
Il Gruppo tedesco, in Italia, ha attivato il servizio di assistenza clienti appositamente per scoprire se si è possessori di un'auto truccata
Dopo la tempesta, la quiete. Insomma, non è proprio così per il Costruttore tedesco, che ancora in pieno scandalo dieselgate si trova ad affrontare un periodo di risanamento aziendale e di preparazione per un'assistenza concreta ed efficace alla clientela. Per tutti coloro che temono di essere proprietari di un'automobile del Gruppo Volkswagen “truccata”, di seguito ci sono le indicazioni relative il servizio per i clienti che la filiale italiana ha da poco attivato.
TEMPISTICA OK – Un elogio alla Volkswagen va fatto per la tempistica che sta rispettando; i tedeschi si stanno dando da fare e Matthias Müller aveva giustamente “suonato la carica”: “se tutto andrà secondo i piani, potremo cominciare i richiami in Europa da gennaio”, concludendo poi con la convinzione e l'obiettivo “di riparare tutte le auto entro la fine dell'anno prossimo”. Così le filiali nazionali si sono attivate per mettere a disposizione dei clienti i siti web dove scoprire se la propria auto è interessata alla campagna di richiamo e per l'occasione Volkswagen Group Italia ha comunicato di “aver attivato il servizio che consentirà ai clienti di verificare se il proprio veicolo risulta interessato o meno dall'intervento di manutenzione service per la correzione delle caratteristiche delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) sui motori Diesel EU5 Tipo EA 189” delle proprie vetture.
COME ATTIVARSI – Perciò, tutti gli utenti interessati potranno consultare le pagine web dedicate sui siti dei Marchi del Gruppo Volkswagen, oppure si può optare per una soluzione telefonica, chiamando i rispettivi numeri verdi dedicati, che di seguito vi riportiamo (sito e numero): www.volkswagen.it – Numero verde 800 865 579, www.audi.it – Numero verde 800 283 454 63, www.seat-italia.it – Numero verde 800 100 300, www.skoda-auto.it – Numero verde 800 100 600, www.volkswagen-veicolicommerciali.it – Numero verde 800 400 300. Se non è gradita l'opzione di verifica web o telefonica, i clienti saranno supportati dai Concessionari o dai Service Partner della Rete Ufficiale di Volkswagen Group Italia (sarà il mercato dell'usato a soffrire di più a causa dello scandalo dieselgate). La nota della filiale italiana ricorda inoltre che il piano d'azione prevede che “Volkswagen AG e le altre Case madri delle Marche del Gruppo coinvolte presentino le soluzioni tecniche e le relative misure alle Autorità competenti nel mese di ottobre. I Clienti verranno informati su tempistiche e modalità per l'esecuzione dell'intervento di manutenzione service”.
SUL WEB, COME FARE – Se si decide di optare per una verifica sul sito dedicato al Marchio di cui si è clienti, allora la prima cosa da fare è munirsi del proprio codice di telaio, che va poi inserito nel campo apposito che compare su ciascuno dei siti aperti dai quattro Marchi coinvolti (di cui vi abbiamo dato dettagli nel paragrafo precedente). Per i possessori di un veicolo commerciale Volkswagen, la pagina coincide con quella dei modelli automobilistici. La scoperta del coinvolgimento della propria automobile è immediata; se la risposta è positiva allora leggerete che il vostro telaio ha un motore che dispone di un “software che causa discrepanze nei valori di ossido di azoto (NOx) durante i test sul banco di prova”. In questo caso dovrete soltanto aspettare di essere contattati dal Gruppo Volkswagen che vi darà relative informazioni sui futuri processi di assistenza e vi informerà che si farà carico dei costi per tutte le misure necessarie. Nel frattempo l'automobile “truccata” potrà comunque circolare su strada in quanto tecnicamente sicura. Se la vostra automobile non è interessata al richiamo, una sezione del sito vi rassicurerà della “purezza” tecnica e vi continua ad augurare un buon viaggio.