BMW ha mostrato che rimpiazzare il retrovisore con una telecamera aumenta la sicurezza di guida, ma volta la tecnologia corre più veloce delle leggi
Privo degli specchietti retrovisori esterni, il concept BMW i8 Mirrorless è equipaggiato con tre telecamere che riproducono un'immagine unica sul display situato al posto del retrovisore interno. Una soluzione interessante che porterebbe numerosi vantaggi (riduzione dell'angolo cieco, diminuzione dei consumi grazie all'efficienza aerodinamica,…). Tra pro e contro, si parla di una commercializzazione per il 2019, anche se attualmente tale tecnologia non sarebbe omologata in Italia.
SORPRESA TECH AL CES – Più che mai la BMW i8 (scopri qui i suoi fari con tecnologia al laser) fa da vetrina tecnologica al CES di Las Vegas. Al fianco del concept BMW i Vision Future Interaction, una nuova versione del concept i8 Spyder che presenta la connettività onboard del futuro, il costruttore presenta la sua i8 Mirrorless. Si tratta semplicemente del coupé sportivo ibrido ricaricabile che conosciamo, eccetto per l'assenza dei due specchietti retrovisori esterni sostituiti da due telecamere. Una terza telecamera prende posto nella parte superiore del lunotto e potrebbe diventare di serie già dal 2019.
BYE BYE ANGOLI CIECHI – Al di là del design e della riduzione dei fastidiosi rumori aerodinamici, le due telecamere esterne permettono di riprodurre un'immagine molto più ampia che manda in pensione il concetto di angolo cieco. Accoppiati alla terza immagine della fotocamera posteriore, questo permette di ottenere un angolo quasi panoramico, di controllare tutto ciò che succede dietro e intorno all'auto. Il tutto è diffuso nel retrovisore centrale interno, che non è nient'altro che un display ad alta risoluzione. Da notare che le telecamere rilevano anche eventuali pericoli, ad esempio nel caso in cui il conducente abbia attivato l'indicatore di direzione per sorpassare mentre un'auto, dietro di lui, sorpassa ad una velocità superiore: vengono emessi quindi dei segnali visivi e sonori per avvisarlo.
DI MEZZO ANCHE LA LEGGE – Nonostante la volontà, da parte dei costruttori, di migliorare sempre il design dei veicoli e renderli più efficienti attraverso la tecnologia, questa idea presenterebbe alcuni limiti in fatto. Per chi non lo sapesse, il codice della strada riconosce un retrovisore riflettente a specchio come dispositivo di equipaggiamento omologato. Non essendo il caso con l'esempio della i8 Mirrorless concept, ci sarebbe da rivedere la cosa a livello normativo. Di conseguenza, non è detto che questo concept possa essere approvato al 100% in Italia.
QUESTIONE DI PREZZO – Inoltre c'è anche da considerare il costo: col passare degli anni, gli specchietti sono diventati sempre più tecnologici (diventando prima elettrici, integrando poi il sensore temperatura clima e autosbrinamento, la chiusura e in fine anche il sistema che monitora la segnaletica orizzontale). Tutta questa tecnologia ha un costo superiore e se, in una manovra azzardata e sfortunata, uno specchietto di questo tipo dovesse rompersi, il costo per ripararlo o sostituirlo completamente non sarebbe da poco. E' molto probabile quindi, almeno inizialmente, che questi specchietti verranno integrati in modelli più top di gamma dei costruttori per democratizzarsi magari in un futuro più lontano.
NISSAN, VW E AUDI PRIMA DI LEI – Nissan aveva già pensato allo specchio retrovisore LCD che mostra le immagini riprese da una telecamera posteriore (qui il video del Nissan Smart rearview mirror). La molto rara Volkswagen XL1 utilizzava già un sistema simile con telecamere che sostituiscono i retrovisori esterni. Tuttavia, a differenza della i8, le immagini diffuse sulle portiere non integravano la terza telecamera nel retro. In questa ricerca senza sosta dell'aerodinamica perfetta, anche Audi ha optato per i retrovisori telecamera nel mondo delle corse, tra l'altro sulle quattro R18 che gareggiano nel campionato mondiale di regolarità WEC.