Depredate le carte di credito e i conti del Centro di formazione di FCA. I soldi usati da ex manager dell'Azienda per auto e aerei
Limiti e doveri di chi ha il potere: la filosofia, la politica, l'etica, la giurisprudenza e altre scienze e religioni si sono interrogate da sempre su questo tema, trovando le risposte più varie. Sicuramente la gestione del potere richiede molto equilibrio e, dato che il confine fra lecito e illecito è labile e che nessuno è nato ieri, sappiamo tutti che chi ne ha se ne approfitta almeno po'. La notizia arrivata dagli USA ci dice però che anche limiti “generosi” sono stati superati, dato che degli ex manager FCA (leggi dei manager FCA assunti da Apple per l'auto elettrica) e sindacali hanno speso per consumi privati di lusso milioni di dollari appartenenti al Centro di Formazione Chrysler.
I MILIONI? CE LI INTASCHIAMO NOI! Le accuse sono pesanti e a formularle è il Department of Justice (DOJ), che ha formalmente incriminato l'ex Vicepresidente di Fiat-Chrysler per le relazioni sindacali Alphons Iacobelli e Monica Morgan, famosa fotografa e vedova di un Vice presidente UAW, General Holiefield (leggi che l'organizzazione sindacale UAW avrebbe chiesto a Hillary Clinton di rivedere il trattato NAFTA se eletta), accusandoli di aver rubato milioni di dollari destinati all'UAW-Chrysler National Training Center – NTC. Un altro ex di FCA, l'analista finanziario Jerome Durden, è stato inoltre accusato di aver occultato i fondi e le transazioni illegali. Il DOJ accusa Iacobelli di aver stanziato dei fondi di FCA per l'NTC, per impiegarli in progetti d'istruzione e formazione dei dipendenti di Chrysler, e di averli però stornati in proprie e altrui tasche, ossia quelle di Morgan, Holiefield e altri ad oggi sconosciuti.
LA BELLA VITA Le somme distratte, calcolate in circa 2,2 milioni di dollari, sarebbero state sottratte da Holiefield e Morgan tramite le carte di credito e i conti correnti del Training Center. L'illecito non solo è continuato dopo la morte di Holiefield ma alcune somme sono state occultati trasferendoli dall'NTC ai business della Morgan e persino in un ente benefico dal nome Leave the Light On Foundation.
Il DOJ sostiene che Holiefield e Morgan hanno speso 1,2 milioni per vestiti, gioielli, una casa e viaggi, non certo in classe economica: viene infatti segnalato l'acquisto di voli di prima classe per un totale di 30 mila dollari. Iacobelli avrebbe invece stornato 1 milione di dollari per uso personale, soldi non dichiarati e usati, fra le altre cose, per una Ferrari 458 Spider, un jet privato, e gli irrinunciabili lavori a casa. Le prese di distanza da questi manager infedeli (e dai loro familiari) non si sono fatte attendere: FCA, per esempio, sta pensando di intraprendere un'azione legale contro Iacobelli.
GRANDE IMBARAZZO Il potente sindacato UEW è, se possibile, ancor più in difficoltà per il comportamento di un suo esponente di vertice. In una corposa dichiarazione si legge, fra le altre cose, che “UAW ha tolleranza zero per la corruzione o il comportamenti distorti di questo tipo a qualsiasi livello. Pur essendo NTC un'entità separata dalla UAW e che non riceve fondi sindacali, il fatto è che i presunti abusi hanno disonorato l'unione e i valori che abbiamo perseguito da oltre 80 anni”. Nel testo Holiefield viene nominato 4 volte, si ribadisce l'assoluta estraneità dei vertici attuali ai fatti contestati e si comunica la piena collaborazione con il DOJ riguardo lo scottante caso.
L'UAW ha anche assunto avvocati indipendenti per condurre un'indagine interna e sta adottando misure attive, di concerto con NTC e FCA (non sempre aziende e sindacati sono in armonia, leggi degli attriti con Audi per la produzione delle auto elettriche), per prevenire questi tipi di condotta; questi provvedimento sono 10 e prevedono anche supervisioni esterne, audit interni, controlli incrociati e la proibizione che le donazioni di NTC vadano in qualsiasi Ente che veda esponenti di UAW ai suoi vertici. Successivamente è arrivata una lunga dichiarazione di Sergio Marchionne che, fra le altre cose, dice: “mi unisco a Dennis Williams, il presidente dell'UAW, nell'esprimere il mio disgusto per questi comportamento presunti, una violenta violazione della fiducia riposta nelle persone coinvolte. Queste condotte ovviamente non erano note a FCA USA che, dopo essere venuta a conoscenza di azioni sospette nel giugno del 2015, ha fatto indagini e, dopo aver trovato prove credibili degli errori, ha immediatamente allontanato gli individui coinvolti”. In effetti Iacobelli ha bruscamente rassegnato le dimissioni un mese prima di ricevere l'incarico di negoziare il rinnovo del contratto, quello poi bocciato dai dipendenti FCA nell'ottobre 2015.