E' ufficiale l'accordo tra Google ed FCA, ma perché tra tanti prototipi testati saranno utilizzate proprio 100 Chrysler Pacifica ibride?
L'accordo ufficializzato tra FCA e Google (leggi qui i termini dell'accordo), per una partnership votata allo sviluppo di auto che si guidano da sole, porterà a rimpinguare il parco vetture sperimentali del colosso di Mountain View con 100 Chrysler Pacifica. L'idea dietro questa scelta è la famiglia, che potrà smaltire al meglio tutti gli impegni in calendario.
CHRYSLER PACIFICA La parte dell'accordo di FCA, in un contesto che vedrà l'azienda italo-americana e Google collaborare con lo scopo ultimo di rendere possibile e reale la circolazione su strada di auto che si guidano da sole (leggi come Google ed il governo UK hanno cominciato a spianare la strada per i test), prevede la fornitura di 100 Chrysler Pacifica. Le auto saranno poi modificate da Google stessa in collaborazione con i tecnici di FCA, per riuscire ad alloggiare il comparto di radar e sensori necessari a far camminare da sola l'auto su strada.
L'AUTO PER TUTTI Il modello scelto per avviare la campagna di test (leggi qui dell'investimento di Obama sulla sicurezza delle auto a guida autonoma) non è stato casuale, ma ha dietro un'idea ben precisa. Con la consapevolezza che un giorno le auto driverless avranno come target le famiglie, i due colossi hanno voluto portarsi avanti e sfruttare questi minivan a motorizzazione ibrida come campagna di sensibilizzazione ed avvicinamento: l'idea che dovrebbe trasparire da questa scelta è che le auto driverless non saranno solo per ricchi e potenti, ma verranno anzi acquistate soprattutto dalle famiglie con tanti impegni e poco tempo per riuscire a far combaciare gli appuntamento in calendario. Intanto le strade dovranno cominciare ad offrire infrastrutture sempre più adeguate alle sperimentazioni (leggi delle strade connesse che ha intenzione di costruire il governo inglese).
LA STRATEGIA DI GOOGLE A differenza di quanto stiano facendo i costruttori impegnati nello sviluppo di auto driverless come Mercedes e Volvo (leggi della Volvo XC90 che cominceranno i test su strade aperte al traffico in Cina), che stanno adattando la propria tecnologia su auto di fascia alta, Google ha da sempre puntato alla fetta più grande della popolazione: il ceto medio. Storicamente l'azienda statunitense ha cercato di elaborare i propri software su auto di media categoria, come la Toyota Prius, proprio per segnalare che questo genere di tecnologia sarà un giorno disponibile ed aperta a tutti. La strategia ripagherà? Staremo a vedere.