Coronavirus: ecco le azioni delle Case auto per contrastare l’emergenza in EU/USA Il post Coronavirus vedrà molti Costruttori alle prese con vendite in calo: ecco la Top 10 Case auto e chi rischia di più il titolo mondiale

Coronavirus: ecco le azioni delle Case auto per contrastare l’emergenza in EU/USA

Le Case auto si alleano per contrastare l’emergenza Coronavirus: Ford, FCA, General Motors e UAW adottano azioni congiunte negli stabilimenti

27 Marzo 2020 - 08:03

Il Coronavirus ha mobilitato i 3 principali Costruttori degli Stati Uniti che hanno formato una Task Force diretta da UAW per contrastare l’emergenza negli stabilimenti. Le azioni congiunte delle Case auto principali negli USA saranno fondamentali per evitare pericolose situazioni di stallo, dopo il caso FCA in Canada. Ecco come le Case eviteranno un’emergenza parallela (quella dei dipendenti in malattia) e le azioni per contrastare il Coronavirus.

Ultimo aggiornamento del 23 giugno 2020 ore 18:00

CORONAVIRUS: DIPENDENTI FCA FERMANO UNA FABBRICA NEGLI USA

Un’alleanza necessaria non solo per arginare il rischio contagi ma, pare, anche per mitigare un rischio ancora maggiore legato alla possibilità di “ammutinamento” dei dipendenti. Ford, General Motors ed FCA, coordinati dal sindacato dei lavoratori UAW stanno definendo condizioni e misure comuni per gestire l’emergenza nel modo più equilibrato possibile. Alla task Force anti Coronavirus, è possibile che si uniranno anche altre Case auto. L’emergenza Coronavirus infatti non sembrerebbe una situazione contingente ben definita nel contratto dei lavoratori UAW. La priorità per tutte le Case auto è sicuramente adottare misure preventive per evitare il rischio di contagio secondo le linee guida delle Autorità. Ma anche rafforzare un clima di sicurezza all’interno delle aziende affinché si limiti il rischio di ulteriori rallentamenti alla produzione. Lo stop allo stabilimento FCA in Ontario voluto dai dipendenti per un presunto contagio di cui parla Reuters, è un precedente che testimonia il clima che respira in alcuni stabilimenti.

CONTRASTARE IL CORONAVIRUS EVITANDO ASSENTEISMO DEI DIPENDENTI

Rory Gamble Presidente UAW (United Automobile Workers) ha spiegato: “la salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità per noi ogni giorno, tutte e tre le aziende hanno preso provvedimenti per mantenere il COVID-19 / coronavirus fuori dalle proprie strutture e durante questa emergenza nazionale, lavoreremo ancora di più insieme“. La Task Force che condividerà le azioni per contrastare l’emergenza è formata da Mary Barra (CEO GM), Michael Manley (CEO FCA) e Bill Ford (AD Ford). Le azioni delle Case auto si concentreranno a rivedere i piani di produzione tenendo in conto possibili contagi e contromisure per evitare lo stallo degli impianti per malattia o contagio. General Motor è l’unica delle tre Case auto ad aver diffuso maggiori dettagli sulle contromisure, al momento in cui scriviamo. La situazione però potrebbe evolversi costantemente come hanno congiuntamente spiegato FCA, Ford e GM. Va ricordato che anche in Italia e in Europa FCA ha fermato la produzione in via precauzionale.

GENERAL MOTORS: MENO ORE DI STRAORDINARIO E SCREENING CORONAVIRUS

La Task Force spiega: “è una situazione fluida e senza precedenti e ci muoveremo rapidamente per adottare  le misure preventive ad ampio raggio”. Un portavoce di General Motors ha spiegato a Road Show che regolerà i programmi di produzione e ridurrà le ore di straordinario per trovare il tempo per ulteriori operazioni di pulizia e disinfezione”. Come anche in tutte le aziende automotive in Italia, negli Stabilimenti si ricorre alla sanificazione costante delle aree comuni o con maggiore rischio di contagio. Questo però comporta anche avere delle finestre temporali in cui le operazioni di sanificazione possano avvenire, evidentemente in assenza di personale. “Programmi di interruzione e pulizia, educazione sulla salute e sicurezza, screening sanitario, servizi di ristorazione e qualsiasi altra area che potrebbe potenzialmente migliorare le protezioni per i dipendenti” cita UAW parlando delle azioni della Case auto negli USA per contrastare il Coronavirus. Restate collegati poiché continueremo ad aggiornare questo articolo appena avremo maggiori dettagli.

