
La prima indagine della Commissione europea sbugiarda ufficialmente le Case auto: consumi reali ed emissioni più alte dei test
L’Unione Europea sta prendendo seri provvedimenti per valutare e regolamentare sempre di più i consumi reali delle automobili circolanti sulle strade europee. Dopo anni di ampia tolleranza sui test di omologazione dei Costruttori, grazie all’obbligo della “scatola nera” per i consumi auto la Commissione europea presenta i primi dati ufficiali che dimostrano quanto sosteniamo anche noi da anni, sulla beffa dei consumi auto reali. Ecco i dettagli del rapporto della Direzione generale per l’azione per il clima (DG Clima) che si basa sui consumi reali di 600 mila auto circolanti immatricolate dopo il 2021.
CONSUMI AUTO UFFICIALI DA SEMPRE PIU’ BASSI DI QUELLI REALI
Grazie all’introduzione di dispositivi di monitoraggio del consumo di carburante a bordo (OBFCM – On Board Fuel Consumption Monitoring) su tutti i veicoli nuovi immatricolati dal 2021, la Commissione Europea ha potuto confermare con un’indagine approfondita la profonda discrepanza tra i consumi ufficiali delle Case auto e quelli reali durante l’uso. Per anni le Case auto hanno utilizzato trucchi per abbassare i consumi delle auto nei test di omologazione, che in aggiunta all’inadeguatezza delle procedure di prova, hanno illuso i clienti vendendo auto con un impatto sui costi di gestione e sull’ambiente maggiore di quanto dichiarato.
I CONSUMI REALI DELLE AUTO BENZINA E DIESEL CIRCOLANTI DAL 2021
Per confrontare i consumi auto reali con i valori dichiarati dalle Case costruttrici durante la prova di omologazione WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure), i ricercatori hanno analizzato i dati anonimi provenienti da un campione di 600.000 automobili. I risultati indicano discrepanze sorprendenti tra i consumi reali di carburante e le emissioni di CO2 con i valori dichiarati dalle prove di laboratorio. In particolare, sia per i veicoli diesel che benzina, i consumi effettivi sono risultati circa il 21% superiori rispetto ai valori ufficiali WLTP. Nello specifico, i consumi sono:
- +23,7% per le auto a benzina;
- +18,1% per le auto diesel;
Questi numeri si traducono in un aumento del consumo tra 1 e 1,5 l/100 km e emissioni incrementate di 28 – 35 g CO2/km.
EMISSIONI DI CO2 DALLE AUTO IBRIDE PLUG-IN FINO A 3,5 VOLTE MAGGIORI
Ancora più sorprendente è stato il risultato che conferma quanto emerso nei test dell’ADAC relativamente alle auto ibride ricaricabili. Nonostante siano acquistabili con sconti e incentivi all’acquisto per i veicoli ecologici, in realtà le auto ibride plug-in (PHEV) hanno mostrato emissioni reali di CO2 medie che sono state addirittura 3,5 volte superiori rispetto ai valori di laboratorio. Questo dato conferma che una volta uscite dalla concessionaria, “le Plug-in non esprimono il loro pieno potenziale, principalmente a causa di un utilizzo non ottimale”, afferma il rapporto.
Agli acquirenti e utilizzatori, infatti, andrebbe spiegato che il migliore beneficio per l’ambiente si ottiene quando la batteria ad alta tensione è carica (o ricaricata alla colonnina prima di partire). Altrimenti è come portarsi dietro un’inutile zavorra che fa consumare solo più carburante. I dati del rapporto del DG Clima, serviranno ulteriormente ad implementare a partire dal 2025 una valutazione più restrittiva della percentuale di distanza percorsa in elettrico. Questo dato viene utilizzato per determinare le emissioni di CO2 durante la procedura di prova ufficiale delle auto Plug-in Hybrid.