troppo pratico con le procedure online o teme di sbagliare, può fare alla vecchia maniera rivolgendosi a un CAF (Centri di Assistenza Fiscale) portando tutti i documenti necessari per la compilazione della DSU e l’ottenimento dell’ISEE. Ovviamente rispetto alla modalità precompilata, che si effettua in autonomia, al CAF si paga il costo del servizio.
I documenti richiesti per la compilazione della DSU sono in genere documento di identità del dichiarante, dati residenza del nucleo familiare, dati casa di abitazione (se in locazione copia contratto di affitto e ricevuta pagamento), codice fiscale di tutti i componenti il nucleo familiare, targa automezzi e ciclomotori posseduti, copia verbale invalidità (se ricorre il caso), redditi posseduti, anche esenti, nel secondo periodo d’imposta precedente a quello della richiesta (copia modello unico, 730 e sempre copia CUD), dati catastali e valore imponibile IMU degli immobili posseduti al 31 dicembre dell’anno procedente a quello della richiesta (fabbricati e terreni), valore del capitale residuo di un eventuale mutuo al 31 dicembre dell’anno procedente a quello della richiesta (fabbricati e terreni), per aree fabbricabili il valore commerciale dell’area, eventuali immobili posseduti all’estero con valore di mercato o altro documento attestante il valore di acquisto e, infine, il saldo e la giacenza media dell’anno precedente di qualsiasi prodotto di risparmio o investimento.