Ford e Lyft insieme, la guida autonoma non cancellerà i taxi

Ford e Lyft insieme, la guida autonoma non cancellerà i taxi Ford ha stretto una partnership strategica con la compagnia di ride sharing Lyft e accelera così verso i servizi di mobilità a guida autonoma

Ford ha stretto una partnership strategica con la compagnia di ride sharing Lyft e accelera così verso i servizi di mobilità a guida autonoma

28 Settembre 2017 - 07:09

Arrivare tra i primi nella corsa verso la guida autonoma sarà determinante per stabilire l'assett di quello che sarà un intero nuovo settore automobilistico e un mercato tutto da scoprire. Tra le Case costruttrici c'è chi si è distinto per lungimiranza e tempi di reazione fulminei e chi ha ponderato fino ad oggi sul da farsi. A quest'ultima categoria è stata più volte accusata di far parte la Ford la quale sembra finalmente essersi decisa a dare una smossa alla propria immagine di costruttore contemporaneo e a svelare qualcosa dei propri piani sulle auto senza conducente e i nuovi servizi di mobilità. Ford ha appena sottoscritto un accordo con Lyft, compagnia di ride-sharing da tempo impegnata nella sperimentazione driverless per lo sviluppo di un software di comunicazione tra le auto Ford e il sistema Lyft, ma attenzione poichè al volante dei taxi robot ci sarà – per ora  – un conducente in carne ed ossa a supervisionare il tutto.

RECUPERARE TERRENO E TROVARE NUOVE FONTI DI GUDAGNO Ford sembra aver scelto la strada della partnership strategica per potere accelerare i propri programmi relativi alla guida autonoma; seguendo l'esempio di altri costruttori ha trovato in Lyft la potenziale spalla tecnologica con la quale lavorare. La mossa degli uomini dell'Ovale Blu non è dettata esclusivamente dalla voglia di recuperare terreno, seppur mediatico, nei confronti delle altre Case costruttrici internazionali; la quotazione in Borsa del titolo Ford dall'inizio dell'anno non è stata proprio delle migliori, specie se raffrontata alle performance dei titoli della concorrenza diretta. L'affiancamento con Lyft sembrerebbe rientrare in una strategia per il rilancio del brand (Anche Google è pronta a scommettere su Lyft, leggi tutto qui).

VOGLIA DI CAMBIARE E DIVERSIFICARE Che in casa Ford si senta bisogno di respirare aria di cambiamento è sottolineato dal cambio al vertice avvenuto all'inizio di quest'anno. La nomina del nuovo CEO Jim Hackett (Scopri perché in Ford sono stati cambiati i vertici, leggi qui) è stata così commentata dal Presidente Bill Ford: “La società ha bisogno di un nuovo approccio per competere in un mondo nel quale il trasporto sta cambiando rapidamente”.  Significativa in tal senso è anche la scelta di collaborare in partnership proprio con Lyft la cui proprietà è parzialmente in mano alla General Motors, uno dei primari e storici competitor di Ford.

SI ALLE AUTO ROBOT, MA NON SUBITO L'accordo tra Ford e Lyft è stato impostato secondo una scaletta di impegni e adempimenti; nella prima fase l'Ovale Blu fornirà automobili con autista da inserire nel circuito di ride sharing, l'obiettivo è quello di maturare esperienza con i servizi di mobilità mentre si sviluppano e affinano le tecnologie legate al driverless. Riguardo all'immissione in servizio di auto robot marcate Ford si è espresso Sherif Marakby, responsabile della Casa costruttrice per il ramo della guida autonoma e dei veicoli elettrici: “Non intendiamo mettere i clienti in auto a guida autonoma fin quando la nostra tecnologia non sarà in grado di offrire un'esperienza positiva e rassicurante e per la quale riceveremo feedback significativi” aggiungendo poi “Quando saremo pronti, avremo vetture che potranno operare a fianco dell'attuale comunità di guidatori Lyft, contribuendo a garantire un trasporto tempestivo e conveniente” (Guarda Mcity la città virtuale di Ford per la guida autonoma). 

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