Cresce il numero di auto pulite in Italia: GPL e Metano in testa alle green

Cresce il numero di auto pulite in Italia: GPL e Metano in testa alle green Il parco auto circolante in Italia dà segni di ringiovanimento: oltre la metà da Euro4 in poi

Il parco auto circolante in Italia dà segni di ringiovanimento: oltre la metà da Euro4 in poi, ma tra le ibride si confermano in ascesa GPL e Metano

7 Dicembre 2017 - 04:12

Il parco auto circolante in Italia si è sempre distinto per la sua età matura e composizione dalle Euro 0 alle più attuali Euro 6, è riuscito a surclassare anche quello USA. Se infatti un recente studio contava fino a 11,6 anni l'età media delle auto americane, in Italia si sale fino a 13 anni (guarda qui come l'età media del parco auto influenza anche il mercato dell'aftermarket). A dare ossigeno e giovinezza a una flotta sempre più matura ci ha pensato l'elaborazione di un'importante fiera internazionale dell'aftermarket sui dati ACI che mostrano un'impennata delle auto Euro 4 o superiori negli ultimi 5 anni tanto da occupare oltre la metà del parco totale. Tra le ibride ed ecologiche il Metano e il GPL non potevano che confermarsi la scelta favorita rispetto ad altre alimentazioni alternative con Emilia Romagna, Lombardia e Veneto le regioni più densamente popolate da auto green.

L'AVANZATA DELLE EURO5 Secondo il report presentato da un'importante fiera internazionale dell'aftermarket su dati ACI le auto equipaggiate con soluzioni e sistemi antinquinamento più moderni  che rispettano le direttive Euro 4 e superiori (sai come funziona l'SCR? Scoprilo in questo approfondimento) hanno fatto registrare il più grande salto positivo negli ultimi 5 anni. Rispetto al 2011, quando la quota era stabile dal 42,1% si è passati al 58,5%, che tiene conto di una leggera flessione delle Euro4, diminuite dal 34,7% al 31,1% negli ultimi 5 anni, ma di un guadagno di 10 punti (da 8,2 a 18,9%) delle Euro5 tra il 2011 e il 2016.

MENO EURO3 IN CIRCOLAZIONE A fronte dell'aumento della quota complessiva delle auto di categoria Euro 4 e successive, l'ACI ha registrato una diminuzione della quota di auto fino alla categoria Euro 3 compresa. La quota di queste vetture, che hanno in media più di 11 anni di età e quindi possiedono livelli di inquinamento (e di sicurezza) molto lontani dai modelli di più recente produzione, è diminuita passando dal 57% del totale del 2011 al 41,5% del totale del 2016. In particolare, vi è stata una diminuzione più consistente della quota di vetture Euro 2 ed Euro 3 rispetto alle auto appartenenti alle categorie Euro 0 ed Euro 1. Resta infatti solida la quota delle Euro0 e Euro1 che tra vere auto storiche e catorci pericolosi da destinare alla demolizione accennano solo ad una timida contrazione. Un'elaborazione che fa ben sperare soprattutto nell'ottica di poter contare su un parco auto circolante sempre più giovane (o meno vecchio), meno inquinante (sai che gli incentivi statali GPL e Metano valgono anche sulle Euro 4? Approfondisci qui) e si spera anche più sicuro.

UN DISTRIBUTORE DI METANO OGNI 4 DI GPL Su 3 milioni 249 mila e 122 auto alimentate grazie a propulsioni e carburanti alternativi il 5,84% (cioè 2 milioni 211 mila e 368) sono a doppia alimentazione benzina – GPL, (911 mila e 246 pari al 2,41%) a doppia alimentazione benzina – Metano, 117 mila e 433 (cioè lo 0,31%) sono ibride benzina, 5 mila e 743 (0,02%) elettriche e infine 3mila e 332 (0,01%) ibride gasolio. Secondo i dati elaborati dal Consorzio Ecogas su fonte ACI è il GPL, seguito dal metano, l'alimentazione ibrida più diffusa per ovvi motivi di praticità e diffusione della rete (in Italia si contano 3995 distributori di GPL di cui 3944 in servizio contro 1223 distributori di metano di cui 1199 in servizio). I primi gradini del podio per numero di autovetture alternative circolanti sono occupati dall'Emilia Romagna con 513.805 unità, seguita dalla Lombardia a quota 421.185 e dal Veneto con 335.130 unità. Seguono la Campania (317.465), il Lazio (284.216), il Piemonte (268.808), la Toscana (235.366), le Marche (183.962), la Puglia (178.884) e la Sicilia (130.922). Fanalini di coda Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Molise e Valle d'Aosta. Se si considera invece il circolante con propulsioni ecologiche in rapporto al totale, al primo posto si conferma l'Emilia Romagna con il 18,31%, seguita dalle Marche con il 18,30, dall'Umbria con il 12,77 e dal Veneto con il 10,95. Sopra la media nazionale dell'8,58% anche Toscana (9,61), Abruzzo (9,52), Campania (9,37) e Piemonte (9,32). In fondo alla classifica Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Valle d'Aosta.

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