Fermo amministrativo auto: può essere imposto a più veicoli? Le norme sul fermo amministrativo auto disabili presentano alcune particolarità rispetto alla procedura standard. Ecco cosa bisogna fare e sapere

Fermo amministrativo auto: può essere imposto a più veicoli?

Se il debito del contribuente è elevato, l’Agenzia delle entrate può imporre il fermo amministrativo auto a più di una vettura di proprietà?

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4 Ottobre 2021 - 05:10

Il provvedimento del fermo amministrativo auto non lascia scampo al proprietario. L’Agenzia delle entrate blocca infatti l’utilizzo del mezzo per via dei debiti accumulati dal contribuente che è anche il proprietario del veicolo. Si tratta dello step finale di un iter articolato che viene avviato con la notifica di una cartella esattoriale. Solo se entro 60 giorni il contribuente non si mette in regola, anche rateizzando l’importo, scatta il preavviso di fermo. A quel punto inizia un secondo conto alla rovescia di 30 giorni entro cui effettuare il pagamento. L’inerzia ulteriore si traduce con il fermo amministrativo auto. Qui entra in gioco un altro aspetto meritevole di approfondimento. Nel caso in cui il valore del veicolo non sia sufficiente a coprire il debito, l’Agenzia delle entrate può procedere con il fermo amministrativo di più vetture intestate allo stesso contribuente?

FERMO AMMINISTRATIVO AUTO, COSA COMPORTA

La drasticità del provvedimento del fermo amministrativo auto si spiega molto facilmente. Da una parte il contribuente non può mettersi alla guida del veicolo. Dall’altra non ne può disporre neanche per altri utilizzi. Non può ad esempio rottamarlo, esportarlo o radiarlo. Naturalmente non può procedere alla vendita senza che il potenziale acquirente non sia messo a conoscenza della situazione. Ed è perfino vietato il parcheggio sul suolo pubblico. In questo contesto di divieti, l’Agenzia delle entrate non ha l’obbligo di comunicazione del fermo amministrativo auto, ma solo del preavviso. In pratica è il proprietario stesso del veicolo a dover verificare la situazione. Le possibilità a disposizione sono più di una:

– consultare il Certificato di proprietà digitale (gratuito);

– rivolgersi a un’agenzia di pratiche auto (prezzo variabile);

– utilizzare il servizio di visura online dell’Aci (8,83 euro);

– recarsi in un ufficio provinciale Aci (6 euro).

FERMO AMMINISTRATIVO PUÒ ESSERE APPLICATO A PIÙ AUTO?

Resta quindi da capire se il medesimo contribuente può essere raggiunto dal provvedimento del fermo amministrativo su più di un’auto di proprietà. Ebbene, la risposta è certamente affermativa. Tutto dipende dall’entità del debito, ben sapendo che la normativa fiscale vigente fissa alcune soglie ben precise:

– 1 auto con fermo amministrativo se il debito è tra 800 e 2.000 euro;

– da 2 a 10 auto con fermo amministrativo in caso di debito tra 2.000 e 10.000 euro;

– fermo amministrativo su tutte le auto di proprietà se il debito è superiore a 10.000 euro.

A proposito dell’importo del debito, c’è una precisazione da fare. Se l’importo è inferiore a 1.000 euro, l’Agenzia delle entrate invia una seconda comunicazione. In questo caso, il contribuente ha 120 giorni a disposizione per pagare o rateizzare la cartella esattoriale. Il mancato seguito comporta il fermo amministrativo effettivo senza obbligo di successiva comunicazione al proprietario. A meno che l’intestatario della vettura non abbia nel frattempo saldato i propri debiti.

VIOLAZIONE FERMO AMMINISTRATIVO AUTO, TUTTE LE SANZIONI

Su tutte le auto di proprietà su cui vige il provvedimento di fermo amministrativo scatta il divieto tassativo di utilizzo, così come confermato dal Codice della Strada. L’articolo 241 sancisce innanzitutto che l’automobilista che circola abusivamente con il veicolo con fermo amministrativo o consente che altri lo facciano, è punito con una sanzione pecuniaria tra 1.984 e 7.937 euro. Non solo, ma trovano applicazione anche le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e della confisca della vettura. In seguito, come si legge nel CdS, “l’organo di polizia dispone l’immediata rimozione del veicolo e il suo trasporto”. A quel punto, il veicolo è trasferito in proprietà al soggetto a cui è consegnato, senza oneri per l’erario.

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COME LIBERARSI DAL FERMO AMMINISTRATIVO AUTO

La soluzione per lasciarsi alle spalle il fermo amministrativo auto è tanto semplice nella teoria quanto può rivelarsi complicata nella pratica. Il provvedimento viene revocato in seguito al pagamento del debito da parte dell’automobilista, a rate o con un versamento unico. Ma poi bisogna darne piena attuazione. Per farlo bisogna procedere con la cancellazione dai registri del Pubblico registro automobilistico. Ecco quindi che il contribuente deve contattare un ufficio provinciale del Pra con il provvedimento di revoca e il Certificato di proprietà nota di richiesta (o il modulo NP-3) in una mano. La ricevuta di 32 euro (o di 48 euro se si utilizza il modulo NP-3) nell’altra.

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