Uno studio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore dimostra che la cottura di una cotoletta emette la stessa quantità di inquinanti di un'auto Euro 0
Blocchi del traffico, demonizzazione del Diesel, limitazioni alla circolazione in centro. L’automobile sembra essere la causa principale dell’inquinamento atmosferico. Poi arriva una ricerca dell’Università Sacro Cuore di Milano e Brescia che lascia tutti a bocca aperta. I risultati dello studio, presentati lo scorso mercoledì 3 aprile all’Istituto Artigianelli di Brescia, sono sorprendenti. Hanno fatto emergere che anche la preparazione ai fornelli di una cotoletta può inquinare l’ambiente. Molto più di quanto si possa pensare. Il paragone è chiaro: una fettina impanata durante la cottura rilascia emissioni di particolato fine e ultrafine paragonabili a quelle di un’auto Euro 0.
L’EVENTO PER UN’ARIA PULITA
Il progetto d’Ateneo Anapnoì, a cui hanno partecipato fisici, medici, sociologi e agrari – e durato tre anni – aveva come principale obiettivo l’individuazione di buone pratiche per cercare di ridurre al minimo gli effetti dell’inquinamento atmosferico. Questo, infatti, è causa di patologie polmonari, molto diffuse nelle persone anziane.
LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA MEDICINA
Lo sviluppo di apparecchiature tecnologiche ha permesso ai ricercatori di analizzare l’impatto del particolato atmosferico outdoor e paragonarlo a quello indoor. I sensori nanostrutturati per l’analisi del respiro e i nasi elettronici a nanotubi di carbonio hanno aiutato il team, composto da sei unità operative nelle città di Milano, Brescia, Piacenza e Roma a finalizzare gli esperimenti e arrivare ad una buona ed efficace esecuzione dei test.
IL DECALOGO DELLE RACCOMANDAZIONI
La conclusione di questi esperimenti ha portato alla creazione di un decalogo di raccomandazioni per prevenire i rischi di malattie polmonari e arrivare alla terza età in buona salute. Dieci regole da seguire secondo la Ricerca d’Ateneo della Cattolica Anapoì per contrastare l’inquinamento domestico. Partendo dalla ventilazione degli ambienti casalinghi almeno una volta al giorno per venti minuti a evitare l’uso di deodoranti per l’ambiente, passando per l’impiego di purificatori d’aria che possono essere molto utili.