Comprare pneumatici usati, la seconda vita passa dai controlli
Le gomme usate che finiscono in commercio sono davvero sicure? Ecco da dove provengono e quali test devono superare nelle aziende specializzate
Le gomme usate sono una risorsa poco nota ai molti automobilisti che pur di risparmiare troppo spesso preferiscono montare due gomme economiche al posto di cambiarle tutte e quattro, guarda questo video che spiega dove è meglio metterle, davanti o dietro? Eppure le gomme usate possono essere ancora valide in funzione del fatto che c'è un'abitudine molto diffusa soprattutto tra i professionisti di consigliare una sostituzione anticipata a 3-4 mm che non è corretta. Quindi sul mercato si possono trovare gomme usate che ancora possono avere delle prestazioni sicurezza e ad avvalorare la tesi che sostituire le gomme troppo presto è controproducente, antieconomico e non migliora la sicurezza, oltre ai test dei Produttori di cui parliamo nel video qui sotto abbiamo voluto approfondire in collaborazione con usatogomma.it da dove provengono le gomme usate ma non ancora fuori uso che si possono trovare sul mercato e quali controlli vengono effettuati.
PERCHE' CAMBIARLE A 3 MILLIMETRI? Potremmo sicuramente affermare come riporta il video qui sotto che una gomma usata con un battistrada da 3 millimetri sarà sicuramente più sicura di una con il battistrada residuo alto 1,6 millimetri e che quindi cambiare le gomme in anticipo rispetto al limite di legge (stabilito negli anni 80 quando le auto non avevano ancora neppure l'ABS) potrebbe sembrare una precauzione tutto sommato accettabile pur si essere sempre sicuri di guidare un'auto con pneumatici sicuri su asciutto e bagnato. Peccato che questa convinzione alimentata anche dai gommisti non trova alcun fondamento, se non nella scontata conclusione che allora anche una gomma con un battistrada da 5 millimetri sarà più sicura di una di 3 millimetri e così via. Questo modus operandi che ha plasmato le abitudini degli automobilisti purtroppo ha spinto nelle discariche d'Europa oltre 128 milioni di gomme in più ogni anno e senza accorgersene gli automobilisti hanno iniziato a comprare inutilmente una gomma in più ogni 2 anni. Una portata ciclopica che inevitabilmente produce più rifiuto se queste gomme finiscono al recupero prima di essere intercettate dalle aziende specializzate nel trattamento e nella vendita di pneumatici usati. Oltretutto a dimostrazione che anche le gomme usate in commercio possono essere ancora efficienti e sicure sono i test – nel video qui sotto – che nel confronto tra una gomma usta al limite di legge di 1,6 millimetri e una nuova economica, vedono nettamente in vantaggio la gomma usata.
DOVE SI RIFORNISCONO I VENDITORI DI GOMME USATE Basta fare quindi due conti per capire quante gomme ancora in ottimo stato vengano date per “finite” anche considerando il fatto che una gran parte di queste gomme usate hanno battistrada residui di almeno 4 o 5 millimetri. Ma come si fa a capire se una gomma usata che finisce in vendita è anche sicura? Per capirlo abbiamo seguito quello che può essere il tragitto di una gomma usata che le aziende specializzate intercettano sul mercato e abbiamo scoperto quanti e quali controlli devono superare prima di venire rimesse sul mercato. Come per molte realtà industriali, la chiave per ottenere un buon prodotto è l'approvvigionamento delle materie prime, in questo caso le gomme, che vengono scelte preferibilmente da zone dove il clima cuoce meno gli pneumatici: quindi le gomme migliori da questo punto di vista possono provenire dal centro nord Italia al nord Europa. Sono i grandi demolitori ma soprattutto gli operatori di autonoleggio i più grandi fornitori di pneumatici usati, dove l'approvvigionamento è molto consistente soprattutto per i piani di manutenzione che prevedono cambi di pneumatici a precise scadenze chilometriche o temporali a prescindere dall'usura del battistrada.
I CONTROLLI AI RAGGI X E LASER Da un primo controllo visivo presso i fornitori, le aziende che acquisiscono pneumatici usati capiscono già quali gomme saranno destinate poi ai controlli in sede, ad esempio effettuando prima o dopo il ricevimento merci della prova con durometro: è un test di compressione della carcassa da cui viene fuori un numero da 0 a 100, meglio se a partire da 60 per promuovere le gomme. E' infatti nella sede delle aziende specializzate che gli pneumatici usati vengono messi ai raggi x nel vero senso della parola. Dopo un lavaggio preventivo è la carcassa il primo elemento della gomma a finire sotto la lente alla ricerca di danneggiamenti alle tele o di ovalizzazioni: una macchina automatica infatti gonfia fino a 5 bar per qualche secondo ogni gomma per testarne la tenuta ed evidenziare danneggiamenti a una pressione più del doppio di quella di esercizio. Poi le gomme vengono ispezionate visivamente alla ricerca di tagli, bozzi e riparazioni e da questo passaggi si stabilisce se la gomma passerà alla fase successiva o meno. In assenza di danneggiamenti gravi (tagli e rigonfiamenti) le gomme usate destinate alla vendita vengono radiografate per analizzare le tele interne e vedere se ci sono punti di usura anomali.
LE BUCATURE VENGONO ELIMINATE Superato il test della radiografia si parte alla ricerca delle possibili bucature riparate durante la prima vita della gomma: in questo caso il classico funghetto applicato dai gommisti viene rimosso, anche se correttamente eseguito, per lasciare spazio a una toppa a caldo applicata dall'interno della carcassa. L'ultima valutazione che viene fatta riguarda lo spessore del battistrada, c'è chi lo fa con metodi tradizionali e chi usa apparecchiature più innovative che attraverso un laser scansionano tutta l'area del battistrada con una sensibilità di un decimo di millimetro. Così vengono classificate le gomme delle misure più comuni e diffuse (da almeno 4 o 4,5 mm di battistrada vengono rimesse in commercio se superano anche gli altri test e verifiche) e quelle più sportive (si scende a 3,8 mm). Più in generale quindi il consiglio è, se siete interessati ad acquistare pneumatici usati per risparmiare è di affidarvi ad aziende specializzate che possono anche garantire le condizioni di usura e le performance di sicurezza attraverso una serie di controlli ripetibili.