Le colonnine di ricarica devono intervenire per evitare gli incendi come quello del Rivian R1T. Ma come si possono prevenire i rischi?
Un pickup elettrico Rivian R1T è stato danneggiato da un incendio durante la ricarica alla colonnina HPC (High Power Charging) negli USA. L’episodio è singolare e dimostra che gli incendi delle auto elettriche non sono attribuiti solo alle batterie al litio ad alta tensione che vanno in thermal runaway in alcune condizioni di utilizzo. Anzi, ci sono altri fattori esterni che bisogna considerare con la ricarica veloce ad alta potenza. Ecco cosa possiamo imparare dall’incendio della Rivian R1T.
L’INCENDIO RIVIAN R1T NON HA COINVOLTO LA BATTERIA
L’incendio del pickup elettrico Rivian R1T mentre era in ricarica a una colonnina pubblica della rete Electrify America a Mill Valley, in California. Da quando è stata avviata la produzione si sono verificati diversi incendi all’interno dello stabilimento Rivian, che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco locali, sempre collegati alle batterie al litio e senza danni alla struttura o feriti tra i dipendenti. Stavolta però la batteria al litio della Rivian R1T non ha preso fuoco. Come riporta electrek, Rivian ha commentato dicendo che “non risulta che sia stata coinvolta la batteria ad alta tensione del veicolo”. Lo si può capire anche dalle immagini allegate che l’incendio ha danneggiato prevalentemente il vano anteriore dove sono collocate le due prese di ricarica, una per lato.
CONSIGLI UTILI PER PREVENIRE RISCHI E DANNI CON LA RICARICA
Le indagini sulle cause dell’incendio al pick-up elettrico si concentrano sulla presa di ricarica del veicolo e sul connettore della colonnina di ricarica. Diversi commenti di altri conducenti di veicoli elettrici ipotizzano che il problema possa essere legato alle condizioni non ottimali dei connettori pubblici. La presenza di polvere, sporco e ossidazione farebbe aumentare la resistenza elettrica interna al connettore, che per effetto Joule (una parte di energia elettrica diventa energia termica) si riscalda fino a raggiungere temperature anche molto alte. Per prevenire il rischio che questo si verifichi ecco alcuni suggerimenti utili:
- i Costruttori sconsigliano l’utilizzo di getti di acqua ad alta pressione in corrispondenza della presa e dello sportello di ricarica, poiché potrebbero danneggiare le guarnizioni dello sportello, generare infiltrazioni e ossidazioni;
- i tagliandi delle auto elettriche richiedono meno ricambi rispetto alle auto ICE, ma anche controlli a batteria ad alta e bassa tensione, presa e sistema di ricarica che sarebbe meglio non rimandare;
- prima di collegare il connettore della colonnina alla porta di ricarica sarebbe opportuno verificarne le condizioni visivamente;
- se una colonnina è rimasta inutilizzata a lungo o è esposta a condizioni ambientali più critiche e polverose, avere a bordo una bomboletta di aria compressa può aiutare a pulire i contatti e a rimuovere foglie e altri detriti dalla presa di ricarica dell’auto. Meglio evitare sostanze infiammabili o altri prodotti non previsti per lo scopo, esempio, pulitori per contatti elettrici, se non consigliati dal produttore dell’auto o della colonnina.
COSA NON HA FUNZIONATO DURANTE LA RICARICA DEL RIVIAN R1T?
Vale la pena ricordare che sia le colonnine di ricarica, sia le batterie ad alta tensione, come l’intero veicolo, devono rispettare determinati standard di conformità CE (in Europa). In particolare, le norme IEC per i sistemi di ricarica e il regolamento ECE R100 per le batterie agli ioni di litio, obbligatori per richiedere l’omologazione di un’auto elettrica. I sistemi di ricarica sono dotati di controlli di temperatura integrati che dovrebbero interrompere la ricarica prima che si raggiunga una condizione come nell’incendio della Rivian R1T. Solo le indagini avviate riusciranno a fare chiarezza sulla causa del guasto per capire cosa non ha funzionato tra il sistema di ricarica del pick-up e la colonnina.