La campagna incentivi del Governo cinese ha cambiato le sorti di un'annata a dir poco tragica, ma il futuro è piendo di interrogativi e incertezze
Il 2015 si è concluso con i botti di fine anno per le Case costruttrici americane, le quali hanno potuto recuperare nell'ultimo trimestre quella che sembrava essere un'annata nera dopo quasi un decennio di veri e propri gozzovigli commerciali. Un grazie speciale i Big di Detroit lo devono al Governo cinese, il quale ha introdotto in tempi record una campagna di incentivi per l'acquisto di automobili nuove, permettendo così agli yankee di rimpinguare le proprie casse nell'ultimo trimestre dell'anno.
L'INCENTIVO CHE VORREMMO IN ITALIA – Un taglio del 50% sulle imposte d'acquisto di un'auto nuova, questa è stata la semplice ma efficacissima formula di incentivo statale che ha fatto nuovamente decollare le vendite e che continuerà a tenerle in quota nei prossimi mesi. La campagna di incentivi si protrarrà infatti per tutto il 2016, con il certo obiettivo di creare le condizioni ideali per un consolidamento del mercato delle quattro ruote. Gli effetti benefici di questo rimedio sono stati immediatamente avvertiti dai costruttori, i quali, già qualche mese addietro, erano pronti ad abbandonare la Via della Seta in favore di altre piazze emergenti (Leggi il nostro articolo sul Mercato Auto in Cina ). Negli anni gli investimenti in Cina da parte dei brand occidentali sono stati consistenti; la realizzazione di piattaforme logistiche e impianti di assemblaggio ha creato numerosi posti di lavoro, messi a rischio dall'andamento negativo del mercato nella prima metà dello scorso anno e dall'impennata dai salari. Gli incentivi cinesi hanno quindi scongiurato, almeno per il momento, quella che potrebbe rivelarsi una vera e propria crisi sociale. Il trend dell'ultimo trimestre ha rinvigorito non poco i principali attori occidentali del mercato automobilistico cinese e la prospettiva di poter registrare profitti per altri 12 mesi è troppo ghiotta.
I SUV FORD IMPAZZANO IN CINA – Ford è uno dei brand che ha beneficiato maggiormente dell'effetto rigenerante degli incentivi statali cinesi; nel solo mese di dicembre le vendite dell'Ovale Blu sono cresciute di un impressionante 27%, pari a 124.768 vetture. Se non bastasse la storica Casa americana ha migliorato il proprio record di vendite annue, con 1.115.124 auto ha migliorato del 3% la performance commerciale del 2014. Il mercato cinese ha mostrato di iniziare ad apprezzare i modelli SUV a marchio Ford; in dicembre le vendite di auto a ruote alte dell'Ovale Blu sono letteralmente schizzate in alto, registrando un aumento del 56% rispetto a dicembre 2014. Complessivamente sono state immatricolate ben 274.180 nuovi suv tra Ecosport – leggi la nostra prova su strada, Kuga – vedi il test della 2.0 TDCi 4WD con cambio Powershift, Edge, Explorer e Everest (+13% rispetto al totale 2014). La forte spinta di dicembre rappresenta un volano per questa nicchia di mercato e gli analisti della Casa prevedono una forte richiesta di SUV e Crossover (Sapevi che le Jeep verranno costruite in Cina?) nel corso del 2016. Altro dato positivo acquisito sul mercato cinese è l'alto gradimento delle motorizzazioni Ecoboost (scopri i vantaggi del motore 1.0 EcoBoost 3 cilindri nell'analisi tecnica); rispetto al 2014 questa famiglia di propulsori ha ottenuto un +31%, superando per la prima volta la quota di 300.000 unità sulla piazza asiatica.
NUMERI DA RECORD PER GENERAL MOTORS – Se in Ford hanno imparato a fare il triplo salto mortale per la gioia, non immaginiamo come abbiamo festeggiato la chiusura dei bilanci in General Motors! La Casa numero 1 di Detroit è arrivata a dichiarare che in Cina, durante il dicembre d'oro, è stata venduta un'auto del gruppo GM ogni 9 secondi! Il 2015 si è concluso per il colosso americano con 3.612.635 immatricolazioni, un valore che rappresenta un record, incrementando del 5,2% la performance dell'anno precedente e collocando General Motors al primo posto tra i costruttori occidentali. In dicembre le immatricolazioni sono state 445.227, pari al +14% rispetto allo stesso periodo del 2014. Come per Ford anche per GM il trend più forte è quello dei SUV, tanto da rappresentare il 13% sul totale delle vendite. Grande apprezzamento hanno avuto in estremo oriente i modelli del brand di lusso Cadillac, registrando un record di vendite con un incremento del 17% rispetto al 2014.
LE INCERTEZZE DEL POST INCENTIVO, COSA ACCADRA' – Dopo avere sciorinato gli eccezionali dati di vendita dei due colossi americani in Cina, è lecito e spontaneo porsi degli interrogativi. Primo tra tutti, cosa accadrà una volta esauriti gli incentivi statali? Come è avvenuto anche in Italia, una volta terminate le agevolazioni e quel minimo di abbrivio successivo, anche in Cina le vendite dei marchi occidentali torneranno ad afflosciarsi e contrarsi inesorabilmente? Il rallentamento delle vendite di auto all'ombra della Grande Muraglia è stato patito principalmente dai brand stranieri, mentre le Case automobilistiche nazionali hanno addirittura prosperato. Il quesito è: riusciranno gli “stranieri” ad adeguarsi alle esigenze, ai gusti e ai budget delle masse di consumatori e automobilisti cinesi (Scopri come saranno le auto cinesi del futuro)? Diteci la vostra!