Dieselgate: si attende un mega richiamo che i clienti non potranno ignorare

Dieselgate: si attende un mega richiamo che i clienti non potranno ignorare Controlli elettronici e multe alle auto che non tornano in officina: è l'ipotesi più accreditata che si prospetta con il nuovo richiamo in arrivo

Controlli elettronici e multe alle auto che non tornano in officina: è l'ipotesi più accreditata che si prospetta con il nuovo richiamo in arrivo

6 Maggio 2016 - 02:05

Molto si è scritto sul Dieselgate e sulle conseguenze per le case coinvolte, Volkwagen in testa: mute, sanzioni, cause, danno d'immagine e quant'altro. Ci sono però tantissimi altri attori in questa drammatica rappresentazione: gli automobilisti. Cosa potrebbe succedere se le automobili dovessero essere richiamate per forza?

RIDDA DI IPOTESI Sembra ormai assodato che le emissioni ed i consumi siano stati misurati, per anni, con criteri quantomeno permissivi e quel che si ottiene su strada sia a volte molto distante da quanto dichiarato e/o omologato (leggi quali sono le auto dai consumi più veri e quelle che imbrogliano di più). Del Dieselgate, innescato dal trucco che Volkswagen ha utilizzato per anni per “pulire” facilmente – ma solo in fase di test – le sue automobili, si è scritto moltissimo ma recenti evidenze di prove condotte con analizzatori portatili (leggi i risultati delle prove fatte in Francia su 52 auto) fanno nascere il sospetto che molte altre Case abbiano un trucco per alterare le emissioni in fase di test, magari usando Thermal Window (leggi di come vengono usate le “finestre” nel post che parla del mega richiamo di 630.000 auto). In effetti non si segnalano smentite nette da parte dei Costruttori – ad esempio FCA per la 500X – e potrebbe quindi essere ipotizzabile l'estensione dei richiamo ad altri Marchi.

SCENARI COMPLICATI Se l'aumento della consistenza dei richiami non è di per sé preoccupante (a parte l'esborso monetario che colpirà un po' tutte le case e la sensazione di opacità presentata da tutto il settore, Enti di omologazione e Regolatori compresi), a destare inquietudine è piuttosto il tipo di motivazione all'origine dell'intervento. Qualora fossero evidenziate conclamate differenze rispetto ai dati di omologazione (l'Esperto di SicurAUTO.it si chiede: dopo l'aggiornamento le auto VW manterranno le stesse prestazioni?) il richiamo diventerebbe obbligatorio perché alcuni dati della carta di circolazione andrebbero aggiornati, ai sensi di quello che prescrive il Codice della Strada, per esempio agli articoli 76 e 93. A questo punto sono ipotizzabili almeno 2 eventualità nel caso il richiamo coinvolga la fiche di omologazione del veicolo. La prima ipotesi è la più “benigna” e si riassume sostanzialmente nel fatto che l'auto non sia conforme al tipo omologato e in questo caso si applicherebbe l'art.93 del CdS. Occorrerebbe quindi aderire al richiamo tecnico per riportare il veicolo ai dati di omologazione, pena l'applicazione di sanzioni. La seconda ipotesi è più grave, perché è il tipo sottoposto ad omologazione a non essere omologabile: la sua omologazione non vale più e va ritirata.

IL GRANDE FRATELLO TI RICHIAMA Quest'eventualità è meno probabile poiché la sua applicazione prevederebbe il ritiro delle targhe presso il domicilio del proprietario e il rifacimento dell'omologazione da parte delle Case. Sembra quindi probabile che si considererà valida l'omologazione ma, a questo punto, i proprietari dovranno presentarsi in officina per fare la modifica, pena sanzioni e multe. E' prevedibile una adesione molto bassa da parte degli automobilisti (leggendo i forum si capisce che molti rifiuteranno la modifica di VW), anche perché gli italiani si sono dimostrati poco sensibili all'effetto del Dieselgate sull'apprezzamento dei modelli del gruppo Volkswagen. Le Autorità, ad esempio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in questo caso dovranno però prendere la questione più sul serio e mettere su un sistema ad hoc per spingere gli automobilisti ad aderire al richiamo, ad esempio estendendo alla necessità di richiamo i controlli sulle targhe già messi in atto per verificare la revisione auto. La costruzione del relativo database non sarebbe molto complicata: il Costruttore comunicherebbe al MIT l'elenco dei veicoli da richiamare, aggiornato man mano che le auto vengono “sanate” in modo che esse non vengano più considerate suscettibili dell'intervento tecnico. Sarà data una deadline entro la quale l'interessato dovrà dimostrare che l'auto non è più eventualmente in suo possesso perché rottamata, venduta o esportata. Questo tipo di controllo richiederebbe un Decreto per modificare il Database del Ministero: chi sosterrà i costi connessi?

1 Commento

Smithf69
11:29, 12 Ottobre 2016

I conceive you have remarked some very interesting points , regards for the post. edbdkdeeededeegf

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