Ci sono tempistiche ben precise entro cui può scattare il fermo amministrativo auto, ma c’è anche una scadenza di validità per questo provvedimento?
Che si chiami fermo amministrativo auto, ganasce auto o blocco dell’auto cambia veramente poco. Il risultato è sempre lo stesso: il proprietario del veicolo non può utilizzare il mezzo di trasporto. Non lo può fare per via di un debito accumulato che ha comportato l’emissione di un provvedimento così drastico. Ma come lascia intuire la stessa denominazione, non si tratta di una misura definitiva. Il fermo amministrativo auto non corrisponde al pignoramento del veicolo che ha invece un carattere definitivo. Può infatti arrivare il momento in cui l’intestatario può finalmente salire a bordo del mezzo senza alcuna limitazione. Ed è appunto su questo aspetto che vogliamo adesso concentrare l’attenzione. In buona sostanza, come fare a cancellare il fermo amministrativo auto? O, in caso di inazione, quando viene prescritto il debito che ha portato all’applicazione delle ganasce? E di conseguenza, quando scade il fermo amministrativo auto?
FERMO AMMINISTRATIVO AUTO: QUANDO E PERCHÉ VIENE APPLICATO
Ci sono due aspetti di fondo da comprendere in relazione al fermo amministrativo auto. Abbiamo già accennato al primo ed è il carattere provvisorio di questa misura. Il proprietario del veicolo, dopo essere stato informato dell’applicazione della restrizione, conserva sempre la facoltà di uscire da questa situazione e ritornare in possesso del mezzo. Il secondo fondamentale aspetto da sottolineare è invece di tipo procedurale. Il fermo amministrativo auto non è un provvedimento automatico. In pratica non basta che il creditore lamenti un mancato pagamento per fare scattare le ganasce fiscali. Il fermo auto è infatti una disposizione dell’Agenzia delle entrate. Lo scopo è evitare che il debitore possa vendere l’auto e non è certo di carattere punitivo. Va da sé che per fare scattare il fermo amministrativo auto da parte del fisco italiano, il creditore deve mettere in moto la procedura che vede nelle Entrate la responsabile dell’esecuzione del provvedimento. Tuttavia, come vedremo a breve, non tutti i debiti possono portare alle ganasce fiscali.
DAL DEBITO AL DIVIETO DI GUIDA: IL FERMO AMMINISTRATIVO AUTO
Affinché il fermo amministrativo auto venga applicato, il proprietario del veicolo deve contrarre il debito con un’amministrazione pubblica o per ragioni di carattere fiscale. Che il debito sia con lo Stato o con un ente locale poco importa. L’amministrazione può infatti avviare la procedura di riscossione incaricando l’Agenzia delle entrate (l’Equitalia fino a luglio 2017). Quest’ultima provvede a inviare la notifica di una cartella di pagamento per saldare il debito o corrispondere l’importo di una sanzione mai versata. Naturalmente maggiorata con gli interessi del caso. Dopodiché, nel caso di inadempienza del contribuente, può scattare il fermo amministrativo auto. Arrivati a questo punto, la prima indispensabile prescrizione da rispettare è il divieto assoluto di mettere l’auto in moto. In caso contrario, l’intestatario della vettura iscritta al fermo va incontro a un procedimento penale.
QUANDO SCADE IL FERMO AMMINISTRATIVO AUTO
Fissato il principio del divieto assoluto di guida nel caso di fermo amministrativo auto, resta da capire quanto dura questa misura. Insomma, quando scade il fermo amministrativo auto. La normativa vigente non lascia spazio a interpretazioni. Il provvedimento non ha scadenza. Il divieto di utilizzo del veicolo, con tanto di sanzioni per gli inadempienti, resta in vigore fino a quanto il contribuente non finisca di saldare l’ultimo centesimo di euro di debito. Per intenderci, nel caso in cui scelga di pagare a rate la cartella esattoriale, potrà rientrare in possesso del mezzo solo dopo che avrà saldato l’ultima. Con una eccezione da segnalare. Il proprietario del veicolo può chiedere e ottenere una liberatoria all’Agenzia delle entrate già dopo il pagamento della prima rata. In seguito alla trasmissione della documentazione al Pra, il conducente può tornare a circolare. Non estingue comunque il debito, da saldare secondo il piano e le scadenza concordati.
FERMO AMMINISTRATIVO AUTO, QUANDO SI PRESCRIVE
Il fermo amministrativo auto non ha scadenza e resta in vigore fino a quando il debitore non regolarizza la propria posizione con il fisco. Tuttavia, come per tutte le sanzioni e i debiti fiscali, incombe sempre la tagliola della prescrizione. In pratica, le ganasce fiscali possono essere applicate solo se la somma richiesta non sia prescritta. L’Agenzia delle entrate può procedere solo entro limiti temporali ben definiti ovvero:
– 3 anni per il bollo auto;
– 5 anni per le multe stradali.
Se estendiamo lo sguardo oltre i debiti di natura automobilistica, altri tempi di prescrizione sono di:
– 5 anni per mancato pagamento contributi Inps e Inail;
– 5 anni per Tari, Imu o Tasi non versate;
– 10 anni per mancato versamento di Irpef, Iva, Irap.