Fino a ottobre, pagando la prima rata a Equitalia, il fermo amministrativo si sbloccava. Ora occorre pagare tutto. Ma forse arriva il dietrofront
Fra le norme più complicate della burocrazia italiana, c'è quella del fermo amministrativo dell'auto: le ganasce fiscali. Sono regole così complesse e articolate, che solo ora emergono particolari interpretazioni di una legge introdotta dal Governo Renzi già a ottobre 2015. Infatti, in caso di fermo amministrativo (perché non hai pagato una qualche tassa, può essere pure quella dell'immondizia), ieri sbloccavi l'auto già pagando la prima rata del debito: per Equitalia, era tutto regolare, e potevi ricominciare a usare la macchina. Logicamente, poi dovevi estinguere tutto il debito, per la durata del debito: in genere, 72 rate per 6 anni. Oggi, invece, la prima rata non sblocca niente: sarà il pagamento totale, alla fine della rata numero 72, a sbloccare la vettura. Da quel momento, potrai utilizzarla.
UNA BELLA BEFFA – Non c'è che dire: si tratta di una regola che dà un vantaggio enorme al Fisco, ancora più garantito di prima per quanto riguarda il pagamento del debito; mentre è svantaggiosa per il cittadino, che vede la propria auto paralizzata per 6 anni. Morale: o paghi tutto e subito, e così hai la tua auto; oppure aspetti le 72 rate. Si può tranquillamente affermare che questo, dopo l'obbligo di pagare il bollo delle auto storiche (over 20 e under 30 anni, vedi qui), è il secondo provvedimento del Governo Renzi che riguarda le auto. Complimenti vivissimi.
QUALE LEGGE – Sta tutto scritto nel complicatissimo Decreto legislativo numeri 159/2015, all'articolo 10, comma 1. In linguaggio burocratico-amministrativo, si rifila una sonora stangata ai cittadini, a beneficio di Equitalia. Ovviamente, un qualsiasi esponente del Governo Renzi s'è guardato bene dall'andare in tv a raccontarci per filo e per segno la regola. In compenso, quando c'è da fare un annuncio di altro tipo, la possibile novità viene sbandierata ai quattro venti: vedi qui. Il fermo non è più una misura cautelare: lo Stato ti blocca l'auto, così si garantisce il credito. Ma è strumento molto più forte e violento e coercitivo, specie verso chi ha pochi soldi. Il contribuente sarà spinto a fare un debito con una banca per togliersi dai piedi il fermo, o a pagare svuotando il proprio portafogli. Senza contare il rischio di deprezzamento, svalutazione della macchina, una volta che il cittadino avrà pagato le 72 rate e potrà riavere il veicolo.
SECONDA PUNTATA – Ma la seconda possibile puntata di questa stucchevole telenovela è clamorosa. Stando al Sole 24 Ore, potrebbe arrivare un'apertura da parte di Equitalia: l'accesso alla rateazione del debito consentirebbe di sospendere il fermo amministrativo. Una retromarcia bell'e buona, segno che quelle regole sono state scritte a capocchia, e adesso occorre una terza norma che cancelli la seconda norma ripristinando la prima norma. È il Governo Renzi che cambia le regole riguardanti l'auto. Speriamo sia l'ultima volta…