Google e Uber ai ferri corti: la guida autonoma finisce in tribunale

Google e Uber ai ferri corti: la guida autonoma finisce in tribunale Accuse di spionaggio industriale per Otto e Uber

Accuse di spionaggio industriale per Otto e Uber, un ex ingegnere Google avrebbe trafugato dati e progetti segreti. La verità si scoprirà in tribunale

27 Febbraio 2017 - 10:02

Sale rapidamente la tensione tra i principali competitor della guida autonoma. Accuse pesanti di spionaggio industriale porteranno inevitabilmente Google, Uber e Otto a darsi battaglia nelle aule dei tribunali. Waymo, la divisione che sta sviluppando la Google Car, accusa uno dei suoi ex dipendenti di aver trafugato migliaia di documenti segreti e strategici. Il dipendente in questione è il fondatore di Otto.

TRAFUGATI PROGETTI E DOCUMENTI TOP SECRET Waymo ha depositato al tribunale federale della California una causa nei confronti del suo ex ingegnere Anthony Levandownski accusandolo di fatto di spionaggio industriale. Il tecnico, quando faceva parte dell'organico di Mountain View, avrebbe trafugato, grazie a un apposito software installato nel proprio laptop, oltre 14.000 documenti segreti relativi allo sviluppo dell'auto a guida autonoma e progetti dei sistemi Lidar. Secondo l'azienda californiana i circa 9.7 Gigabyte di dati sarebbero stati prima archiviati segretamente sul portatile di Levandonwski e, una volta fuori dall'azienda, scaricati in uno o più drive esterni (Guarda qui la prima auto autonoma realizzata da FCA e Waymo).

UNA MAIL HA SCATENATO IL PANDEMONIO La modalità con la quale Waymo ha scoperto il furto dei dati è quanto meno singolare; uno degli uffici di Google sarebbe stato incluso in copia in una email inviata da Uber, la quale ha rilevato Otto la scorsa estate, a un fornitore di componenti per il sistema di rilevazione Lidar (Qui tutti i dettagli dell'acquisizione di Otto da parte di Uber). I progetti allegati alla mail sarebbe pressoché identici a quelli custoditi e secretati da Google. Da quanto riporta il magazine Carscoop, Levandownski non sarebbe stato l'unico dipendente infedele, altri, ma non meglio specificati, ex dipendenti transitati da Google a Uber e Otto avrebbero trafugato informazioni e materiali top secret.

RIPERCUSSIONI LEGALI PESANTI Le accuse della compagine di Google a quelli che potrebbero essere i diretti concorrenti sulle auto driverless sono pesanti e pesanti potrebbero essere le conseguenze legali qualora gli addebiti mossi a Uber e Otto dovessero rivelarsi fondati. Il colosso di Mountain View ha messo a disposizione di tutti l'intera denuncia, composta da 28 pagine, nelle quali è specificato dettagliatamente cosa sarebbe stato sottratto (Qui puoi scaricare il documento ufficiale di Waymo). Attendiamo quindi gli sviluppi di questa delicata vicenda e i suoi risvolti sul futuro delle auto robot (Sapevi che Honda corteggia Google per il driverless?).

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