Google-Toyota: alla Casa giapponese interessa la divisione robotica

Google-Toyota: alla Casa giapponese interessa la divisione robotica Le automobili guideranno da sole e Toyota compra da Google i suoi robot. Servono alla guida autonoma e per i robot di casa

Le automobili guideranno da sole e Toyota compra da Google i suoi robot. Servono alla guida autonoma e per i robot di casa

10 Giugno 2016 - 08:06

Ormai manca poco: Toyota è vicina all'acquisto di due divisioni robotiche dalla compagnia “genitore” di Google, Alphabet. Le acquisizioni si inquadrano in una strategia volta a diversificare le attività della Casa automobilistica nel più che promettente campo della robotica, sia nel settore della guida autonoma sia in quello dei robot casalinghi e da lavoro.

INTELLIGENTI A CASA E IN STRADA A dare la notizia che Toyota avrebbe acquistato Boston Dynamics, una società statunitense, e Schaft, fondata da un laureato dell'Università di Tokyo, è stato il quotidiano d'affari giapponese Nikkei; le aziende sono divisioni della società-genitore di Google, Alphabet Inc. Le acquisizioni dovrebbero essere effettuate tramite la nuova divisione per l'intelligenza artificiale e la robotica di Toyota, il Toyota Research Institute (TRI) creato nel 2015. Toyota ha investito 1 miliardo di dollari nel TRI, che agisce come un incubatore di Ricerca & Sviluppo per le tecnologie che possono essere utilizzate nei veicoli autonomi (Toyota si è alleata anche con Microsoft per l'auto-robot) e nei robot di aiuto sia sul posto di lavoro sia a casa, e almeno una parte di questa cifra servirà a finanziare questi acquisti. Toyota ha rifiutato di commentare nel merito riguardo i suoi colloqui con Alphabet, limitandosi a dire, in una nota, che “Toyota e Toyota Research Institute discutono regolarmente possibili collaborazioni con partner esterni per contribuire a creare automobili sempre migliori e per far progredire le attività del nostro reparto R & D. Non abbiamo ulteriori dettagli da divulgare in questo momento riguardo queste discussioni”.

ATTIVISMO INDUSTRIALE Ricordiamo che Toyota si è alleata con Uber per recuperare terreno nei confronti di GM nel settore del Car-Sharing e per sviluppare applicazioni in-car a supporto dei guidatori. Toyota ha annunciato la creazione del TRI nel novembre del 2015, affermando che la neonata società avrebbe sviluppato sistemi di intelligenza artificiale adatti sia alla guida dei veicoli autonomi sia a prodotti diversi, come i robot domestici e per applicazioni medicali; nei suoi programmi futuri c'è quindi il diventare leader anche nel software di programmazione (leggi degli investimenti di Toyita in ricerche delle università americane). Toyota attualmente appone il suo nome ad una “band” di robot in grado di suonare violino, tromba e batteria, nel veicolo Winglet (simile ad un Segway) e nel Support Robot, studiato per aiutare le persone anziane o inferme. Ricordiamo come Google abbia acquisito Boston Dynamics, Schaft e altre sei società nel 2013, per rafforzare il proprio business nella robotica. Ma da quando il capo della divisione robotica di Google Andy Rubin (è uno dei co-fondatori di Android, ceduta a Google nel 2005) ha lasciato Big G nel 2014, la divisione aveva perso molto slancio.

PERCORSI COMUNI Bloomberg riferisce che i piani per la vendita di Boston Dynamics saranno definiti dopo che dirigenti di Google avranno esaminato le divisioni che non generano ricavi: dal momento che la società non avrà un prodotto commerciabile nei prossimi anni è quindi probabile che Big G la venderà. Un altro motivo è che Boston Dynamics è stata inserita nella divisione hardware Google X invece che rimanere autonoma sotto l'ombrello di Alphabet e questa modalità non è stata bene accolta dai vertici di Boston Dynamics e non ha favorito la cooperazione fra le società. Boston Dynamics ha sviluppato avanzati robot bipedi e quadrupedi con l'aiuto finanziario della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), agenzia del Dipartimento della Difesa USA. I robot di Schaft, dal canto loro, hanno catalizzato una grande attenzione durante una competizione, organizzata sempre dalla DARPA, aperta ai robot di salvataggio. Per capire meglio i perché dell'interesse di Toyota basta leggere quanto riportato in un rapporto IDC di qualche mese fa: le spese nella robotica balzeranno, dai 71 miliardi di dollari del 2015, a più di 135 miliardi nel 2019: un raddoppio in 4 anni!

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