
E' l'effetto del Jobs Act: assumere giovani con la riforma conviene. "Aumenteremo l'occupazione ma rientrerà anche la cassa integrazione? promette FCA
Dai numeri fatti registrare nei mercati, dalle strategie aziendali e dalle confortanti parole dei vertici Fca, susseguite in questo 2015, abbiamo capito che l'anno corrente per il Gruppo italiano continua sulla buona sorte. La stessa, raggiungerà 1.000 lavoratori che verranno assunti negli stabilimenti italiani entro la fine del 2015.
PROMESSE MANTENUTE – Sia chiaro, non sono numeri da “capogiro”, però ciò che fa notizia, forse più dei numeri stessi, è l'ondata di notizie positive che avvolgono il Gruppo italiano da qualche mese ad oggi. Ecco il quadro della situazione: Fca ha confermato le 1.550 nuove assunzioni a tempo indeterminato a Melfi (visitato di recente dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi) e ha annunciato oltre 1.100 nuove assunzioni nel gruppo con altre 400 che verranno probabilmente aggiunte nell'indotto. Queste indicazioni sono emerse da una nota del sindacato Fim-Cisl a seguito dell'incontro con l'azienda, per la quale era presente anche Alfredo Altavilla, Chief Operating officer Fca dell'area Emea. Dall'inizio dell'anno il gruppo Fiat ha creato migliaia di nuovi posti di lavoro, mantenendo quindi la promessa di stabilizzare più di un migliaio di lavoratori con il nuovo contratto a tutele crescenti.
I NUMERI NEL DETTAGLIO – Alfredo Altavilla, dopo l'incontro con i sindacati, ha confermato che le nuove assunzioni avverranno a Melfi , alla Sevel, a Cassino, a Termoli, a Verrone (Biella) e a Cento (Ferrara). Ben 600 assunzioni saranno rivolte allo stabilimento di Melfi, con 250 di queste che avverranno entro giugno al fine di portare la produzione giornaliera di vetture a 1.200 unità. Le altre assunzioni saranno divise tra la Sevel (200 assunzioni), Verrone (170), Cassino e Termoli (50 posti ciascuno nell'ambito del progetto Alfa Romeo per l'inserimento di cento giovani). Per quanto riguarda lo stabilimento Mirafiori, è previsto l'inizio della produzione del Maserati Levante entro fine anno. Il Gruppo Fca ha confermato anche la fine (entro il 2018) della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà in tutti gli stabilimenti italiani del gruppo.
LE VOCI DELL'INCONTRO – Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha così commentato la buona notizia: “Speriamo che ci siano altre imprese che seguano l'esempio di Fca di investire nel Paese, con prodotti competitivi e di alta qualità.” “Con le nuove assunzioni – ha osservato Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim – a Melfi l'occupazione aumenterà del 50%. Anche per altri stabilimenti, come Sevel e Verrone, si rafforza l'obiettivo non solo di assorbire tutta la cassa integrazione ma anche di incrementare i livelli occupazionali. Per noi è fondamentale coinvolgere Pomigliano nel progetto Alfa”. “La priorità è superare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali il prima possibile. Questi sono i primi frutti degli accordi sindacali degli anni precedenti. È la conferma che Fca in Italia è in ripresa e che gli sforzi negli ultimi anni vengono finalmente ripagati”, ha sottolineato Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm. Per Giovanni Serra dell'Associazione Quadri “è importante la conferma che il piano industriale va avanti, aiutato dal consolidamento del mercato italiano dell'auto”. Entro il 2015 Fca avrà creato, tra nuove assunzioni, stabilizzazioni e assunzioni nell'indotto, circa 3 mila i nuovi posti di lavoro, con lo stabilimento di Melfi in particolare che avrà raddoppiato l'occupazione.