FCA si riprende l'ex Ferrari: svelato il ritardo dell'Alfa Giulia

FCA si riprende l'ex Ferrari: svelato il ritardo dell'Alfa Giulia Il capo ingegnere Fedeli strappato alla Bmw avrà il delicato compito di seguire il lancio della Giulia

Il capo ingegnere Fedeli strappato alla Bmw avrà il delicato compito di seguire il lancio della Giulia, slittato di 6 mesi a causa dei crash test

5 Febbraio 2016 - 08:02

La notizia del ridimensionamento degli ambiziosi piani su Alfa Romeo (leggi il ritardo delle Alfa Romeo e la conversione all'ibrido della gamma FCA) non era stata accolta bene ma le indiscrezioni (poi smentite) sui motivi nascosti del delay sono veramente inquietanti. Per rimediare è stato richiamato Roberto Fedeli, il “mago” della fantastica ibrida LaFerrari (leggi del richiamo della LaFerrari causato dai poggiatesta e dai sensori di pressione).

UN RIPENSAMENTO PROFONDO? – L'unica Giulia che attualmente si conosce, la Quadrifoglio Verde, è una vera “belva” da strada, in grado di girare al Nurburgring come la Lamborghini Murcielago LP 640. Merito del possente V6 biturbo di origine Ferrari/Maserati con più di 500 cavalli, di una coppia da elefante – si parla di oltre 600 Nm, di un assetto estremo ed una leggerezza da record: i circa 1500 kg darebbero un rapporto peso/potenza di 3 kg/CV, con una conseguenze dinamicità da sportiva di razza. Si sarà forse ecceduto nel perseguire questo dimagrimento? Fatto sta che alcune voci, originate da un fornitore e riportate da Autonews, danno per falliti importanti crash test interni – front, side e rear – da parte della Giulia. Se la notizia fosse vera sarebbe un duro colpo per FCA e Marchionne, che del rilancio dell'Alfa Romeo aveva fatto una delle pietre angolari dell'intera strategia del gruppo.

RITORNO IMPORTANTE – Prima di approfondire la questione, vediamo l'altra notizia della giornata, che ha un nome, un cognome ed una qualifica: Roberto Fedeli, ingegnere. Si tratta di un ritorno importante perché Fedeli è molto esperto di auto estreme e di costruzioni leggere, qualifiche molto utili in generale per la Giulia (e la Maserati Levante, anche lei sportivissima e con la messa in commercio… rinviata!). Il fatto che sia ritornato nel gruppo FCA dopo 16 mesi in BMW – e ben 26 anni alla Ferrari – con la qualifica di Direttore Responsabile Alfa Romeo e Maserati (guarda le foto spia della SUV Maserati) può voler dire diverse cose, ad esempio che c'è bisogno di un tecnico molto specializzato che risolva dei problemi. Ed i problemi, se le voci fossero confermate, sarebbero gravi e imporrebbero una reingegnerizzazione piuttosto importante e, perciò, lenta.

PRONTA SMENTITA – Anche se la creazione della Giulia è stata veloce – poco più di due anni a partire dal foglio bianco – sembra quasi impossibile che la si sia definita in ogni particolare per accorgersi soltanto a cose fatte che non avrebbe passato i crash test. Ai nostri giorni le Case sono in grado di effettuarei crash in casa ma, prima ancora di testare dal vivo le vetture, si effettuano prove d'urto virtuali computerizzate – FCA ha i mezzi per farlo – (leggi come inventare nuove auto è un gioco da computer) e non si capisce se l'indiscrezione, non corroborata da altre fonti, si riferisca proprio a queste simulazioni o a quelle fisiche, reali. Anche nel caso delle prove “informatiche” ci si stupisce di come le loro evidenze non siano arrivate prima. La smentita di un portavoce Alfa Romeo contiene l'informazione di come la vettura stia rispettando la tabella di marcia che porterebbe la versione USA in produzione verso la fine del secondo trimestre 2016, con la versione top Quadrifoglio Verde. Quale sarà la verità? Sicuramente il ritorno di Fedeli è una buona notizia, quale che siano le motivazioni di questa scelta: il suo know-how nelle auto senza compomessi è quel che ci vuole per una casa che punta ad un'immagine sportiva come l'Alfa Romeo.

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