Comportamenti alla guida: perché i social media prendono il controllo? Cosa influenza l’uso del cellulare alla guida? Perché è così difficile evitarlo mentre si è al volante? Ecco il ruolo psicologico dei social

Comportamenti alla guida: perché i social media prendono il controllo?

Cosa influenza l’uso del cellulare alla guida? Perché è così difficile evitarlo mentre si è al volante? Ecco il ruolo psicologico dei social

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26 Aprile 2022 - 06:04

Sebbene la proliferazione in continua espansione dei social media sia ben documentata, la relazione che tale esposizione ha con il rispetto delle regole stradali rimane dubbia. Quanto e come i social media prendono il controllo? Uno studio ha esaminato l’influenza dell’esposizione ai contenuti social che incoraggia l’uso del telefono durante la guida al fine di identificare gli stimoli più salienti. Ma perchè controllare le notifiche social ci sembra così importante? Cerchiamodi spiegare cosa si nasconde dietro a questo desiderio irrefrenabile, spesso più pregnante della propria sicurezza al volante.

SOCIAL MEDIA AL VOLANTE: LA RICERCA

Un totale di 509 partecipanti (tra 17 e 88 anni) australiani ha completato un sondaggio online. Il questionario esaminava i livelli autodichiarati di esposizione a materiale che incoraggiava l’uso di telefoni cellulari durante la guida. In particolare venivano analizzate tre fonti: mass media, social media e comportamento tra pari. I risultati hanno indicato che i partecipanti in media sono stati coinvolti nell’uso illegale di cellulari durante la guida per il 16% del tempo che trascorrevano al volante. L’esposizione a materiale e messaggi che incoraggiavano l’uso del telefono alla guida è stata significativamente maggiore se trasmesso dai mass media (32% delle volte). A seguire emerge l’influenza di:

– Gruppo dei pari (30%);

– Social media (27%);

Tuttavia, solo i social media e il comportamento dei pari predicevano in modo significativo il coinvolgimento nell’uso illegale del cellulare. La frequenza con cui credevano che i loro coetanei si impegnassero nel comportamento era determinante.

COMPORTAMENTI ALLA GUIDA: UN OCCHIO AI SOCIAL E L’ALTRO (FORSE) ALLA STRADA 

Quasi due terzi (63%) del campione ha riferito di aver utilizzato il proprio telefono cellulare durante la guida in un determinato momento. Si assiste anche ad una evoluzione estensiva dell’utilizzo. Dal sempre più frequente uso con funzione comunicativa, alla lettura e scrittura di mail, l’utilizzo di WhatsApp, e come macchina fotografica. Utilizzando il telefonino, ad esempio per un selfie alla guida o per la lettura di un messaggio, i tempi di reazione si allungano. Dare un’occhiata allo smartphone alla velocità di 100 km/h equivale a percorrere 400 metri al buio, a 50 km/h equivale a percorrerne 98. La diffusione massiva dell’utilizzo dei devices alla guida ha portato inevitabilmente alla necessità di attuare specifiche modifiche al codice della strada. Il divieto, finora espressamente previsto per i telefonini, viene così esteso all’uso di computer portatili, notebook, tablet e qualunque altro dispositivo che comporti anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante.

PERCHE’ I SOCIAL MEDIA PRENDONO IL CONTROLLO: PAROLA ALLA PSICOLOGIA

Esistono due sindromi connesse all’uso eccessivo della tecnologia e alla dipendenza da smartphone. La prima è la “No.Mo.Fobia”, ovvero “no mobile fobia” (la paura di rimanere senza connessione alla rete da mobile). Chi ne è colpito può sperimentare attacchi di panico, vertigini, tremore, mancanza di respiro e tachicardia. Secondo uno studio dell’ente di britannico Yougov più della metà degli utenti manifesta stati d’ansia quando rimane a corto di batteria, di credito o senza copertura di rete.  La seconda è nota come FOMO (cioè la “fear of missing out”, la paura di perdersi qualcosa). La FOMO sembra più diffusa nelle persone giovani di sesso maschile. Queste sindromi vanno combattute ricreando un rapporto sano ed equilibrato con la tecnologia mobile e con sé stessi. Sapersi allontanare dai propri devices quando si è alla guida è prima di tutto una dimostrazione di amore per sé, oltre che una delle basi della sicurezza stradale.

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