CASE AUTO E AZIENDE AUTOMOTIVE CHIUSE O FERME IN EU E USA

VOLKSWAGEN: il 23 giugno 2020 Volkswagen annuncia ufficialmente la ripartenza di tutti i suoi 16 stabilimenti produttivi. Ha ripreso a produrre automobili prima in Germania e Slovacchia il 20 aprile. A partire dal 27 aprile, gli impianti in Russia, Spagna, Portogallo e Stati Uniti hanno aumentato la produzione. Le fabbriche in Sudafrica, Argentina, Brasile e Messico successivamente.

FCA: la ripresa della produzione presso gli stabilimenti di Tychy (Polonia) e Pomigliano (Italia) è stata rinviata all’8 giugno 2020.

PIRELLI: dal 4 maggio 2020 Pirelli si prepara alla ripresa dell’attività. Il produttore di pneumatici fa annunciato la ripartenza dello stabilimento di Bollate che si occupa di Velo.

SKODA: dal 30 aprile nello stabilimento Škoda a Mladá Boleslav (Repubblica Ceca), è ripartito l’assemblaggio di  batterie di trazione ad alta tensione per i modelli ibridi plug-in del Gruppo Volkswagen.

JAGUAR LAND ROVER: Jaguar Land Rover ha confermato riavvierà una parte della produzione in Europa dal 18 maggio.

SKODA: la Casa boema si prepara a riprendere la produzione nei tre impianti produttivi della Repubblica Ceca a partire dal 27 aprile.

BRIDGESTONE: riavvia il 20 aprile la produzione nei suoi stabilimenti Europei di Bari, in Italia e Lanklaar, in Belgio. L’impianto di Bethune in Francia riaprirà invece dal 21 aprile 2020.

VOLVO: da lunedì 20 aprile Volvo riaprirà gli stabilimenti in Europa a ritmi ridotti. La ripartenza negli USA invece è prevista per il 4 maggio.

TOYOTA: la Casa auto giapponese ha annunciato la ripresa in Francia dal 22 aprile, in Polonia dal 23 aprile, mentre Regno Unito, Turchia e Repubblica Ceca ripartiranno il 4 maggio.

NOKIAN: le restrizioni adottate dal decreto del 2 aprile 2020, che estende il “regime non lavorativo” fino alla fine di aprile, non si applicano alla  fabbrica russa di Vsevolozhsk, in quanto è un impianto automatizzato e pertanto può proseguire le normali operazioni.

TESLA: l’azienda prevede di ridurre del 75% il personale nell’impianto di assemblaggio batterie del Nevada. La misura sarà attuata dopo le dichiarazioni di Panasonic Corp (partner di Tesla) sulla volontà di ritirare i suoi dipendenti dall’impianto USA.

MARELLI: l’azienda conferma che la precedente misura verrà estesa fino al 13 aprile. La chiusura riguarda tutti i siti europei, con l’eccezione di alcuni casi locali in cui le attività continueranno a regime ridotto, in linea con specifiche necessità di alcuni clienti. Sulla base di specifiche necessità, in questo periodo potranno essere previsti a livello locale livelli minimi di attività a supporto dei clienti.

BENTLEY MOTORS: Bentley Motors sospenderà la produzione da oggi nella sua sede di Crewe, nel Regno Unito, per quattro settimane. La produzione non riprenderà fino al 20 aprile.

GOODYEAR: il Produttore di pneumatici ha annunciato la chiusura degli stabilimenti produttivi e di ricostruzione nei Paesi europei ad alto rischio di contagio fino al 3 aprile 2020.  La chiusura riguarderà gli stabilimenti in Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Polonia e Slovenia.

– FORD: la casa auto ha previsto la sospensione temporanea degli stabilimenti in Europa fino al 4 maggio.

BMW: la Casa auto ha annunciato di prepararsi alla chiusura degli stabilimenti in Europa e USA fino al 30 aprile.

PSA: a causa della diffusione di contagi da Coronavirus nelle aree dei siti prouttivi, il Gruppo PSA ha disposto la chiusura degli stabilimenti in Europa fino al 27 marzo, secondo il calendario che segue: 16 marzo Madrid (Spagna), Mulhouse (Francia); 17 marzo Poissy, Rennes, Sochaux (Francia), Saragozza (Spagna), Eisenach, Rüsselsheim (Germania), Ellesmere Port (Regno Unito), Gliwice (Polonia) 18 marzo: Hordain (Francia), Vigo (Spagna), Mangualde (Portogallo); 19 marzo Luton (Regno Unito), Trnava (Slovacchia).

RENAULT: Renault ha annunciato l’intenzione di ripartire in Francia e Spagna: “la ripresa avverrà in modo estremamente graduale e con personale limitato”. La chiusura di 12 Stabilimenti in Francia era stata stabilita a partire da lunedì sera 16 marzo 2020.

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