FCA cerca un alleato. Se non è GM, sarà qualcun altro

FCA cerca un alleato. Se non è GM, sarà qualcun altro FCA non seduce l'America per via dei suoi risultati. Se GM risponde negativamente

FCA non seduce l'America per via dei suoi risultati. Se GM risponde negativamente, il gruppo italiano potrebbe puntare in Europa

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10 Giugno 2015 - 09:06

Marchionne cerca disperatamente di far capire al mondo automobilistico che il futuro è nelle fusioni. Nonostante un “No grazie” da parte di General Motors, il CEO di Fiat Chrysler Automobiles sta cercando di giungere ad una partnership che possa crearsi tra il gruppo italiano e un costruttore americano o un'altra azienda. Si riuscirà a giungere ad un accordo?

AVANCE SFORTUNATE – Il quotidiano americano The Wall Street Journal riporta che fonti vicine a Marchionne sostengono che l'amministratore delegato del gruppo FCA starebbe corteggiando degli investitori attivi (hedge fund inclusi) per portare Fiat Chrysler Automobiles ad un'alleanza con General Motors o, perché no, con un altro costruttore europeo. Tuttavia Mary Barra, CEO di GM, continua a rifiutare le proposte dell' AD italiano a proposito di una fusione. Secondo Reuters, la responsabile avrebbe svelato la scorsa settimana che la proposta di Marchionne è stata valutata, ma il costruttore intende continuare per la propria strada con i suoi piani già stabiliti. “Ci stiamo alleando con noi stessi. Ci focalizziamo sui nostri piani. Abbiamo valutato le opportunità appropriate”, ha spiegato l'AD americano.

L'ITALIA E' “PRO-FUSIONE” – Sergio Marchionne ha ricevuto tutto il sostegno necessario da parte della famiglia Fiat con a capo John Elkann per fare tutto quello che rientra nelle loro capacità in modo da potersi alleare con un altro costruttore. Il gruppo Fiat Chrysler Automobiles non è ancora riuscito nel suo intento, che Marchionne giudica importante e necessario per salvare l'industria. Fiat sostiene che, ora più che mai, l'industria automobilistica necessita di un consolidamento. I profitti del gruppo sono ben al di sotto di quelli raggiunti da parte di altri costruttori e, al momento in cui scriviamo, FCA si affida largamente ai suoi marchi di SUV Jeep e Ram e ad altri modelli di pick-up per effettuare vendite e profitti negli Stati Uniti.

NON SOLO L'AMERICA – E' da un po' di mesi ormai che vanno avanti le proposte di Fiat Chrysler Automobiles a General Motors, senza che venga tuttavia raggiunto un accordo. Ma Marchionne, che ha già fatto un pensierino ad Apple e Tesla, sembra non essere focalizzato più di tanto sul territorio americano. L'amministratore delegato italiano ha già pensato che una fusione con un costruttore europeo non è da escludere. Ma, ancora una volta, sembra che altri brand – come il gruppo PSA Peugeot Citroen di Carlos Tavares – siano alquanto scettici sulle fusioni e vogliano proseguire con i loro piani. Lo si è capito quindi: mentre il numero uno di FCA cerca in ogni modo un'alleanza strategica, gli altri costruttori preferiscono agire con cautela per il momento. Ci vorrà del tempo perché Marchionne possa convincere altri marchi auto ad interessarsi alle sue proposte.

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