Google con Uber e Ford: nascono le lobby hitech per la guida autonoma
La guida autonoma vale miliardi e i Big si preparano: Google, Ford, Uber, Volvo e Lyft unite per fare pressione sui Governi
Le automobili autonome domani cambieranno la circolazione, le assicurazioni e perfino il concetto di proprietà dei veicoli. Già oggi, però, stanno rivoluzionando il concetto di lobby, riunendo,insieme a Ford e Volvo, Google, Uber e Lyft: un dream team delle pressioni sul Governo americano.
LA STRANA COPPIA (DI SQUADRE) Costruttori da un lato, digitali dall'altro: è questa la composizione del gruppo Self-Driving Coalition for Safer Streets, fondato per promuovere il veicoli a guida autonoma presso il Governo Federale degli Stati Uniti e le Istituzioni. Al primo insieme appartengono Ford e Volvo mentre l'altro è un raggruppamento di aziende che hanno a che fare con pistoni e differenziali solo per sentito dire, o quasi. Insieme a Google troviamo infatti Uber e perfino la sua diretta concorrente Lyft: magie del Lobbyng 2.0! Il gruppo ha dichiarato che “lavorerà insieme ai legislatori, i regolatori e il pubblico per realizzare i vantaggi di sicurezza e sociali promessi dai veicoli a guida autonoma”. La coalizione ha nominato David Strickland, ex alto funzionario della National Highway Traffic Safety Administration (come sappiamo l'agenzia è all'apice della sicurezza stradale degli Stati Uniti e ha un ruolo importante nella definizione delle auto a guida autonoma, ad esempio insistendo con Google perché le sua auto conservino il volante e il pedale del freno) sarà consigliere e portavoce della coalizione. La Self-Driving Coalition for Safer Streets è anche transnazionale: Google, controllata di Alphabet, Ford, Uber e Lyft sono americane mentre Volvo Cars fa capo al gruppo cinese Zhejiang Geely Holding. Il Governo degli Stati Uniti è comunque ben disposto verso le autonomous car: Obama investe 4 miliardi per la sicurezza della guida autonoma ma evidentemente il Gruppo vuole dare altre “idee-spinta”.
I PERCHÉ DELLA COALIZIONE Strickland, sottolineando come le aziende promotrici vogliano aumentare la sicurezza, ha dichiarato in un'intervista recentissima: “Quello che le persone vorrebbero sono regole chiare che indichino ciò che deve essere fatto perché i veicoli completamente autonomi possano essere messi in strada. Nessuno vuole percorre scorciatoie su questo tema così delicato”. Strickland ha inoltre detto che il gruppo “ha una linea tesa a informare, portare le auto autonome nelle strade e smuovere le acque piuttosto che fare soltanto lobbying verso legislatori o regolatori”. La sicurezza è un tema non ulteriormente differibile, dato che nel 2014 ci sono stati 32.675 morti e 2,3 milioni di feriti in 6,1 milioni di incidenti sulle strade degli Stati Uniti, per un costo umano, sociale e economico elevatissimo. Un altro particolare la dice lunga sull'esigenza di agire sulla guida, dato che i fattori tecnici sono marginali: le statistiche di NHTSA indicano infatti che circa il 94% di tutti gli incidenti stradali sono causati da un errore umano.
IL “CASO CALIFORNIA” Sulla scorta di questi dati si capisce come la guida autonoma, insieme alle infrastrutture intelligenti, potrebbe migliorare molto la sicurezza nelle strade, una prospettiva che sta particolarmente a cuore (non ci stupiamo più di tanto, vista la sua storia lavorativa) a Strickland che commenta così: «La tecnologia delle auto autonome renderà le strade d'America più sicure e meno trafficate. Il percorso migliore per questa innovazione è avere una serie ben definita e chiara di norme federali e la coalizione lavorerà con i politici per trovare le soluzioni giuste che possano facilitare la diffusione delle auto senza conducente». In questi giorni NHTSA ha tenuto due forum pubblici dedicati alle auto autonome: il primo si è svolto nel quartier generale del Dipartimento dei Trasporti a Washington mentre il secondo è convocato alla prestigiosa Stanford University, nel cuore della Silicon Valley. La cornice è indubbiamente adatta per un incontro dedicato ad un'applicazione pratica dell'Hi-Tech ma in realtà lo Stato della California ha proposto il blocco delle automobili a guida autonoma non provviste di volante e pedale del freno e che non abbiano a bordo una persona provvista di patente, suscitando l'opposizione di Google, che è convinta che il volante non serve perché l'uomo si potrebbe distrarre. In ogni caso NHTSA spera di rendere pubbliche le sue linee-guida, indirizzate agli Stati, i politici e le aziende, nel mese di luglio e ha invitato i politici dei vari Stati a evitare un collage di norme locali eterogenee. Va comunque registrata un'apertura di questa Agenzia federale, che a febbraio ha dichiarato che il sistema di intelligenza artificiale che pilota la Google Car (leggi del primo incidente colposo per la Google Car) potrebbe essere considerato un “guidatore” secondo la legge federale, un passo importante verso l'approvazione dei veicoli autonomi.