FCA-Google: ecco le prime Chrysler per la guida autonoma

FCA-Google: ecco le prime Chrysler per la guida autonoma Le Chrysler Pacifica frutto dell'accordo tra FCA e Google sulla guida autonoma sono state avvistate a Mountain View

Le Chrysler Pacifica frutto dell'accordo tra FCA e Google sulla guida autonoma sono state avvistate a Mountain View

11 Ottobre 2016 - 08:10

Nella corsa all'auto a guida autonoma Google ha da sempre giocato un ruolo da protagonista, con enormi investimenti fatti per riuscire a sviluppare questo genere di tecnologia. Uno dei partner con i quali il colosso di Mountain View ha recentemente stretto accordi è FCA, fornitore di 100 Chrysler Pacifica che permetteranno i test su strada. Ad oggi sono stati in parte consegnati, quindi il programma può partire.

LE CHRYSLER PACIFICA Per riuscire a concretizzare dei test su strada Google ha bisogno di auto, sulle quali poter montare tutti gli apparati di sensoristica necessari a permettere il districarsi in autonomia sulle strade della Silicon Valley. Oltre alle centinaia di Lexus a disposizione adesso FCA sta consegnando 100 Chrysler Pacifica come da accordi: i nuovi minivan ibridi plug-in permetteranno di accumulare ulteriori miglia di test, cosa che significa una mole di dati da analizzare per perfezionare il software (leggi perché il gigante della tecnologia ha scelto la Chrysler Pacifica).

LA GUIDA AUTONOMA Tra i vari competitor che sono in lizza per lo sviluppo di una guida autonoma quanto più vicina alla versione commercializzabile Google occupa un posto da primato, poiché è riuscito ad accumulare un quantitativo di dati che ha permesso di strutturare un “comportamento” dell'auto che comincia ad avvicinarsi a quello di un conducente umano (leggi del quantitativo di miglia accumulato dalle Google-Car durante i test). Sono cominciati anche i test su strade aperte al pubblico ed in città, situazione più spinosa poiché piena di variabili che non possono essere preventivate, nei confronti delle quali i sistemi di guida autonoma devono evitare lo stallo e riuscire a bypassare il problema senza cedere la guida al driver umano.

APPARATO DI SENSORISTICA I muletti utilizzati per i test della guida autonoma sono da sempre stati visti con apparati di telecamere e sensori particolarmente ingombranti, con telecamere montate sul tetto che dovrebbero elaborare tutta una serie di immagini in tempo reale e non solo. Osservando le foto delle Chrysler consegnate da FCA non sono visibili questi hardware così invasivi, segno che probabilmente lo sviluppo sta vertendo anche sul compattare gli ingombri di questi sistemi. Ricordiamo che per la guida autonoma sono necessari almeno una telecamera per processare le immagini, un lidar (sensore laser) ed una serie di radar che riescano a valutare tutti gli ostacoli presenti attorno l'auto (leggi cosa serve per la guida autonoma secondo il CEO di ZF).

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