Giuliano Gemma morto per incidente stradale: ma è tutto normale

Giuliano Gemma morto per incidente stradale: ma è tutto normale La scomparsa del grande attore impone una riflessione: perché i giornali evitano di parlare delle cause del sinistro?

La scomparsa del grande attore impone una riflessione: perché i giornali evitano di parlare delle cause del sinistro?

3 Ottobre 2013 - 10:10

Era scritto nel suo destino: Giuliano Gemma doveva avere a che fare tutta la vita con pericolosi incidenti. Il grande attore è appena scomparso in un sinistro stradale a 75 anni. Arrivato al cinema giovanissimo, aveva lavorato (come ricorda Wikipedia) come stuntman per le sue doti atletiche, e in seguito Cinecittà lo aveva scelto per il ruolo di un centurione nel kolossal Ben-Hur. Aveva anche svolto il servizio di leva come vigile del fuoco. Bello, amatissimo dalle donne (e per questo invidiato da molti maschi), come conferma Claudia Cardinale: “Nel ‘Gattopardo' di Luchino Visconti, eravamo entrambi giovanissimi. E lui, che interpretava un garibaldino, era così bello, alto. Ma anche una persona straordinaria”. Il suo incidente, però, impone una rilfessione. Perchè sembra che morire per un incidente stradale sia la cosa più normale del mondo…

DA APPROFONDIRE – Gemma sarebbe il primo – se potesse parlarci – a storcere il naso di fronte alla spettacolarizzazione del suo incidente stradale. Che, sui giornali, è diventata un'occasione per parlare di lui, per suscitare commozione, per aumentare il numero di visitatori online. Sarebbe il primo, lo splendido Giuliano, a dirci: il mio incidente dovrebbe essere l'occasione per approfondire alcuni temi rigardanti la sicurezza stradale. Compito che SicurAUTO.it intende assolvere, seppure partendo da quelle pochissime e frammentarie notizie che ci sono arrivate in redazione.

CHE COSA È SUCCESSO – Per cominciare, il 1° ottobre, il re del western all'italiana è stato vittima di un incidente stradale nei pressi di Cerveteri dopo essere stato coinvolto un impatto frontale mentre era bordo della sua auto. Trasportato d'urgenza all'ospedale di Civitavecchia, le sue condizioni risultavano subito già critiche. Nello scontro sono rimasti feriti, in modo lieve, anche un uomo e suo figlio. L'incidente è avvenuto in via del Sasso, una frazione di Cerveteri, nei pressi dell'incrocio di via Zambra. Il mitico “Ringo” era a bordo di una Toyota Yaris, scontratasi frontalmente con una BMW. Sul posto sono intervenuti la Polizia locale e Stradale, e Protezione civile.

QUALI PARTICOLARI “NASCOSTI” – Leggendo i giornali, pare quasi che morire in un incidente stradale sia normale. Una specie di decesso naturale, una minima anticipazione della fine, un destino ineluttabile. In realtà, così non è. Tanto che l'Unione europea, nel 2001, ha fissato come obiettivo il dimezzamento delle vittime stradali nel 2010, target bucato dal nostro Paese. Ora ci riprova con il piano 2020. La nostra domanda è: perché nessuno (almeno per quanto abbiamo potuto svandagliare su Google; se così, non fosse, chiediamo scusa ai diretti interessati) si sta curando di capire meglio cosa sia successo? Perché nessuno si chiede se Gemma avesse la cintura allacciata? Ci mancherebbe: il rispetto per l'uomo (persona pulitissima) e per il professionista (esemplare) resterebbe intatto; semplicemente, si avrebbe la possibilità di spiegare a chi legge qual è l'importanza della cintura, come può salvare una vita o limitare le conseguenze negative dell'impatto (qui trovate un video shock piuttosto eloquente…). Attenzione,sono numerosi i Vip deceduti (o feriti) in sinistri stradali: ciò significa che gli incidenti sono “democratici”, cioè possono colpire davvero tutti, ricchi e poveri, famosi e meno famosi. Momenti drammatici come questi (ci uniamo al lutto della sua famiglia) dovrebbero essere l'occasione per sensibilizzare la gente e spiegare che nessuno è invincibile in auto: può succedere davvero a tutti.

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3 Commenti

Paoblog
14:20, 3 Ottobre 2013

in un frontale va da sè che una delle due auto era nella corsia sbagliata. E non sono poche le auto che ogni giorno vedo tagliare lecurve, sia in ambito urbano che extraurbano. Ma se invadi la corsia opposta va da sè che prima o poi il botto lo fai…

Bruno
15:51, 3 Ottobre 2013

Chi ha effettuato i rilievi sul posto, prima della rimozione dei veicoli,avrà ricostruito la dinamica del sinistro, di conseguenza sa bene di chi è la responsabilità dell'incidente. Si tratta di scontro frontale su strada urbana o extraurbana a doppio senso di marcia. Se poi vi sono anche testimoni la risposta è ancora più semplice.Poi si sa,la stampa generalista e le TV cavalcano l'emotività e la spettacolarizzazione ma quanto ad analisi dei perchè: zero assoluto. Aspettano i comunicati stampa delle autorità per fare il solito copia-incolla.

MarioPagnanelli
02:13, 8 Ottobre 2013

Effettivamente… quando hanno dato la notizia stavo notando la stessa cosa.Oramai purtroppo (allargo l'argomento)…. sta diventando una costante dei nostri notiziari…tante chiacchiere, tanti commenti, pochi fatti.L'unica cosa interessante non la dicono mai.Pensa quanto potrebbe essere più utile (una volta resa obbligatoria scatola nera e telecamera su tutte le vetture…) se scorressero sui nostri TG semplicemente i filmati nudi e crudi che documentano in modo INEQUIVOCABILE l'accaduto… !!

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