Il bilancio sull'Ecobonus 2022: elettriche e plug-in flop, avanzano 300 milioni di euro della dotazione iniziale. E nel 2023 cosa succederà?
A pochi giorni dalla scadenza dell’Ecobonus 2022 è tempo di fare un bilancio sul provvedimento che ha messo a disposizione quest’anno 700 milioni di euro per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. Ebbene il giudizio non è molto positivo contando che a differenza delle attese sono avanzati circa 300 milioni, quasi tutti riferiti a mezzi elettrici e ibridi plug-in. Segno che l’interesse verso questa tipologia di veicoli sembra essere scemato, almeno per il momento.
ECOBONUS 2022: 300 MILIONI INUTILIZZATI
I numeri, del resto, sono abbastanza chiari. Il 16 dicembre 2022, a due settimane esatte dalla scadenza degli incentivi (e con le feste di mezzo non crediamo che ci sarà una corsa all’acquisto in extremis), risultano ancora disponibili:
– 128 milioni e 500 mila euro (su 220 milioni stanziati, poi ridotti a 200 per finanziare il bonus ricariche domestiche) per l’acquisto di auto elettriche;
– 5 milioni e 900 mila euro (su 11 milioni stanziati) per l’acquisto di auto elettriche da parte di società di car sharing e autonoleggio;
– 148 milioni e 200 mila euro (su 225 milioni stanziati, poi ridotti a 185 per finanziare il bonus ricariche domestiche, peraltro mai partito, e per rifinanziare gli incentivi moto elettriche) per l’acquisto di auto ibride plug-in;
– 3 milioni e 300 mila euro (su 11 milioni e 250 mila euro stanziati) per l’acquisto di auto ibride plug-in da parte di società di car sharing e autonoleggio;
– 5 milioni e 100 mila euro (su 35 milioni stanziati, di cui 15 iniziali + 20 del rifinanziamento) per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici;
– 8 milioni e 800 mila euro (su 10 milioni stanziati) per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici.
Insomma ben oltre la metà dei fondi per auto elettriche e plug-in è rimasta intonsa. Imbarazzante poi il dato dei veicoli commerciali elettrici N1 e N2, i cui incentivi sono passati praticamente inosservati. Un po’ meglio ciclomotori e motocicli che hanno subito esaurito la dotazione iniziale e utilizzato buona parte di quella aggiuntiva. Del resto il mercato degli scooter elettrici va molto bene e con gli incentivi si possono comprare bei modelli a meno di 2.000 euro. Alla fine gli unici contributi veramente richiesti sono stati quelli per auto ICE con emissioni fino a 135 g/km di CO2, terminati in poche settimane. E questo la dice lunga sulle attuali preferenze degli automobilisti italiani.
MERCATO AUTO ELETTRICHE IN DIFFICOLTÀ NEL 2022
Il flop delle richieste per auto elettriche e ibride plug-in riflette i numeri del mercato di riferimento, che dopo qualche anno in forte ascesa ha fatto segnare nel 2022 un brusco stop. I dati UNRAE mostrano infatti che nei primi 11 mesi di quest’anno si sono vendute 44.942 auto BEV, con una quota mercato del 3,7%, contro i 61.327 del 2021 (quota mercato del 4,4%). In leggero calo anche le plug-in: 62.470 vetture vendute nel 2022 contro 64.074 del 2021, ma con una quota mercato in crescita (5,1% vs 4,6%).
QUALE FUTURO PER LE AUTO ELETTRICHE?
È quindi già finito il cosiddetto boom dell’elettrico? Probabilmente è presto per recitare il de profundis ma l’inversione di tendenza di quest’anno deve far riflettere sulle politiche da adottare in vista dello switch off del 2035. La crisi economica causata prima dal Covid e poi dalla guerra in Ucraina, la carenza di materiali, i ritardi nelle consegne, le poche infrastrutture, il rincaro delle bollette elettriche che rende meno vantaggiose le ricariche (specie quelle fast) e l’aumento del costo delle batterie sono tutti fattori che negli ultimi mesi hanno probabilmente scoraggiato l’investimento in veicoli elettrici, com’era invece successo fino al 2021 (quando pure gli incentivi erano andati benissimo). Bisognerà quindi capire se questo trend proseguirà anche nel 2023 e intervenire di conseguenza, più a livello europeo che italiano. Magari non dando così per scontate certe scadenze che alla prova dei fatti appaiono del tutto utopistiche.
INCENTIVI AUTO 2023: FONDI SOVRASTIMATI?
E a proposito del 2023, nell’anno che verrà risulta già stanziato 1 miliardo di euro per nuovi incentivi auto, come disposto dal decreto-legge n. 17/2022 del Governo Draghi. A cui potenzialmente aggiungere i circa 300 milioni avanzati quest’anno. 1 miliardo e 300 milioni di euro a disposizione degli incentivi quando nel 2022 la richiesta si è fermata a circa 400 milioni. Sì, forse c’è qualcosa da rivedere.