Guida col cellulare: dal 1 maggio scatta la sospensione patente, ma è una bufala

Circola sui social la notizia che dal 1 maggio pioveranno pene severe a chi guida col cellulare in mano. Chiariamo come è nata questa bufala
Automobilisti italiani in preallarme per una notizia che sta circolando sui social network e per la quale è stata confezionata una sorta di catena di Sant'Antonio da condividere su Whatsapp per informare amici e conoscenti riguardo a una repentina e temibile modifica al Codice della Strada. Dal prossimo 1 maggio scatta la sospensione della patente da 1 a 3 mesi per chi viene pizzicato al telefono durante la guida. Plachiamo l'ansia dei chiacchieroni seriali dicendo che si tratta di una bufala. Ribadendo che è pericoloso distrarsi alla guida con lo smartphone, vediamo perché il messaggino che molti di noi hanno ricevuto è falso.
IL MIT HA VENTILATO UN DECRETO A TOLLERANZA ZERO La scorsa settimana il viceministro dei Trasporti Riccardo Nencini ha accennato all'intenzione di mettere in atto un provvedimento drastico per contrastare uno dei fenomeni più pericolosi e diffusi, responsabile di tanti incidenti stradali nel nostro Paese, l'uso del telefono durante la guida. Il viceministro, come riporta anche La Stampa, ha ipotizzato la presentazione di un decreto già dal prossimo maggio, il quale potrebbe introdurre pene severe per i trasgressori, sommando alle sanzioni economiche il ritiro immediato della patente da 1 a 3 mesi anche per la prima infrazione (Qui trovi tutte le novità sulla sospensione della patente).
QUANTOMENO LA BUFALA INVITA ALLA SICUREZZA STRADALE La notizia sembra aver ispirato gli autori della bufala su Whatsapp i quali, sostituendosi ai legislatori hanno, falsamente accelerato i tempi e approvato i drastici provvedimenti. Il messaggio recita che chiunque venisse sorpreso con smartphone e altri device alla guida, anche se fermo a un semaforo, rischia una multa da 180 a 680 euro e dovrà dire addio alla patente fino a un massimo di 90 giorni. Troviamo lodevole la precisazione che “è giusto così”, cioè che chi trasgredisce deve essere punito, ma dal 1 maggio non cambierà nulla rispetto alle norme attualmente in vigore (Perché le Case costruttrici non inseriscono il vivavoce di serie sulle auto? Leggi qui).
LE ATTUALI NORME NON SONO SOFT, SERVONO I CONTROLLI Di concreto al momento non c'è nulla, salvo l'intenzione di presentare a riguardo un decreto per aggiornare il CdS. Qualora questa proposta venisse presentata bisogna tenere conto dei tempi di approvazione e dei tempi tecnici necessari per fare entrare in vigore la norma. Bisogna inoltre considerare che attualmente il Codice della Strada per questa infrazione prevede sanzioni da 161 a 646 euro, la detrazione di 5 punti dalla patente e, per i recidivi nell'arco di due anni, il ritiro della patente da 1 a 3 mesi; non si tratta certo di sanzioni leggere e forse basterebbe aumentare il numero e la frequenza dei controlli, senza questi ultimi l'inasprimento delle pene potrebbe non essere la soluzione definitiva al problema (Leggi come in UK la polizia si avvale di spie per l'accertamento delle infrazioni).