
L'idea alla base del progetto è quella di noleggiare la propria automobile ad altri privati. Così le case vogliono fornire mobilità intelligente
Anche la Casa dell'Ovale blu insiste sul car sharing, ma non è la sola, neanche tra le poche. La sensazione, visto il panorama, è che tutti i marchi automobilistici, o almeno i più, si stanno imbattendo in questo ambito dell'automotive, per donare una nuova linfa alla propria natura…oltre ad essere costruttori di automobili, oggi è importante essere fornitori di mobilità.
LA NUOVA PROPOSTA – Vi abbiamo già raccontato delle proposte che Ford ha avanzato in passato (un passato non molto lontano). Dopo il lancio a Londra di GoDrive, servizio nato all'ombra dello Smart Mobility Plan, l'Ovale blu ha lavorato ad una nuova idea, lanciando un'app che permette agli automobilisti di affittare la propria auto ad altri utenti privati. Quindi, quello che si verificherà, è un noleggio breve, della propria automobile, con altri privati. L'iniziativa è di Ford Motor Credit Company, il braccio finanziario di Detroit, in collaborazione con easyCar Club, piattaforma di noleggio auto tra privati appartenente allo stesso gruppo di easyJet. La Casa dell'Ovale blu (sempre alla ricerca di nuove soluzioni) ha coinvolto circa 12 mila clienti londinesi in un progetto pilota che punta a garantire anche un piccolo ritorno economico. In sostanza, l'idea è di mettere in contatto gli automobilisti che intendono affittare la propria auto e chi ne fa richiesta attraverso il sito easyCar Club: le prenotazioni avvengono online ed è possibile anche scegliere il luogo di ritiro e riconsegna della vettura. In caso di assenza del proprietario, sono previste anche piccole cassette di sicurezza.
NON SOLO A LONDRA – A Detroit sono estremamente convinti che questo progetto avrà successo. A tal proposito il servizio, in fase ancora sperimentale, verrà proposto in sei città degli Stati Uniti (tra cui San Francisco, Chicago e Washington), coinvolgendo 14 mila clienti. David McClelland, Responsabile marketing di Ford Credit,vede così questa nuova idea: “Le auto restano parcheggiate per la maggior parte del tempo. Il progetto pilota ci permetterà di misurare la disponibilità degli automobilisti a ricevere un'extra per far utilizzare il proprio veicolo.” Logicamente, il servizio dovrà indicare come sarà possibile farlo nel pieno rispetto delle norme locali. Il progetto dei noleggi brevi tra privati non è esattamente una novità: riflettendoci su, si tratta di un'altra declinazione della cosiddetta sharing economy, percorsa negli ultimi anni da diverse altre realtà. Tuttavia, è una delle prime volte che una Casa automobilistica sembra crederci fortemente, forse anche un po' contro i propri interessi.
UN MONDO FRAMMENTATO – Forse è il caso di soffermarci a riflettere, perché il mondo del car sharing (servizio che permette di utilizzare un'automobile su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio, e pagando in ragione dell'utilizzo fatto) è stato preso d'assalto dai costruttori, modellando le proposte fatte da aziende che hanno lanciato il sistema, come Car2Go o Enjoy. E' sorto così nel panorama anche il car pooling, grazie al quale più persone viaggiano insieme nella stessa auto, che normalmente è di proprietà di uno dei viaggiatori, e dividono tra loro le spese di viaggio e manutenzione. Potete ben notare come la proposta di Ford non ha il sapore del classico car sharing né tanto meno del vero car pooling. Poi, ci viene naturale pensare all'Italia e agli italiani: una proposta come quella di Ford, prenderebbe piede nel Bel Paese? Chissà, probabilmente alcune lobby preparerebbero nuove battaglie per difendere i propri interessi, probabilmente l'italiano, possessivo nei confronti della sua tanto amata automobile, non sarebbe così contento di “affittare” la propria vettura. Non ci resta che osservare i risultati della sperimentazione londinese e negli Stati Uniti; nel frattempo, qualche altro costruttore si farà avanti.